Bastarda In Due ||bakugo×reader||

𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝕧𝕖𝕟𝕥𝕦𝕟𝕠

TN's POV

Basta... È troppo... Fa male...

Sono stesa brutalmente a terra, con la schiena appoggiata alla base di un lampione che per fortuna non lampeggia e mi permette di vedere il corso dello scontro tra Bakugo e Shigaraki. Il braccio sinistro è completamente rotto e sta assumendo un colorito olivastro, un po' come accadeva all'inizio a Midoriya, quando non riusciva a regolare l'intensità dei suoi colpi e finiva per farsi solo del male. La testa mi gira e faccio fatica a respirare.

Il sangue che scivola lentamente lungo la mia fronte mi rinfresca, è strano da pensare ma tutta questa agitazione e la paura di morire da un momento all'altro mi provoca un calore particolare in ogni mia cellula. Inoltre vedere Bakugo menarsi con quel Villain è così... Non saprei, angosciante? Mi sono ripromessa di contare solo su me stessa, di non essere un peso, eppure non riesco a badare per un secondo a me che mi ritrovo mezza fracassata. Va bene che lui è un eroe, ed è giustamente il suo lavoro, ma rimane il fatto che non riesco ad accettarlo.

È così che si sente la gente di ogni giorno quando viene salvata dagli nero? Grata, ma totalmente microscopica che non riesce nemmeno a salvarsi da sola, obbligandosi a farsi proteggere da gente che nemmeno conosce? Ci si sente così stupidi, deboli, fragili. Sì, in questo momento mi sento così fragile, così attaccata alla vita che devo affidarmi a lui per realizzare i miei sogni, sogni che dovrei preservare e materializzare io, solo io.

I quirk... Poteri fantastici ma anche così isolanti. Hanno permesso alla società di crescere, di svilupparsi e di scoprire cose nuove, sensazioni nuove, emozioni che si pensava esistessero solo nei fumetti di fantascienza ed eroismo. Ma nel frattempo hanno fatto crescere nella società grandi forme di discriminazione, di isolamento e senso di inferiorità. Chi ci dice che una persona dotata di un quirk è più forte e sensazionale di una persona priva di ciò?

- TN, attenta! - urla Bakugo, avvertendomi della caduta di un grande lampione che collegava i cavi elettrici tra un sostegno e l'altro.

Sospiro, creando una piccola cupola con cui proteggermi dalle scosse elettriche e dal peso del lampione. Perché dobbiamo aggrapparci a queste nostre capacità sovrannaturali per vivere? Perché lo abbiamo reso così importante e vanitoso? Perché l'uomo, colui che avrebbe dovuto crescere con un senso di unione e generosità, ha reso tutto questo una forma di sovra potere e denaro?

A causa di queste nostre unicità si è creato un male superiore, che non potrà mai terminare, crescendo ogni anno di più, soffocando le poche persone di buon animo rimaste. Vedere il viso stanco e sudato dell'eroe provoca una strana sensazione a tutti coloro che non possono proteggersi. Perché una persona estranea della nostra vita combatte per proteggercela? Chi mai, a questo mondo ormai marcio, sacrificherebbe la sua vita per un estraneo?

I suoiocchi rossi sono illuminati da una luce particolare, sembra così deciso. I suoimovimenti fluidi e il modo in cui si difende mi ipnotizza. Le sue mani sonoricoperte da graffi e piene di ustioni lievi che sanguinano. Più volte porta ildorso della mano vicino alle labbra per asciugarsele dai piccoli rivoli disangue. Probabilmente l'assenza delle sue apparecchiature per ampliare le sueesplosioni gli influisce dal combattere, obbligandolo a retrocede a unasemplice ma faticosa difesa.

Bakugo's POV

L'unica cosa a cui riesco a pensare è proteggere il più possibile TN, in quello stato non può nemmeno scappare o pensare in modo lucido per aiutarmi contro questo stronzo. Non posso nemmeno contraccambiare i suoi attacchi con delle azioni forti, per la mancanza dei miei dispositivi. Cazzo, se solo non avessi lasciato la valigetta in agenzia...

- Non sei stanco di difenderti Bakugo? Dopotutto, sai che non puoi nulla... -

- Stai zitto! Non parlare, devi solo crepare! - urlo, provando ad avvicinarmi il più possibile a quella faccia di merda che ha, per bruciargliela con un'esplosione.