capitolo 4

1.1K 67 1
                                    

Sea and sky were a single
ash-gray thing and
the sands of the beach,
whinch on March nights
glimmered like powered light,
had became a strew
of mud and rotten shellfish.
(Gabriel Garcia Marquez)



Non sentivo nessun rumore intorno a me.

Solo i suoi passi che scomparivano attraverso la porta chiusa alle mie spalle.

Il cuore mi stava ancora battendo impazzito nel petto. Perché non stavo facendo niente? Qualcuno era entrato nella mia stanza, riuscendo ad aprire la porta che era chiusa a chiave. La serratura non sembrava forzata e la finestra anche.

Afferrai la maniglia e uscii in corridoio. Avevo ancora i vestiti bagnati di alcool e non sopportavo il modo in cui la maglietta aderiva alla mia pelle.
Cercai di rincorrere la sua figura che vidi sparire al di là delle scale.

Aveva ancora la sigaretta accesa e l'odore di sigaretta mi aiutò a capire dove si trovasse.

Ma non riuscii comunque a trovarlo.

Era sparito.

Sbuffai. Come avevo fatto a perderlo?

L'odore di sigaretta era ormai sparito e io mi trovavo in un luogo buio e umido.

Ritornai indietro, abbandonando l'idea di riuscire a trovare quella persona e di ricevere delle risposte alle domande che stavano impedendo al mio cervello di pensare lucidamente.

Il profumo di rose.

Quando ritornai in stanza cercai la porta del bagno. Era nascosta accanto all'armadio. Non l'avevo notata quando qualche giorno fa ero arrivata.

Avevo estremamente bisogno di una doccia.

Presi un paio di pantaloni della tuta e una canottiera, presi anche un reggiseno ed un paio di mutandine.
Entrai nel bagno, che era ancora più spoglio della mia stanza quando sono entrata per la prima volta qui.

C'era una doccia, un lavandino e un water. Sopra al lavandino c'era un piccolo specchio che rifletteva la mia immagine.

Le piastrelle bianche circondavano i lati della stanza e sotto di me del marmo ricopriva il pavimento.

Appoggiai le mie cose sul lavandino e mi svestii.

Aprii l'anta della doccia.

Accesi l'acqua e lasciai che il bagno si scaldasse con il vapore che si formava.

Un leggero brusio si mischiò al suono dell'acqua che scorreva.

Lo specchio si ricoprì di un sottile strato di acqua e alcune gocce cadevano dritte lungo la sua superficie.

Mi infilai sotto il getto d'acqua.

Lasciai che l'acqua calda mi ricadesse sulla testa e sul viso, bagnandomi i capelli e il resto del corpo.

Mi beai della sensazione del calore sulla mia pelle.

Presi lo shampoo che mi ero portata dietro in valigia e mi insaponai i capelli. Il profumo di vaniglia inondò la stanza e io abbassai le spalle, sentendo i muscoli rilassarsi.

Quando uscii dalla doccia ancora gocciolante d'acqua osservai gli asciugamani perfettamente piegati sotto il lavandino. Ne presi uno e mi ci avvolsi il corpo.

Raggiunsi lo specchio e con una mano tolsi la patina che impediva di vedere bene l'immagine riflessa.

Osservai le mie occhiaie, leggermente scure, che mi contornano gli occhi.

| Dark Dream |حيث تعيش القصص. اكتشف الآن