capitolo 31

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She learned to fear
and respect this force
of nature.





La biblioteca era esattamente come il giorno in cui l'avevo vista l'ultima volta.

Non sembrava neanche che qualcuno ci avesse messo piede dal giorno in cui me ne sono andata.

Era buio e non c'era anima viva.

Lo scricchiolio della grande porta di legno riempì la stanza, così come il rumore delle mie scarpe che toccavano terra.

Saltai sopra uno scatolone di cartone per sorpassarlo e mi incamminai verso la cattedra principale.

Frugai con entrambe le mani nei cassetti in cerca di qualche torcia oppure qualcosa che potesse aiutarmi a fare luce.

Trovai fogli sparsi nei cassetti. Fatture non pagate, ricevute di prestiti di libri mai consegnati, copertine di libri e articoli di cancelleria.

Le mie mani tremavano.

Mi girai di scatto. La grande finestra era aperta ed il vento faceva volare le tende. Il chiaro di luna splendeva.

Si era fatta notte molto presto quella sera.

Guardai l'orario sull'enorme orologio appeso alla parete, le 3:47.

Non avevo sonno, come sempre e non sentivo freddo, stranamente.

Non sono mai stata una ragazza freddolosa, ma nell'ultimo periodo avevo questi brividi inspiegabili sulla schiena che mi facevano tremare l'intero corpo.

Trovai dei porta candele e delle candele in due cassetti diversi.

Bingo!

Erano vecchi, ma reggevano ancora. Le candele invece erano consumate, ma anch'esse erano ancora in grado di fare un po' di luce.

Tirai fuori un accendino e le accesi.

Una sensazione di bruciore mi colpì il dito. Mi ero appena bruciata con il fuoco.

Cercai di lenire il dolore, ma fu quasi inutile. Quindi rimasi con la sensazione pulsante che avevo sul dito.

Con il portacandele ancora in mano mi incamminai lungo i corridoi della biblioteca.

Gli oggetti che sbattevano ed il vento rendevano l'ambiente più tetro, ma non ci diedi molta importanza.

Le copertine dei libri brillavano sotto la foto a luce della candela.

C'erano classici, romanzi d'amore, thriller e horror. Nessuno catturò la mia attenzione.

Non mi stava venendo la voglia di leggere e per qualche motivo avevo una strana sensazione.

Entrai nel reparto dei film, che consisteva in una scatola piena di dvd di vecchi film.

Ne presi uno a caso e andai a sedermi alla scrivania, dove un computer, probabilmente degli anni ottanta, cercava di accendersi.

Cliccai vari pulsanti, non so neanche quale lo ha fatto accendere.

Infilai il dvd e cominciai ad aspettare che il film si caricasse.

Mi appoggiai allo schienale della poltrona e aspettai.

Guardai il soffitto e poi la finestra per poi riguardare il soffitto e riguardare la finestra.

"Avanti" colpii due volte la scrivania. Stavo perdendo la pazienza.

Il film ancora non dava nessun segno di vita, quindi rimasi venti minuti a sperare in un miracolo.

| Dark Dream |Where stories live. Discover now