20 Marzo

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"Andreas, è ora"

L'infermiera era sbucata nella stanza, attirando l'attenzione di entrambi.

Andreas si sentì come all'esame di maturità: disperato e senza vie d'uscita.

Michael gli si avvicinò ancora di più, sfiorandogli la guancia con la punta del naso.

"Ti prego! Me l'hai promesso.." gli sussurrò sulla pelle. Chiuse gli occhi e baciò poi le sue labbra, senza aspettare la risposta.

Il biondo strinse una mano attorno al polso del cantante. "Ho paura" sussurrò, con le lacrime già pronte a uscire.
"Non voglio morire"

"Oh Andy"

Michael sentì il cuore stringersi, fino a frantumarsi in mille pezzi. Ma provò a non mostrare il terrore nel suo petto, Andreas aveva bisogno di sicurezze.

Lo abbracciò forte, baciandogli la pelle del collo e della spalla.

"Ci vediamo qui, tra pochissime ore! Non ti accorgerai di niente, devi solo chiudere gli occhi e pensare a qualcosa di bello"

Il biondo annuì provando a calmarsi, ma il monitor di quell'apparecchiatura collegata al suo cuore mostrava l'inutilità dei suoi tentativi.
Migliaia di volte aveva immaginato il giorno della sua morte, sentendosi a volte rassegnato, a volte pronto. Pensava di essersi fatto un'idea di che cosa avrebbe provato di fronte all'ultimo respiro della sua vita, eppure, in quel momento, sentiva che sarebbe potuto morire più per la paura che per la malattia.

Si prese la testa fra le mani, pianse per la paura, il nervoso e la rabbia. Qualsiasi cosa provasse a pensare non sembrava abbastanza potente da calmarlo.

"Amore"
Michael gli accarezzava la schiena, o i capelli corti, nel tentativo di donargli un po' di sollievo.

"Cosa posso fare per aiutarti?" Chiese, più al cielo che al ragazzo. Il fastidioso senso di impotenza di quell'istante lo fece arrabbiare.

Andreas trovò una goccia di coraggio, nascosta da qualche parte nel suo cuore. Non avrebbe potuto chiedergli niente di più, ogni giorno passato e ogni notte superata insieme erano stati come un regalo. E aveva fatto una promessa all'uomo che amava più della sua stessa vita: avrebbe combattuto per quella, fino a che ne avesse avute le forze.
Si disse che morire con l'immagine di Michael al centro dei suoi pensieri era un modo accettabile di andarsene. Perciò avrebbe provato a strappargli l'ultimo sorriso per tenerlo con sé in quelle ore buie.

Smise di singhiozzare e si strofinò un'ultima volta gli occhi, dopodiché alzò le spalle e subito dopo lo sguardo, incatenandolo a quello altrettanto triste del riccio.

"Ti amo! Avrei dovuto dirtelo prima.. Ma cerca comunque di non dimenticarlo mai. Ti amo, come nessuno mai"

Funzionò. Il sorriso luminoso di Michael scaldò il suo cuore freddo e impaurito, incise sulla pelle del biondo la sensazione di sicurezza di cui aveva bisogno.

Si lasciò portare via, mentre ancora sorrideva.

Michael, dietro di lui, smise di farlo. Aveva appena ricevuto un addio, anche se ben celato.

Davvero non l'avrebbe mai più visto vivo?

3.7.14Where stories live. Discover now