capitolo 35

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I hope I
make it a
little softer here
for someone.




Se n'erano andati.

Mi avevano lasciato da sola, immersa nell'acqua, mentre pian piano riprendevo la forza nelle gambe.

Avevo permesso che mi toccasse, lo volevo?

Forse lo volevo veramente o forse avevo bisogno di qualcosa che stravolgesse la mia vita.

Nonostante questo, ero rimasta da sola alla fine e senza alcun vantaggio per me.

Si era divertito a prendermi in giro? Lo vedevo da come mi guardava, da come Blake mi guardava.

Non avevo neanche il coraggio di guardare Kai.

Mi vergognavo.

Il silenzio lasciava spazio al rimorso e continuavo a ripetermi cosa c'era di sbagliato in me.

Nulla o tutto?

Avevo raggiunto la scala per uscire dall'acqua.

Avevo fatto fatica ad uscire, l'acqua mi tratteneva e sentivo il peso della gravità cadermi sulle spalle come un sacco di mattoni.

Sbuffai, avevo le lacrime agli occhi e non potevi levarmi di dosso il senso di frustrazione che continuava a mangiarmi le viscere.

Le mie gambe tremavano leggermente mentre camminavo e percepivo l'aria fredda colpirmi le gambe.

Camminai fino alla panchina dove Blake era rimasto seduto durante tutta la sceneggiata che Eros aveva iniziato.

C'era una felpa. L'aveva lasciata lui?

Blake indossava tutti i vestiti quando se n'era andato.

Eros invece no.

Era la sua? Non mi importava.

Mi infilai la felpa, che per fortuna mi copriva gran parte delle gambe.

Mi tolsi prima la canottiera e la buttai a terra.

La porta era chiusa, per fortuna non a chiave.

Non sapevo dove se n'erano andare quei tre.

Sinceramente potevano andarsene anche all'inferno per quanto mi riguardava.

Non indossavo più le scarpe e camminavo scalza in giro per la tenuta.

Non sapevo perché a quest'ora non c'era ancora nessuno.

Era ormai mattina ed il sole iniziava lentamente a sorgere.

Non c'erano camerieri o nemmeno i proprietari.

Mi era venuto sonno ed un sbadiglio mi uscì dalle labbra.

Mi strinsi nella felpa, l'odore di rose mi avvolse, non era caldo ed accogliente. Era freddo e pungente, come se fosse inverno.

Mi dava calore inspiegabilmente.

Mi misi il cappuccio per nascondermi meglio nell'ombra.

Ero alta, non riuscivo a passare inosservata, ma volevo tentare comunque di esserlo.

Il tappeto sotto i miei piedi non mi faceva toccare il pavimento in mattonelle e questo per me era una cosa positiva.

Raggiunsi la cucina, prima però entrai nella sala principale.

Mi nascosi dietro una porta, quando vidi una signora passare vicino al camino.

Dopo pochi secondi mi resi conto che era la stessa padrona di "casa".

| Dark Dream |Where stories live. Discover now