44º capitolo

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Un paio di mesi dopo
Non mi sembra vero. Sono qui, con in dosso il vestito più bello di sempre, i capelli sistemati perfettamente, del trucco leggero, un bouquet tra le mani, e un sorriso che non riesco a nascondere.

Io e Konstantin eravamo decisi ad organizzare una cerimonia molto intima, con soltanto le persone a cui teniamo di più insieme a noi, e anche se, alla fine, non andrà proprio così, sarà comunque più bello di come l'abbiamo sempre sognato. Non ci saranno miei parenti, ma alcuni parenti e amici di Konstantin che non ho mai visto prima, ma va bene comunque, perché l'unica cosa che mi importa è che ci sia lui.

Mi guardo allo specchio per l'ultima volta prima di uscire e raggiungere il mio lui, quando la porta viene aperta e, convinta che si tratti di Miroslav, che mi accompagnerà all'altare, o delle mie damigelle, sorrido, ma mi giro sorpresa per capire se ciò che vedo dal riflesso del vetro sia vero: mia madre è qui, c'è davvero. Sin dalla mia infanzia tutti i ricordi che ho di lei sono uguali: con addosso sempre gli stessi vestiti, i capelli legati, una sigaretta tra le dita e un bicchiere contenente qualcosa di alcol in mano, ora invece sembra... diversa: indossa un bel vestito, sembra costoso, dei tacchi, ha una borsa firmata e i capelli ben sistemati. Direi che sta spendendo meglio che può i soldi che si è fatta dare dagli uomini del signor Grubov.

«Asia non è potuta venire, ma ha voluto farti un regalo... eccomi qui.» appoggia la borsa sul divano e viene verso di me guardandomi dall'alto al basso.

Ho riflettuto molto se dovessi invitare la mia ex migliore amica al mio matrimonio... Konstantin ha detto che era una decisione che spettava a me, e dopo vario tempo perso a pormi se fosse giusto farlo, alla fine le ho mandato l'invito, mi ha chiamata dicendomi che era felice per me, che non avrebbe mai voluto che la nostra amicizia finisse, ma che non sarebbe venuta, perché il suo ritorno, anche se breve, non avrebbe fatto bene a nessuno, soprattutto a Yuri, ma mi sorprende che il suo regalo per me sia mia madre.

Mi guarda con gli occhi lucidi e prende il mio viso tra le sue mani, non l'ho mai vista così, era da tantissimo che non si avvicinava in questo modo a me.

«Tuo suocero è molto bravo a trovare chiunque non voglia essere tornato, è stato lui ad aiutarla a trovarmi. Quando Asia mi ha detto che ti stavi per sposare, ho prenotato il primo aereo. Le spiagge delle Bahamas sono un paradiso, ma è ora che io faccia la madre, e non potevo di certo perdermi il giorno più bello della tua vita.» le sorrido, non me l'aspettavo.

«Mamma...» sussurro avvicinandomi a lei e abbracciandola.

Dopo che mesi fa il suo ex e Tommaso sono stati qui, ero molto preoccupata per lei. Temevo che le fosse accaduto qualcosa, o che avesse trovato un compagno ancora peggiore dell'ultimo, per cui il padre di Konstantin mi ha aiutata dicendomi che avrebbe potuto trovarla e farmi sapere come stava... non ho voluto sapere dove fosse, non so perché, ho solo voluto sapere se stesse bene, perché, nonostante tutto, lei non mi ha abbandonata come ha fatto l'uomo con cui mi ha concepita, che non posso nemmeno definire padre, a differenza di Miroslav, al quale devo tanto.

Averla qui significa tanto per me. Loro l'hanno trovata e le hanno fatto sapere che la sua unica figlia stava per sposarsi, ma non l'hanno obbligata a venire qui, è stata lei a decidere di venire, e il fatto che sia ben vestita, porti i tacchi, abbia i capelli sistemati è un leggere trucco in viso, è la conferma che voglia partecipare al matrimonio. 

«Non piangere, tesoro. Ti ho fatto tanto male, me ne rendo conto, ma tutto ciò che ho fatto l'ho fatto per te.» mi dice mentre siamo abbracciate: «Io non avevo soldi per mantenerti, gli uomini che frequentavano potevano aiutarmi con te... ma quello che volevano era che dessi attenzioni soltanto a loro, e ho pensato che fosse giusto se in cambio ti pagavano la scuola e tutto il resto, ma soprattutto ti davano un tetto sopra alla testa. Dopo che sei andata a vivere con Tommaso ho provato a lasciarlo ma minacciava che ti avrebbe raccontato bugie per far sì che tu mi odiassi, e mi odiavi già abbastanza... poi abbiamo scoperto che ti sei trasferita qui, sapevo che era la cosa migliore per te, ma quel vigliacco ha chiesto a quegli uomini dei soldi così da non poterti più vedere... dei soldi che voleva tenere per lui. Non appena ho potuto ho preso tutto e sono scappata, mi dispiace tanto non essere venuta subito... spero tu possa perdonarmi.» mi spiega, scoppiando a piangere.

Ora è tutto più chiaro... voleva solo stare con qualcuno che si prendesse cura di me dal punto di vista economico, visto che lei non riusciva. Non ce l'ho con lei.

Mi allontano per guardarla e le sorrido mentre mi asciuga le lacrime.

«Ti voglio bene, mamma, e sono felice che tu sia qui. Non mi lascerai più, vero?» le chiedo.

«No, tesoro, non commetterò di nuovo lo stesso sbaglio.»

Qualcuno bussa alla porta e la apre subito, lei ne approfitta per asciugarsi le lacrime e controllare il trucco, io invece sorrido a Miroslav, che viene verso di me con addosso lo smoking che gli sta benissimo.

«Vy gotovy?» mi chiede se sono pronta: il mio russo è nettamente migliorato, anche se non sono ancora bravissima.

«Mamma, lui è Miroslav... è come un padre per me.» lo presento a lei, che sorride e gli porge la mano.

«Moya mama.» dico a lui, che sorride e le stringe la mano.

«Dopo mi presenterai tutti, tesoro, ora però vai a sposarti. Io sarò in prima fila per te.» mi dice dandomi un bacio sulla guancia e prendendo la sua borsa andando via.

Sotto sotto sapevo che un giorno sarebbe tornata, e sapevo anche che l'avrei accolta a braccia aperte.

Prendo Miroslav a braccetto, che mi da un bacio tra i capelli, e iniziamo a camminare. Mentre raggiungiamo l'uscita faccio dei respiri profondi, sono un po' agitata, e poi non vedo l'ora di vedere Konstantin, sarà perfetto... e infatti lo è: quando tutti gli invitati si alzano e vedo lui, in piedi, con lo smoking, che mi guarda sorridente. È un po' agitato come lo sono io, è normale, ma siamo entrambi felici che questo giorno sia arrivato. Cammino accanto a Miroslav tra gli invitati, che mi sorridono e a cui sorridono. Mamma sta già piangendo, credo che, più che altro, abbia sempre pensato che non sarebbe stata presente il giorno del mio matrimonio... comunque sia, quando mi fermo accanto a Konstantin, Miroslav mi da un bacio sulla fronte e poi va a sedersi accanto al signor Grubov, mentre Konstantin prende la mia mano e io passo il mio bouquet a Irina. Guarda il mio lui, che mi sorride e mi fa un occhiolino, gli sorrido anche io.

Sto per diventare la signora Grubov.

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