CAPITOLO 20

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Margherita's Pov
La mattina del primo Gennaio del nuovo anno, a farmi prendere un infarto, non fu il suono fastidioso della sveglia che mi intimava di alzarmi dal letto, ma la presenza inquietante della mia migliore amica sopra la mia testa.

Quando aprii gli occhi, mi ritrovai lei e quel suo sorrisino sardonico ad incorniciare il tutto.

Era talmente inquietante che mi sembrava di essere finta nel film della bambola assassina.

All'inizio non capii perché era sopra di me con un sorriso di chi la diceva lunga.

Molto probabilmente perché ero collassata sul letto prima che tornasse a casa, ma conoscendola era tornata sicuramente non prima delle tre.

Poi un sospiro misto ad un sbuffo mi arrivò dritto sul collo, facendomi girare di scatto la testa alla mia sinistra.

Di fianco a me, anzi direi, più appicciato a me, c'era Edward in tutta la sua bellezza che dormiva beatamente, con un braccio che circondava il mio stomaco, le gambe intrecciate alle mie e la testa nell'incavo del mio collo.

Sgranai gli occhi rischiando quasi di farmeli uscire dalle orbite come si vede di solito fare dai personaggi nei cartoni animati.

Cercai di riparare il danno, allontanando Edward da me, ma non mi resi conto di quanta forza usai nel farlo, perché dopo meno di due secondi cadde rovinosamente sul pavimento della mia stanza.

Sentimmo un tonfo seguito poi da un lamento.

Io accorsi subito, sbucando da sopra il letto e valutando i danni, mentre Matilde se la stava bellamente ridendo a più non posso tenendosi le mani sulla pancia.

Alzai gli occhi al cielo per poi rivolgere tutta l'attenzione ad Edward.

Era completamente disteso per terra, con le coperte aggrovigliate intorno al suo corpo.

I capelli completamente disordinati andavano da una parte all'altra.

Il gonfiore della sua bocca dovuto al sonno, accentuava ancora di più le sue labbra carnose e i suoi occhi completamente spalancati che mi scrutavano con meraviglia mista a stupore, non riuscivano a capire la situazione.

Il cielo quella mattina era finito negli occhi di Edward.

Matilde stava ancora ridendo a più non posso come un'ossessa, temevo che un giorno di questi dalle troppe risate sarebbe morta.

Delle volte non riusciva a contenersi.

Rideva per ogni singola cosa.

Accantonai per un momento l'uragano Matilde, per poi rivolgere di nuovo la mia totale attenzione ad Edward che era ancora lì steso sul pavimento.

Mi sporsi un po' di più porgendogli la mano, capì al volo le mie intenzioni, si aggrappò alla mia mano tirandosi su, per poi sedersi sul letto di fianco a me.

<<Maty, ti posso spiegare non è come pensi>> cercai di giustificarmi in tutti i modi possibili sperando di trovare una spiegazione adatta e che non avesse doppi sensi.

<<Tranquilla Marghe, ho già capito tutto non ti preoccupare, voi fate con calma e poi venite giù a fare colazione, ai tuoi ci penso io>>
Cercò di soffocare una risata con un colpo di tosse, ma il risultato fu vano.
Detto ciò, ci diede le spalle per poi uscire dalla stanza.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 30, 2020 ⏰

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