capitolo 25

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"L'importante non è stabilire
se uno ha paura o meno, è
saper convivere con la propria
paura e non farsi condizionare
dalla stessa."
Giovanni Falcone



Scusami, ho avuto un contrattempo, non mi aspettare sveglia.

Continuavo a rileggere il messaggio di Mason restando seduta sul divano con Marilyn davanti.

Una gamba distesa sui cuscini morbidi e l'altra a penzoloni fuori dal divano.

Buttai per sbaglio il telefono per terra.

"Ah" mi lamentai afferrando la mia gamba.

Guardai Marilyn.

Mi rivolse un'occhiata preoccupata e io la rassicurai con un sorriso.

"Sto bene, non ti preoccupare"

Ma lei continuò a preoccuparsi.

Mi tamponó la ferita con un pezzo di cotone imbevuto di disinfettante. Cercó di fare attenzione, ma il dolore alla gamba era acuto. Sentivo il coltello arrivarmi fino alle ossa ed il ricordo della lama dentro di me mi fece rabbrividire.

"Devi ricucirla, non di rimarginerà da sola"

La osservai mentre analizzava la ferita.

"Faccio io" le afferrai delicatamente la spalla e la spostai.

Afferrai qualche garza dalla scatola accanto al divano, dove Marilyn teneva tutti i suoi medicinali, e cominciai a togliere tutto il sangue rimasto.

Presi un paio di forbici le avi ci ai ai miei pantaloni, con l'intenzione di tagliarli.

Feci un taglio intorno alla larghezza della mia coscia e cominciai a tagliare orizzontalmente i pantaloni.

Feci attenzione a non creare ulteriori danni e dopo aver tagliato a metà la gamba del pantalone, cercai di staccare il tessuto.

Il materiale dei jeans si era quasi incollato alla ferita per colpa del sangue e sentii come se mi si stesse lacerando la ferita per la seconda volta.

Buttai tutto a terra.

La mia gamba rimase nuda dall'inizio della coscia in giù e Marilyn iniziò a mangiarsi le unghie dall'ansia.

"Marilyn"

Cercai di attirare la sua attenzione poco prima di recuperare altre garze.

"Mmmh?"

"Dov'è tieni l'ago e filo?"

"Cosa?"

La guardai, cercai di farla sentire meglio alzando un po' più la voce.

"Ago. E. Filo"

"Oh"

Si avvicinò ad una credenza e tirò fuori una scatola, me la porse subito dopo.

"Cosa vuoi farci?"

"Ricucire la ferita"

Quando tirai fuori un filo dal suo contenitore lei mise una mano davanti alle mie, impedendomi di vedere quello che stavo facendo qualche secondo prima, cioè cercare di infilare il filo nell'ago.

| Dark Dream |Where stories live. Discover now