Capitolo 45 - Amore

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Roma, Giovedì 27 Aprile 2000

Luca fissa Eddie nei grandi occhi scuri, cercando di capire il perché della sua emotività altalenante. Ma ormai riesce a leggerci solo il desiderio. Il desiderio di lui.

Senza chiedersi più nient'altro lo stringe forte a sé. Cosa potrebbe volere di più? Edoardo gli ha detto che lo ama e che vuole fare l'amore con lui. Non c'è più niente di cui preoccuparsi, niente a cui pensare. Lo tira verso di sé stringendolo per le natiche e gli affonda la lingua in bocca.

Eddie emette un mugolio, come se desiderasse parlare, ma poi si abbandona anche lui al bacio. Sentire le mani di Luca su di sé gli regala un momento di estasi. Tutte le motivazioni per cui lo ha allontanato gli sembrano ciance insensate, così come pure tutte le difficoltà che dovranno affrontare in futuro. La notte li protegge, adesso.

Mentre il ragazzo sfila al suo uomo la maglietta, viene investito dal suo odore, l'odore di una persona che è abituata a passare molto tempo all'aperto. La sua pelle ha finito per profumare di sole e forse di polline.

Eddie si è a malapena accorto della primavera che adesso straborda nell'auto attraverso il finestrino abbassato.

Anche Luca si volta per un attimo a guardare la campagna. Edoardo adesso sa che hanno sentito entrambi la dolcezza della stagione nelle loro vene e nei loro lombi. L'eccitazione cresce.

Ora è Luca a sfilare la maglietta al ragazzo e, con qualche difficoltà, riesce anche a togliergli i pantaloni. Si ritrova a fissare ancora una volta quella pelle bianca e semitrasparente, in adorazione. Comincia a ricoprirlo di baci sul petto, sulle coste troppo evidente, sulla pancia. Gli poggia una mano sul petto per ascoltare il battito del suo cuore. L'altra, invece, la infila in mezzo alle gambe.

Ma Eddie gli afferra entrambi i polsi e glieli blocca sopra alla testa, mentre con una mano riesce a liberare l'erezione dagli slip di Luca e a prenderla in mano. Comincia a sfregarla lentamente. L'uomo, con le mani ancora bloccate, lo osserva dargli piacere. È una visione tanto stimolante che per un attimo teme di stare già per venire.

Eddie si ferma. Prende in mano la sua, di erezione, sfilando finalmente anche lui le mutande. Luca vorrebbe aiutarlo, ma appena fa per muoversi Eddie lo sbatte con violenza contro il sedile. È ancora arrabbiato, pensa l'uomo. La sola idea della gelosia che il ragazzo prova per lui lo costringe ad emettere un gemito, mentre guarda il membro del compagno con un'espressione famelica.

Edoardo si accorge del momentaneo potere che sembra avere su Luca: i rapporti di forza sono ora sbilanciati dalla sua parte. Avverte un brivido lungo la schiena. Capisce quello che sta per succedere, ma non vuole venire così.

Avvicina la mano alla bocca di Luca, lasciandosela baciare. Poi infila due dita tra le labbra del compagno. Gli libera i polsi dalla sua presa per prendere il preservativo sul retro del sedile.

Edoardo porta le dita bagnate della sua saliva sulla propria apertura e inizia a lubrificarsi.

Approfittando del suo momentaneo impegno, l'uomo prende in mano il membro del suo innamorato e ricomincia a sfregarlo.

Eddie è costretto a interrompersi e a bloccargli di nuovo le mani, pur di non venire. Luca emette un mugolio di protesta e il ragazzo capisce che anche lui sarebbe pronto accoglierlo dentro di sé.

Ma non ora. Il giovane si solleva sulle ginocchia quel tanto che basta per far aderire il glande dell'uomo alla sua apertura e poi, con un solo colpo, spinge verso il basso. Il membro di Luca colpisce la sua prostata. Il ragazzo geme di dolore e di piacere mentre lo abbraccia, senza smettere di tenergli le mani ferme.

Si muove su e giù ritmicamente, lanciando gemiti a tempo. Sa che l'uomo lo sente benissimo, che le sue urla non gli danno tregua. Ancora tre spinte e Luca viene in un rantolo.

Eddie lo guarda sorridente. Lo ha destabilizzato, ma non ha intenzione di lasciarlo andare. Per il momento decide di tornare sul sedile del passeggero, ma solo per reclinare del tutto quello del guidatore in un solo colpo, lasciando Luca stupito.

Adesso l'uomo si trova stesso nella sua auto ad ansimare per riprendersi dall'orgasmo, mentre il ragazzo scandaglia il suo corpo con il membro ancora tesissimo tra le mani.

A quella vista Luca apre le gambe, porta due dita alla propria apertura e comincia a darsi piacere da solo. Si spinge sempre più infondo, muovendole con piccoli movimenti circolari.

Edoardo lo lascia fare per un po', godendosi la visione del suo uomo che si tocca per lui. Ma proprio quando comincia a gemere, il ragazzo lo costringe a smettere.

"Adesso voltati, Luca." La voce roca ed eccitata di Eddie convincono l'amante ad obbedire subito. Si solleva carponi e spinge la schiena verso il basso, divaricando le gambe. Eddie infila di nuovo le mani nella bocca di Luca per poi iniziare a lubrificarlo con la sua stessa saliva. Sa che il compagno vorrebbe che facesse più in fretta, ma desidera farlo impazzire. Ha bisogno, roso com'è dal gelosia, di sentire la sua voglia. Lascia che Luca lo implori di arrivare al punto, ma solo dopo un po' si posiziona dietro di lui, infila il preservativo e con la stessa brutalità che ha usato poco prima spinge fino il fondo il suo pene nella stretta apertura del suo amante, che lancia un urlo. Con violenza gli afferra i capelli e, tirandolo, gli schiaccia la testa sul sedile dell'auto. Comincia di nuovo a spingere e, nonostante l'eccitazione, riesce a durare a lungo.

Quando finalmente è venuto, Eddie ritorna ansante sul suo sedile.

Mentre la soddisfazione si dilegua in fretta, la realtà si riaffaccia alla sua mente con prepotenza. Pensa ai prossimi clienti, a Rodolfo, a Sam. In pochi minuti la rilassatezza lo abbandona, sostituita ben presto dal terrore. I rapporti di forza non sono mai stati dalla sua parte.

Quando Luca si volta, trova Eddie di nuovo in lacrime.

"Amore, che ti è successo?", chiede subito, interdetto

"Tesoro mio! Io non dovevo farlo, è stata una cazzata", sussurra Eddie tra i singhiozzi.

"Ci risiamo! Ma perché dici così? Io ti amo, voglio stare con te, non importa il lavoro che fai, né dove, né per quanto tempo. Voglio solo te. Mi va bene qualsiasi cosa, lo capisci?", replica Luca, accorato e ad un passo dalla disperazione.

Eddie non risponde.

Contro ogni aspettativa del ragazzo adesso è l'uomo a scoppiare a piangere.

"Perché fai così? Perché mi prendi in giro? Perché mi dici che mi ami e poi mi respingi? Non vuoi più vedermi?" Luca non riesce a darsi un contegno, anche se vorrebbe.

Eddie lo abbraccia, con tenerezza. "Amore mio", ripete ancora in lacrime, "certo che voglio rivederti ma io non posso stare con te, anche se è ciò che desidero di più al mondo."

è ancora in lacrime quando prende tra le mani il volto di Luca per guardarlo meglio occhi umidi e arrossati.

"Non è una scelta mia. Non decido io. Non decido mai niente. Non ho nemmeno deciso di fare questo lavoro e non l'ho amato nemmeno per un giorno, lo capisci? Sam mi ammazza se provo a scappare, Luca, io non sono libero di venire con te. Io non ho scelta, mai, su nulla."



Storia di un amore squallidoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora