capitolo 5

1K 66 8
                                    

You can't depend on
your eyes when your imagination
is out of focus.
(Mark Twain)



Il tempo scorreva velocemente.

La signora Clooney mi accompagnò a fare un giro per tutta la biblioteca, per riuscire ad ambientarmi meglio.

Era una donna davvero gentile, lavorava qui da molto tempo e adora il suo lavoro.

La biblioteca era ancora più grande di come me l'ero immaginata all'inizio.

Dall'entrata, se giri a destra, entri in un grande salotto. Dove puoi trovare divani e altri tavoli dove leggere oppure passare il tempo.

C'era anche un giradischi che suonava. Le note rendevano l'ambiente più accogliente, dandoti la pace ed il silenzio che avevi bisogno per concentrarti.

Non mi accorsi neanche di che ore fossero. Avevo trascorso il tempo ad osservare e a leggere libri insieme ad altre ragazze. Alcune parlavano tra di loro, mentre io me ne restavo per conto mio a scegliere qualche libro avrei dovuto cominciare.

Passai velocemente nella mia stanza per cambiarmi e mettermi una gonna con delle calze nere e una camicia.

Il vecchio orologio che tenevo al polso segnava le tre e quaranta del pomeriggio. Ero in anticipo e sospirai sollevata.

A pranzo ero passata davanti alla mia stanza e notai un vassoio davanti alla mia camera, avevo mangiato un piatto di pasta e dopo ero tornata in biblioteca. Mentre mangiavo, Ariel era passata da me con il suo pranzo in scatola.

I direttori avvevano accennato al servizio del cibo in camera.

Mi piaceva stare lì in biblioteca, era un ambiente davvero carino e confortante.

Mi diressi subito verso la porta di uscita.

Ariel mi aveva spiegato che per arrivare al teatro dovevo attraversare il giardino e poi seguire il percorso fino a che non vedevo una porta di legno aperta con delle tende rosse che impedivano di vedere all'interno.

Non avevo capito molto la sua spiegazione, ma appena uscii fuori vidi già delle persone che si incamminarono verso quella direzione, perciò decisi di seguirle.

Speravo di non perdermi.

Non era buio, ma alcune lanterne posizionate ai lati della stradina erano già accese.

Alla fine della stradina, come aveva detto Ariel, c'erano delle porte. Alcune persone entravano spostando la tenda e intravidi il palcoscenico illuminato con delle luci fisse sul pavimento.

Spostai la tenda rossa ed entrai nella sala. Le sedie erano disposte davanti al palco e molte persone erano già sedute in vari posti della stanza.

Mi diressi verso le prime file, che notai fossero vuote e mi sedetti in prima fila.

Alcune persone passarono davanti a noi, anche la signora Clooney, che passando davanti a me mi sorrise.

Piano piano la sala diventò sempre più gremita di persone ed ero felice di essere riuscita a sedermi in un posto dove la visuale era perfetta.

Il palco era veramente grande.

Il grande tendone che copriva qualsiasi cosa ci fosse dall'altra parte.

Qualcuno si sedette vicino.

"Anche tu qui?" disse Ryle.

Mi girai verso di lui e alzai gli occhi al cielo.

Indossava una camicia a fiori e dei pantaloni eleganti blu.

Si era messo il profumo, come faceva a permettersi quei vestiti? Si vedeva da un miglio che erano cose costosissime.

| Dark Dream |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora