9 Gennaio

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La mattina seguente Michael si alzò di malavoglia, non era una giornata di lavoro intensa ciò di cui aveva bisogno. Ma si arrese all'idea che accumulare impegni non sarebbe stata la scelta più ragionevole, per i suoi piani avrebbe dovuto aspettare sera.

E così fece, alle sette in punto di sera aprì finalmente la porta di casa e lasciò cadere la borsa con i documenti sul pavimento.

Si lanciò di peso sul divano ed emise un lungo respiro quando sentì tutti i muscoli allentare la presa.

Decise che non ce la faceva ad aspettare di cenare, prese il telefono e fece esattamente ciò che aveva programmato di fare da tutto il giorno.

Premette la cornetta verde dopo aver cercato il suo numero e rimase in attesa.

Poche le aspettative, ma alta la speranza. Forse fu quella a far rispondere Andreas, che dall'altro capo della cornetta non si era reso conto della persona alla quale aveva appena risposto quasi amichevolmente.

"Pronto?"

"Non mi hai più risposto al messaggio, alla fine"

Quando il ragazzo si rese conto di chi fosse, per un attimo pensò di chiudere la chiamata senza pronunciare una sola parola in più, ma in realtà fu contento di quella opportunità.

"No. Cazzo Michael. No che non ti voglio sposare. Prima mi tradisci e poi mi chiedi di sposarti. Non lo senti quanto suona ridicolo?"

"Lasciami almeno spiegare" ribatté il cantante, senza ottenere nessun successo.

"No! Sei la persona meno coerente che conosca. Sparisci per sempre. Sparisci una volta per tutte."

L'ultima frase fu urlata da Andreas, che a quel punto fu soddisfatto e premette con forza il tasto rosso sulla schermata del telefono, forse speranzoso che questa volta Michael avesse capito.

"Io ti amo, non posso andarmene"

Lo aveva urlato anche lui, ma quando ormai il bip fastidioso e insistente aveva già cominciato a farsi sentire.

3.7.14Where stories live. Discover now