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*ATTENZIONE: QUESTO CAPITOLO CONTIENE UNA SCENA CHE ALCUNI POTREBBERO RITENERE "FASTIDIOSA"*

Il viaggio mi è sembrato infinito ma finalmente eccoci all'ospedale. È circondato da giornalisti ma riesco a raggiungere lo stesso l'entrata.

"Salve stiamo cercando Francesco O'colns" la mia voce tremante esce dalle mie labbra.

"Siete parenti?" chiede l'infermiera.

"Sono sua sorella" è vero, in un certo senso. Non ha una famiglia e ci siamo sempre definiti come fratelli.

Stranamente non chiede documenti.

"In questo momento è in codice rosso, c'è rischio di morte, dovrete aspettare."

A quelle parole inizio a piangere senza rendermene conto.

"Ehy, sono sicuro andrà tutto bene, stai tranquilla" mi accarezza Dylan.

"Già, non preoccuparti" continua Daniel per poi prendermi in braccio.

Ok ho 14anni e non sarebbe il caso di farmi prendere in braccio ma, magari dopo questo momento, Daniel tornerà ad essere lo stronzo di turno e voglio godermi il mio fratellone finché posso.

🕐🕑

Sono passate tre ore e sentiamo la voce di una donna che si avvicina a noi.

"Mi dispiace comunicarvi che il ragazzo è caduto in uno stato di coma nel quale sarà difficile che si risveglia. Il tempo limite per il risveglio è di cinque mesi, dopodiché saremo costretti a staccare i macchinari che lo tengono in vita"

Il mondo mi crolla addosso per la seconda o terza volta oggi.
Senza rendermene conto inizio a piangere e singhiozzare, di nuovo

"Posso accompagnarvi nella stanza del ragazzo se desiderate"

Seguiamo l'infermiera fino ad una camera. La 227.

Entro e lo vedo di fronte a me. Steso in quel letto, con la testa fasciata, come morto.

Mi catapulto addosso a lui facendo particolare attenzione.

Prendo un sedia e la posizione di fianco al lettino per poi sedermi.

"Ehy fra, so che non puoi rispondermi ma spero che tu mi stia ascoltando.
Ti prego risvegliati. Io starò qui con te finché non aprirai occhio. Non ti abbandono più, ma svegliati ti prego, non mi abbandonare tu, ti supplico."

Sento le lacrime solcare il mio viso e un dolore lancinante alla pancia.

Il pensiero che ci sia la possibilità che non si svegli mi fa stare male.

Mi avvinghio a lui e mi addormento per le troppe lacrime.

🕐🕑

"Ehy piccola, dobbiamo andare, domani hai scuola" la voce di Daniel mi risveglia.

"No, non lo lascio, non lo abbandono, non ha nessuno, solo me e non ho intenzione di lasciarlo da solo, finché non si sveglia" non ho forze ma riesco a dire questa frase tutta d'un fiato.

"Piccola non puoi non andare a scuola per i prossimi mesi."mi ricorda Daniel.

Sinceramente la scuola può anche aspettare. Mio fratello è in coma ed io non lo voglio abbandonare a costo di ammanettarmi a lui e buttare la chiave nell'oceano profondo.

"DANIEL TI PREGO NON FARMI USCIRE DA QUESTA STANZA" alzo un po'il tono della voce per cercare di intimidirlo, ma non mi era passato in mente il particolare che lui è un uomo 21 anni mentre io sono una ragazzina di 14.

Big Bad Brothers //SickAngyWhere stories live. Discover now