Tigre Contro Tigre

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-Me lo stai seriamente proponendo? -

Come risposta ricevette soltanto un pugno ben assestato sul fianco.

-Me ne sto già pentendo. -

Yūto scansó di poco il colpo di Hiroto, indietreggiando appena e riuscendo ad atterarlo mettendo fine all'incontro.

-Ahh... Cazzo. -

Boccheggió in cerca d'aria dopo che la sua schiena toccò violentemente il pavimento.

-Siamo tre a zero, vuoi un'altra rivincita? -

-Dopo ho un meeting, devo risparmiare le ultime energie per quello. -

-Come se ti impegnassi seriamente a starci attento. -

Disse Tatsuya, mentre finiva la sua serie di addominali.
I due combattenti si spostarono agli angoli del ring per prendere ognuno la propria borraccia.

-Solo.. Anf.. Non mi capacito che proprio tu mi abbia invitato ad una vacanza in Svizzera... Anf...-

Si tolse le protezioni, scompigliando i dread ormai sudati.

-Ho pensato che qualche giorno di riposo potrebbe farci bene. -

Afuro, che fino a quel momento era stato in silenzio, esplose in una risata angelica.

-Concordo pienamente, e se Kazemaru fosse qui sarebbe davvero felice di sentirtelo dire. -

-Beh, glielo dirò una volta che avrà finito la paternità. -

-Seriamente ragazzi, io non so come Kazemaru riesca a tenere a bada non uno ma ben due figli. -

Tatsuya aiutò Hiroto a scendere dal ring, dato che dolorante come era si stava quasi per incastrare la gamba in uno degli elastici.

-Pensa a me, io ho una moglie e una figlia e devo badare anche a te, eppure trovo il tutto sempre divertente ed appagante. -

Hiroto storse il naso nel sentire la frecciatina del suo subordinato, ma inclinó la testa ed emise un risolino.

-Sei sicuro che tua moglie non può venire? Non sarebbe un problema per noi. E la casa ha camere in abbondanza -

-Grazie Kidō, ma è meglio che uno dei due stia con la piccola, è già abbastanza grande per arrivare ai fornelli e non vorremmo che si incendiasse la casa come l'ultima volta. -

Fu inevitabile che le espressioni di Yūto e Afuro ebbero lo stesso mutamento sorpreso.

-Oh ma non vi preoccupate: non è successo nulla di grave, ed io e Reina abbiamo imparato a non lasciare nostra figlia insieme allo zio Hiroto. -

Il diretto interessato distolse lo sguardo, colpevole, facendo finta di ammirare una delle tante persone che stavano usando la cyclette.

-Non so come comportarmi con i bambini. E tu Kidō? -

-Io cosa? -

-Non ti piacerebbe avere un figlio? -

Si stava per legare i capelli, ma quella domanda lo distrasse.

-Perché me lo chiedi? Perché sono gay? -

Non era accusatorio il suo tono, ma Hiroto si sentì colpevole in ogni caso.

-Non fraintendermi, non intendevo... -

-Lo so... -

-Io amo i bambini ne vorrei cinque come minimo... -

-Cinque? AFURO SEI FUORI DI TESTA? -

- Abbassa la voce idiota, e comunque alle donne piace l'uomo che ama la famiglia. -

Anche il freddo può essere caldoWhere stories live. Discover now