13.

264 13 2
                                    

*Rebeka's pov*

Avevamo appena ripreso le macchine ed eravamo sulla strada del ritorno, mentre Jorge e Jackson portavano via i jet, quando la presenza di un edificio enorme in lontananza attirò la nostra attenzione.
Ashley capì al volo le mie intenzioni e sterzò con una velocità assurda, andando diretta verso il palazzo.
"Che succede?" chiese Newt dall'altoparlante, essendo in una macchina diversa.
"Niente ragazzi, voi andate avanti, ci vediamo alla base" risposi io mantenendo l'altoparlante in mano.
"Fate attenzione" ribatterono lui e Thomas allo stesso tempo chiudendo la chiamata.
Il piede di Ash continuava a premere con insistenza il pedale, facendoci arrivare all'entrata dell'edificio in poche decine di secondi.
Una volta scese dalla macchina ci soffermammo sulla struttura: sarà stata alta almeno una trentina di metri, i muri erano diroccati e le finestre quasi completamente distrutte.
Presi in mano la pistola e andai in testa al gruppo, per sentire se ci fossero spaccati nelle vicinanze.
"Via libera" dissi girandomi verso le altre, che annuirono all'unisono ed entrarono.
Al centro dell'edificio c'era una gigantesca scala mobile, diverse stanze con insegne sbiadite erano ben visibili in ogni angolo.
"Un centro commerciale" constatò Katherine correndo verso la scala mobile.
Risi scuotendo la testa e la seguii insieme alle altre.
Salite le scale, ovviamente non in funzione, ci ritrovammo davanti ad un ex negozio più grande degli altri, la cui entrata era però sbarrata con delle assi di legno, che prontamente spaccammo a calci. Si, è stato un po' di barbari, lo ammetto.
"Questo doveva essere il paradiso" disse Ashley entrando per prima, suscitando non poca curiosità in ciascuna di noi.
Dall'interno sembrava ancora più immenso: quel negozio avrà avuto almeno una ventina di metri di diametro, era pieno di manichini, camerini e ovviamente sale colme di vestiti.
O almeno, questo era quello che avrebbe dovuto essere, ora come ora i manichini erano a terra, la maggior parte senza arti o peggio, anche testa, i camerini erano impolverati e sporchi, i vestiti rimasti erano quasi tutti strappati, ad eccezione di qualcuno che volendo sarebbe stato ancora indossabile.
"Cerchiamo qualcosa!" esclamai prendendo Ashley per un braccio e iniziando a girare per le corsie.
Anche le altre ragazze si erano lanciate alla ricerca di qualche vestito, sull'attenti come cani da tartufo.
Iniziai a ravanare tra le scatole e gli appendini, fino a trovare qualche vestito uni taglia che avrebbe potuto essere indossato.
"Ragazze" le chiamai sollevando i vestiti.
Katherine adocchiò uno blu scuro, che si sarebbe intonato benissimo con i suoi occhi e avrebbe avuto un contrasto perfetto con i suoi occhi.
Sonya ne trovò uno nero, Harriet uno bianco, Ashley si lanciò su uno verde scuro senza spalline mentre io me ne ritrovai in mano uno bordeaux.
"Non dobbiamo neanche pagarli questi" rise Ashley caricando il suo vestito nello zaino.
"Dovremmo cercare negozi abbandonati più spesso" constatò Harriet guardando soddisfatta il suo nuovo completo.
Una volta messi a posto i vestiti, e soprattutto dopo esserci potute considerare contente decidemmo di tornare alla macchina.
Anche questa volta alzai il volume della radio, facendo partire Safe and Sound con i finestrini abbassati.
'I know that we'll be safe and sound', le parole della canzone mi colpirono in pieno.

Maze Runner || IS THIS THE END?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora