Maze Runner || IS THIS THE END?

28.

*Rebeka's pov*

Corsi verso un altro laboratorio nella struttura, evitando diverse volte che dei pezzi di soffitto mi cadessero in testa. Thomas e Ash stavano già andando verso una struttura rialzata della wckd, una specie di ponte, sperando di riuscire a salire sulla Berga. Speravo che Teresa fosse lì, nel laboratorio, dato che era corsa in quella direzione. Nonostante tutto non volevo che le succedesse qualcosa, non volevo vederla ferita. Era mia sorella e non potevo perderla. Continuai a correre a perdifiato per le strutture ormai in fiamme della wckd che cadevano a pezzi, finché finalmente non vidi le porte del laboratorio. Mi fiondai dentro e tossii diverse volte per via del fumo.
"Teresa?!" gridai senza trovare però risposta "Teresa!"
Sentii qualcuno tossire in lontananza e mi avvicinai lentamente, con la pistola alzata. Passai tra le corsie di scrivanie con tutti i sensi allerta, ma abbassai spontaneamente la pistola quando vidi mia sorella seduta con la schiena contro una di queste. Si teneva una mano alla testa, dove c'era un taglio da cui usciva parecchio sangue. Doveva essere stata un'esplosione, o un frammento di qualcosa che le era finito addosso.
"Vai" disse quasi sussurrando "Vai con gli altri"
"No, non ti lascio qui" risposi io guardandolo dritto negli occhi e prendendo il suo braccio.
"Credo ci sia qualcosa nella mia gamba" disse lei per poi emettere un gemito di dolore. Guardai in basso e si, aveva un frammento di vetro conficcato nella gamba. Non era messa bene, ma poteva farcela, potevamo arrivare alla Berga e dopodiché a Porto Sicuro. Mi rifiutavo di perdere anche lei, non potevo. Mi costrinsi a mettere il suo braccio intorno alle mie spalle e ad alzarmi in piedi. Pesava, devo ammetterlo, ma non l'avrei lasciata lì. Ci incamminammo per i corridoi, io che sorreggevo quasi tutto il suo peso sperando di riuscire ad arrivare viva con gli altri, e lei che si trascinava. Finalmente scorsi due sagome in lontananza, ma più mi avvicinavo più la mia felicità nel vederli diminuiva. Thomas era messo decisamente peggio di Teresa, accasciato contro un muretto, mentre Ashley davanti a lui cercava di coprirlo da alcune esplosioni e di farlo restare lucido. Appena mi vide la bionda mi lanciò uno sguardo preoccupato e io afferrai al volo. Dovevamo muoverci, o nessuno di noi quattro sarebbe uscito vivo da lì.