"Sentimento" o "senti, mento"?

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Non so se può interessarvi, ma ho scritto sulle note di Pyrokinesis – 7Chariot in caso vi piacesse leggere accompagnati dalla musica.
Questa volta ve ne lascio qui un pezzo:

"We're no good for each other
We're comically unstable
It's time to let it go, so no one else gets hurt
So no one else gets burned
You're setting me on fire, I don't wanna fight it
You don't need a lighter, you're a flame
Drowning myself in water only makes it
Harder, hard for me to keep myself away"




"Vorrei prendere
tra le mani l'universo
come si prende un pettine
e con tutto l'universo tra le mani
accarezzarti i capelli."

— Franco Arminio




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𝓠uel mattino il sole su Hogwarts era sbucato pallido, troppo timido per essere preludio di giornata buona.

Mancavano pochi giorni a Natale e l'aria frizzante intorno non faceva che ricordarlo. La gente rimasta a scuola era rilassata dall'ozio e sorrideva di più, augurava sempre il buongiorno quando ti incrociava per i corridoi, faceva più tardi la sera, organizzava incontri e giochi da tavolo nelle ore pomeridiane.

Era stato persino allestito un torneo di Scacchi dei Maghi, con tanto di vincite annesse, e il Club dei Duellanti aveva deciso di fare lo stesso, organizzando incontri pubblici e offrendo a tutti lezioni gratuite per il periodo festivo.

Era sempre stato bello il Natale a Hogwarts. Era come stare sospesi su nuvole calde, tra profumi di pini silvestri e vecchi libri, dolcetti canditi e luci tiepide, maglioni sgualciti e tazze di cioccolata.

Per di più il tema centrale per molti sembrava essere il ballo. Le ragazze aspettavano che i giovani maghi raccogliessero il coraggio di invitarle, mentre alle più intrepide non importava affatto: erano loro a fare il primo passo perché tanto... che importava?

I ragazzi di Durmstrang erano però, di sicuro, quelli a farsi meno problemi in assoluto. A loro non importava neanche di chiederlo alle studentesse privatamente, ma molti si buttavano dal nulla, del tutto incuranti dell'ipotesi di essere rifiutati davanti a tutti.

Era questa l'atmosfera che si respirava a Hogwarts in quei giorni.

Hermione e Ginny la percepirono già di primo mattino, mentre scendevano le scale per recarsi a fare colazione in Sala Grande.

Le due amiche discutevano liete e rilassate, così perse nei loro discorsi che non si accorsero neanche di Harry e Ron che stavano avvicinandosi proprio in quel momento.

I due maghi ne approfittarono, arrivando di soppiattò e facendole davvero spaventare, afferrandole per le spalle e scuotendole vertiginosamente.

«Siete due idioti!» li insultò Ginny, le braccia di Harry ora chiuse sulla sua vita.

«Ronald lasciami subito!»

Ma Ron aveva già preso a ridere e non se ne curò affatto, anzi sollevò Hermione per le braccia facendola volteggiare come una bambina troppo grande.

«Ron!»

Il mago la lasciò andare dopo un paio di giri, tra le risate divertite di tutti - eccetto quello di lei, ovviamente.

Il segreto del silenzio | DRAMIONE Where stories live. Discover now