capitolo 14

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"I need blood
instead of
tears"



Il sangue era la cosa che mi era rimasta più impressa nella mente, ricordo che mi aveva lasciato mia madre quando ero più piccola.

Non mi faceva schifo o impressione.

Anni fa ero abituata ad avere le gambe e le braccia ricoperte di quella sostanza color porpora che fuoriusciva dalle ferite inflitte da unghie o qualsiasi altro oggetto facilmente reperibile.

Mi piaceva il sangue, ma aveva un aspetto diverso quando lo vedevi sparso sulla tua stessa pelle.

Distolsi lo sguardo.

Sentivo lo sguardo di Eros che probabilmente stava continuando a guardarmi.

Blake invece stava bevendo una birra con lo sguardo rivolto verso Ariel, che intanto stava arrossendo mentre cuoceva un marshmallow.

All'inizio pensai che fosse colpa del fuoco, ma capii che era imbarazzata o impaziente dal modo in cui si strofinava la mano lungo il suo interno coscia.

"Tutto ok?" le chiesi, afferrando un bastone e impalando un marshmallow alla fragola.

La osservai mentre avvicinavo il bastone verso il fuoco, nascondendo il dolce tra le fiamme.

I miei occhi dopo erano concentrati sui tronchi di legno che bruciavano.

"Si"

Non le credevo, ma le feci pensare il contrario.

Era innamorata di Blake e sicuramente non vedeva l'ora di consumare un po' di tempo con lui per praticare delle attività che sicuramente incrementano la sua voglia di non stare qui.

Era facile capire cosa stesse pensando Blake.

Il desiderio nei suoi occhi brillava quasi più del fuoco e la mano che stringeva intorno al collo della bottiglia di birra stava diventando bianca dallo sforzo.

Stava resistendo all'impulso di saltarle addosso.

Il vetro della bottiglia minacciava di spaccarsi è qualcosa alla mia destra si spaccò e quando girai lo sguardo verso il rumore.

Vidi Eros allontanarsi.

Sentii uno strano odore di bruciato e mi ricordai di quello che avevo in mano.

L'odore proveniva dal mio marshmallow che da rosa era diventato nero.

Cuoca professionale dicevano.

Mi arresi e lo buttai sulla sabbia, saremmo state sicuramente io e Ariel a pulire tutto questo casino dopo la festa.

Non sembrava neanche una festa di compleanno, ma uno stupido party tra adolescenti che non sapevano cosa farne della propria vita.

Era passato tanto tempo e Ariel non sembrava più ubriaca, o almeno non come prima.

Volevo tornare in istituto, ma Ariel insisteva a rimanere.

Sbuffai, ma uno scoppio mi fece sobbalzare alle mie spalle.

Ariel ed io ci girammo di scatto, ma poco dopo venni superata da un paio di persone, anch'esse curiose di sapere cosa stesse succedendo.

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