20 Marzo (2)

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Era la terza volta che Michael accendeva il pc, per poi spegnerlo trenta secondi dopo. Lo aveva portato per ingannare l'attesa, ma l'unico a essere ingannato in quel momento era lui stesso, stretto nella morsa della paura.

Gli occhi di Andreas, prima di uscire dalla stanza, non mentivano. Anche se Michael aveva provato a negarlo con ogni fibra del suo corpo, inutile era stato ogni tentativo.

Riaccese il portatile, fissò lo sfondo dietro alle decine di icone sullo schermo: Andreas aveva un sorriso così luminoso in quella foto. Michael ricordava quella vacanza, una delle prime che avevano fatto insieme, una delle più felici che potesse ricordare.

Comparve un lieve e dolce sorriso sulle labbra del riccio, trasportato lontano nei ricordi.
Ma, in pochi secondi, scomparve. L'attenzione di Michael fu catturata dalla porta della stanza che si aprì. Entrò un'infermiera, con uno sguardo severo in volto.

"È successo qualcosa?" Domandò il riccio, anticipando le parole della donna.

Lei scosse la testa, addolcendo la sua espressione.

"Sono qui solo per dirle che procede tutto come programmato, nessuna complicazione per ora"

Con un sospiro profondo, Michael rilassò le spalle e mollò la presa stretta attorno al pc. Annuì, ma rimase in silenzio.

"Ha scritto qualche altra canzone?" Domandò la donna, sorridendo e indicando il portatile.

Michael ci mise qualche secondo a capire, poi afferrò.

"Andreas mi ha parlato di lei, è un cantante famoso"

Il riccio si allarmò, non voleva dover affrontare la pesantezza del suo lavoro in quel momento.

"Mi scusi, non sono affari miei" disse subito l'infermiera, scusandosi per l'invadenza.

Michael questa volta fece un sospiro di sollievo, la sua interlocutrice non sembrava essere una fan impazzita, per niente rispettosa di quel delicato momento di privacy. In effetti, la donna aveva chiamato per nome Andreas, come se si conoscessero.

"Lei conosce Andreas?" Chiese il riccio, fermandola prima che potesse uscire dalla stanza.

La donna annuì, tornando sui suoi passi.

"Mi capita spesso di parlare con i pazienti di oncologia. Per la maggior parte sono soli, anche Andreas lo era"

Michael sentì il peso di quelle parole gravargli sulle spalle, gli sembrò un'accusa tacita. Provò a ignorare il senso di colpa.

"È stato lui a dirmi di conoscere il famoso cantante Mika" la donna rise, divertita al pensiero che le aveva attraversato la mente. "Devo ammettere che per parecchio tempo l'ho preso in giro, insomma... chi mai ci avrebbe creduto?"

Anche Michael sorrise, non seppe se per la domanda o per il fatto che Andreas andasse fiero di conoscere il famoso cantante Mika.

"Ma poi lei è comparso. E Andreas non ha certo mancato di rinfacciarmelo" aggiunse la donna, provocando un altro sorriso sul volto del riccio.

Michael si chiese perché mai Andy avesse dovuto vantarsi della sua conoscenza in quel periodo. Non aveva certo bisogno di ricordarsi il dolore che entrambi stavano provando a causa sua.

"Quindi niente canzone?" Domandò di nuovo l'infermiera.
Distrarre la gente dai brutti pensieri era parte del suo mestiere ed era sempre contenta di offrire sostegno ai suoi pazienti, o ai loro parenti. Regalare un po' di sollievo le sembrava sempre un gesto audace.

Il riccio negò con la testa. "Non è un periodo in cui sono particolarmente ispirato. Ho solo brutti pensieri per la testa"

"Non possono essere così brutti" azzardò la donna.

3.7.14Onde histórias criam vida. Descubra agora