24 Marzo (3)

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Quando finalmente i medici uscirono dalla stanza, Michael poté annullare le distanze tra lui e Andreas. Fece quei pochi passi correndo, allungò le mani e circondò il collo del biondo. Poi, senza lasciare spazio all'indugio, si appropriò delle labbra del ragazzo, baciandole con tutta quella passione che aveva trattenuto.

Quando Andreas incrociò lo sguardo con Michael, notò i suoi occhi lucidi.

"Stai piangendo" disse. Non era una domanda.

Michael alzò le spalle, ma sentirselo dire non lo tranquillizzò; anzi, fu la goccia che fece traboccare il vaso: perse ogni controllo su sé stesso. Si portò entrambe le mani a coprirsi il volto e cadde in un pianto disperato, di quelli che ti fanno singhiozzare senza controllo.

Andreas accolse il riccio tra le sue braccia, sentiva il freddo delle lacrime sulla pelle del suo collo, mentre accarezzava con quanta più premura possibile i ricci del ragazzo. Michael, ancora una volta, stava espellendo la tensione accumulata nei giorni. La sola idea di non rivederlo più era stata una tortura troppo pesante da sopportare.

"Non sapevo di baciare così male..."

"Ehi, perché sei così triste?"

La voce del biondo ebbe un effetto benefico, Michael riuscì a prendere respiri più profondi, si calmò in pochi minuti. Si asciugò gli occhi rossi con la manica della felpa e si sedette accanto a lui, sul materasso.

"Non sono triste" precisò. Non voleva che Andreas pensasse un'assurdità del genere.
"Ho solo avuto tanta paura"

Andreas incrociò le dita delle loro mani.

"Ho dormito tanto?" Aveva intuito che tanta preoccupazione non poteva essere cresciuta in solo poche ore.

"Quattro giorni"

Andreas annuì, colpito dalla risposta. Ma provò a non mostrarsi allarmato agli occhi già provati del riccio.
Alzò le spalle e sorrise: "Di solito dormo di più durante le vacanze"

Riuscì nel suo intento, sulle labbra del riccio si disegnò un sorriso divertito. Michael si prese l'impegno di ringraziare il ragazzo per il resto della sua vita, per essere sempre ciò di cui aveva bisogno.

"Posso darti un altro bacio?"

Anche Andreas sorrise, inspiegabilmente anche lui sentiva la necessità di sentirselo costantemente vicino.

"Che aspetti?"

La droga crea dipendenza, ma Michael pensò che anche i baci di Andreas la creassero per lui.

Love is a drug and you are my cigarette
Love is addiction and you are my Nicorette
Love is a drug, my chocolate, my cigarette

Non male come testo di una canzone, pensò, sorridendo di nuovo sulle labbra del biondo.

3.7.14Where stories live. Discover now