Capitolo 39 - Pentimenti

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Un po' ci sperava. Voleva che venisse. Edoardo è costretto ad ammetterlo.

Ma l'alba ha appena illuminato la campagna quel tanto che basta per svelare la tetraggine e la desolazione di quel luogo abbandonato. Vicino a lui il fuoco sta morendo, lanciando le ultime scintille fuori dal suo bidone di latta. Davanti alla sua postazione, sull'altro lato della strada, giacciono un paio di cerchioni che qualche auto deve aver perso prendendo a grossa velocità la profonda buca lì vicino. è ancora colma d'acqua dopo la pioggia torrenziale dei giorni prima. Dietro al guardrail la terra brulla si estende da entrambi i lati fino all'orizzonte. Nessuna traccia della rumorosa Fiat Duna.

Eddie avrebbe dovuto capirlo quando non l'ha visto arrivare alla solita ora. Invece ha continuato a illudersi per ore che fosse in ritardo. Sente lo stomaco bruciargli per la rabbia: come ha potuto il suo Luca lasciarlo lì? Perché non ha indagato, perché non si è interessato di più a lui? Ci sarebbe riuscito: il ragazzo è stato lì lì per cedere e rivelargli tutto ogni volta che si sono incontrati, negli ultimi mesi.

Eddie sospira. Tra poco lo verranno a prendere. Quella notte è stata calda, dopo il temporale della giornata precedente, e molti clienti sono stati invogliati ad uscire di casa, come viscide lumache. Ne ha avuti addirittura tre quella notte. Quello schifoso di Sam sarà contento.

Una leggera brezza lo colpisce in viso. Perché si lamenta? Sono rari i clienti che davvero non si fanno più vedere, se esprimi con chiarezza il desiderio di non incontrarli mai più. E lui non ha solo rifiutato Luca, ha rifiutato anche il suo amore, il suo aiuto. E poi lo ha umiliato. Certo, lo ha fatto per il suo bene, ma questo Luca non può immaginarlo. E Eddie sa come fingere. La verità è che se Luca fosse stato davvero un pezzo di merda menefreghista gliele avrebbe suonate di santa ragione, altro che lasciarlo in pace nel rispetto della sua volontà!


 Luca è davvero un brav'uomo, magari non dei più coraggiosi e passionali, ma di animo nobile e di modi delicati. Edoardo non può credere di averlo trattato male al punto da dargli a bere le cose che ha detto. Lo ha accusato di essere uno sfruttatore e un bruto, lo ha dipinto come la versione più subdola di Sam! Si lascia sfuggire una lacrima. La conseguenza è che Luca non tornerà più. È finita per davvero.


Il camioncino che li dovrebbe riportare nella villa si avvicina in quel momento lungo la strada per fermarsi a venti metri da lui. Rodolfo scende dal mezzo e apre la porta sul retro senza dire una parola. Stanchi morti, i ragazzi si affrettano a salire sul furgoncino che li riporterà sui loro letti. Solo Eddie si attarda, sperando di scorgere all'ultimo la macchina di Luca o di sentirne il rumore.

"Allora, che vuoi fare tu?", si sente apostrofare il ragazzo. Rodolfo lo afferra per spingerlo nel camion. L'energumeno chiude il portellone, impedendogli definitivamente la vista sulla strada.

Il ragazzo si siede a terra, vigile e in mezzo ai suoi compagni addormentati.

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Nella loro camera Giacomo lo attende. Anche lui si è addormentato nell'irresistibile aria di primavera, ma appena avverte i movimenti dell'amico dentro la stanzetta si ridesta di colpo e sorride.

"Mi dispiace di averti svegliato", sussurra Eddie. Non ha molta voglia di parlare.

"Ma no, ti volevo aspettare sveglio per stare un po' con te."

Eddie lo squadra. Sta crescendo, ha da poco compiuto quindici anni. Già non gli sembra più un bambino. Quasi teme che si stacchi da lui. È un pensiero ridicolo, dal momento che non ha legami con quel ragazzino. Deve smetterla di comportarsi come un padre.

"Mi fa piacere", risponde con sincerità, sedendosi sul letto. "Ma dovresti riposare. Vuoi che ti racconti una storia?".

"Oh, avanti, credo che questa faccenda delle storie della buonanotte abbia fatto il suo tempo", parla come un giovane adulto. Finge durezza.

Eddie sorride e si stende sul letto. "Va bene allora, volevi dirmi qualcosa?" La sua voce appare stanca anche se non vorrebbe.

"Nulla in particolare. Ti vedo un po' giù in questo periodo, è successo qualcosa?" Una nota di delicatezza torna a palesarsi nelle sue parole.

Eddie riflette un attimo, poi decide di confessare. D'altronde che Giacomo sappia che prova qualcosa per Luca è un potenziale problema se si dovesse lasciar fuggire qualcosa con Sam. Deve fargli sapere che è un capitolo chiuso.

"Si tratta del cliente di cui ti ho parlato qualche volta, quello che mi piaceva, hai presente?", attacca con indifferenza.

Giacomo annuisce. Gli si possono leggere negli occhi le eventualità terribili che teme siano capitate al suo amico.

Eddie si affretta. "Beh, mi ha detto che mi ama e che vuole che vada a vivere da lui."

Giacomo trattiene il respiro, mentre pensa a cosa dire.

"Ovviamente gli ho detto di no. Ho fatto capire che non ricambio e che non deve tornare mai più", la sua voce è rotta dal pianto che cerca di trattenere.

Giacomo non risponde. Fissa le ombre proiettate dalla tapparella sul soffitto.

"Beh?", chiede Eddie, che non si era aspettato quella reazione.

"Perché gli hai detto di non tornare?" La voce di Giacomo è atona.

"Come sarebbe a dire? Lui mi ha chiesto di andare a vivere da lui. Anche il pensiero di una cosa del genere è pericoloso. Non doveva legarsi a me, o sarebbe diventato insistente."

"Non è detto. Tu hai bisogno di clienti."
Non può obiettare perché sa che Giacomo ha ragione. Il ragazzino sfoggia per la prima volta una logica calcolatrice che a Eddie non piace.

"E se ci avessero scoperto? Non si può, era troppo rischioso", spiega. Spera che quella conversazione sia finita.

"Sarà ma... è che mi sembravi così felice con lui, e non capita spesso di vederti contento"

A Eddie viene da vomitare. Si rende conto che fino a quel momento non ha davvero creduto che non si sarebbero più rivisti.

Come può essere finita così? Lui lo ama.

Ha continuato a ripetersi che accettare sarebbe stato troppo pericoloso per entrambi. Ma adesso lui non potrebbe mai più trovarlo, nemmeno se per miracolo riuscisse ad uscire da quella situazione. Con suo grande stupore si accorge di non conoscere nemmeno il suo cognome.


Si dice che quello di Giacomo è un discorso da bambini. Eppure più tardi, quando alla fine il ragazzino si addormenta, Eddie rimane ad occhi aperti riflettendo su ciò che gli ha detto.

Storia di un amore squallidoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora