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*Ashley's pov*

Il mese dopo il rapimento di Minho e Rebeka fu difficile, si sentiva che mancava una parte del gruppo, quando eravamo insieme mi sentivo a casa, mentre ora quando sto con quelli di noi che sono sopravvissuti mi sento solo vuota. Io e Jackson gestivamo le cose al Braccio Destro insieme, ma c'erano ancora delle persone che non si fidavano di me. Come biasimarle dopotutto. Cercavamo di tenere tutto sotto controllo: le varie basi, gli spostamenti della WCKD, tutto quello che sapevamo sui suoi alleati e le loro strategie o intenzioni, senza perdere d'occhio però il nostro obiettivo principale: recuperare Minho e Rebeka, insieme a tutti gli altri ragazzi. Eravamo riusciti a salvare molti ragazzi in quelle settimane, molto più di quanto sperassi in realtà, ma sapevamo che la WCKD ne aveva ancora molti altri. Le cose tra me e Thomas procedettero alla grande: passavamo molto tempo insieme e lui faceva cose stupide come toccarmi la pancia o parlare al bambino con un tono di voce talmente alto da essere incomprensibile, cose che mi facevano inevitabilmente sorridere ogni volta. La gravidanza iniziava a farsi vedere, perciò dovetti dire temporaneamente addio alle magliette strette e alle missioni troppo pericolose. Katherine e Newt non davano segni di cedimento psicologico, non persero mai la speranza, tennero duro fino all'ultimo.
"Una volta che saremo arrivate che hai intenzione di fare?" urlò Katherine prendendo la guida della macchina
"Entrare lì dentro e portarli fuori, tu costeggia sempre il treno, tieniti pronta ad andare via" ordinai io in risposta. Eravamo in una missione di recupero, o più specificamente stavamo andando a salvare il culo a Thomas, Newt e Jackson, che si erano fatti rapire da dei contrabbandieri durante una delle missioni per rubare armi alla WCKD, ed ora erano diretti non si sa dove su un treno merci malandato.
"Non fare stronzate per favore, voglio che mio nipote nasca" ribattè la rossa facendomi sorridere. A quel punto uscii dal finestrino e risalii a fatica la macchina, fino ad arrivare sul tetto cercando di reggermi in equilibrio. Avevo scoperto in fretta che portare il peso di un bambino, anche se attualmente non era più grande di una noce, era difficile. Tralasciando che avevo messo su qualche chilo, avevo sempre fame, mi girava spesso la testa e i miei movimenti erano più limitati.
Presi un respiro profondo e quando Katherine si mise in pari velocità con il treno e fu abbastanza vicina saltai. Riuscii ad aggrapparmi al tetto più o meno saldamente, ma tirarsi su divenne piuttosto difficoltoso. Effettivamente non avevo pensato a questo, anzi, c'erano parecchie falle nel mio piano. Passavo troppo tempo con Thomas. Tenni la presa salda al treno, che sfrecciava ad una velocità assurda, e guardai oltre il mio braccio. Due uomini grandi e grossi mi guardavano al di là del vetro allibiti. Li avrei anche salutati, ma ero piuttosto certa che se avessi staccato una mano sarei morta brutalmente e dolorosamente. Così mi diedi una spinta con tutta la forza che avevo nelle gambe, volai indietro di qualche centimetro per poi schiantarmi di nuovo violentemente sul vetro, che si increspò e basta. Lo feci di nuovo, e di nuovo. Notai dal vetro tutto increspato che i due di prima avevano delle pistole, ma tirai un ultimo calcio e sfondai il vetro, cadendo rovinosamente dentro al treno. Mi alzai in fretta e feci scorrere gli occhi per tutta la stanza. I due uomini erano in piedi davanti a me e tenevano le pistole alzate nella mia direzione, dietro di loro, seduti e legati ai polsi c'erano solo ed esclusivamente ragazzi, tra cui riconobbi Thomas, Jackson e Newt.
"Ash?!" chiese Thomas incredulo guardando nella mia direzione. Lui non voleva che io partecipassi ad un qualsiasi tipo di scontro, per lui dovevo solo stare a letto e mangiare.
"Ciao amore" risposi io tirando un sorriso mentre le guardie mi puntavano la pistola in faccia e facevano un passo avanti.
"Chi sei?" chiese uno dei due. Mi trattenni dal ridergli in faccia, non se era più ridicolo per avermi chiesto chi sono nonostante io sia una delle persone più ricercate della terra, per non saper tenere in mano una pistola o perché sembrava che avessero entrambi più paura di me di quanta non ne avessi io. Misi una mano sulla mia cintura, che però era vuota. Dovevo averla persa durante il salto. Mi maledii mentalmente per la mia eterna sfortuna prima di tirare un calcio al primo che avevo davanti.
Due minuti dopo neanche i due uomini, con l'aggiunta di altri tre che erano venuti a controllare cosa stesse succedendo, erano stesi per terra e io avevo le nocche rotte. Mi avviai velocemente verso Thomas, Newt e Jackson, sotto gli occhi di tutti i sei o addirittura sette ragazzi presenti nella cabina.
"Quindi lei sarebbe la tua ragazza?" chiese un ragazzo rivolto a Thomas. Io lo guardai storto.
"Si Ashley, piacere tutto tuo, ma ora muovetevi" risposi io seccata mentre slegavo Thomas, che a sua volta slegò Newt mentre io procedevo con Jackson.
"Non dovresti essere qui e non dovresti fare tutto questo movimento, non fa bene al bambino e lo sai" disse Thomas in tono autoritario e sentii il suo sguardo giudice puntato su di me mentre slegavamo gli altri ragazzi.
"Si lo so, scusami se nessun altro era disposto a salire su un treno in corsa pieno di contrabbandieri armati per salvarti il culo" ribattei io con un mezzo sorriso "La prossima volta di lascio morire, scusami veramente"
Lui sorrise e io sentii le farfalle nello stomaco, mi lasciò un breve bacio sulle labbra prima di dirigersi verso la finestra che avevo rotto qualche minuto fa.
Katherine era ancora lì, fortunatamente, illesa e ancora a pari velocità con io treno. Ci incitò a muoverci con la mano, così Newt saltò per primo. Atterrò precisamente su uno dei sedili dietro, dato che Kat nel frattempo aveva abbassato il tettuccio. Dopodiché fecero saltare me, seguita da Thomas e da tutti gli altri, per ultimo Jackson. Solo quando fummo tutti sani e salvi sulla macchina mi lasciai andare e tirai un sospiro di sollievo, appoggiando la testa alla spalla di Thomas, che mi cinse la vita con un braccio, accarezzandomi dolcemente la pancia.

Maze Runner || IS THIS THE END?Where stories live. Discover now