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*Ashley's pov*

Mi svegliai di colpo, mentre Thomas mi metteva una mano sulla bocca e mi faceva segno di stare in silenzio. Quando la tolse e mi fece alzare gli diedi un leggero spintone, stando attenta a non fargli schiacciare nessun'altra del gruppo che si era addormentato attorno al falò come noi.
"Ma che fai? Mi è venuto un'infarto, idiota" lo ammonii mentre lui si impegnava a non ridere. Era molto vicino dall'essere preso a schiaffi.
"Cosa ridi?" chiesi cercando di contenermi a mia volta. La sua risata era troppo contagiosa per resistere e non riuscivo a stare arrabbiata con lui per più di tre secondi.
"Per due motivi" rispose sussurrando "Uno: sei carina quando ti arrabbi"
Arrossii violentemente e sorrisi.
"Due: hai il segno della mia maglietta sulla faccia" aggiunse Thomas cercando, invano, di non ridere. Lo fulminai con lo sguardo e gli diedi un leggero schiaffo sulla spalla prima che mi prendesse per mano e mi trascinasse lontano da lì.
Cinque minuti dopo ci trovavamo abbastanza lontani da poter urlare senza che nessuno ci sentisse, davanti ad uno dei capannoni della WCKD. Io stavo ansimando mentre Thomas non dava segni di affaticamento.
"Tu e il tuo essere maledettamente bravo a fare il Velocista" gli imprecai dietro mentre lui ancora mi trascinava verso il retro dell'edificio. Si fermò di colpo, facendomi andare a sbattere contro di lui e facendomi quasi cadere. Giuro che è la volta buona che lo uccido, pensai, per poi vedere attraverso la sua spalla il motivo per il quale si era fermato. Una fila di 7 o 8 moto nere lucide a due posti era parcheggiata davanti a noi. Non che ne capissi tanto di moto, ma mi era capitato più di una volta di salirci e guidare.
"Sali" disse Thomas porgendomi un casco e salendo sulla moto più vicina al posto del guidatore. Lo guardai storto.
"Fammi capire: non vuoi che partecipi alle missioni di recupero ma salire su una moto, nel deserto, quando potremmo incontrare chiunque ed essere rapiti o uccisi si?" gli chiesi alzando il mento e incrociando le braccia al petto. Lui mi guardò facendo gli occhi da cucciolo e io sapevo che non avrei resistito per altri tre secondi.
"Devo assolutamente portarti in un posto, ti piacerà" rispose continuando a fissarmi e facendo gli occhioni. Decisi che non potevo resistere, così sbuffai e alzai gli occhi al cielo, per poi baciarlo velocemente e salire sulla moto.
"Certo che per essere una spia sei facilmente convincibile" mi prese in giro lui sorridendo mentre si metteva il casco.
"Ma sta zitto" risosi io ridendo a mia volta "Solo perché tu sei il mio punto debole"
Lo sentii ridere e abbracciai le braccia attorno alla sua vita. Thomas accese il motore e partii piuttosto sonoramente, aumentando gradualmente la velocità. Il vento fresco mi sferzava in faccia ed era questione di minuti perché il sole sorgesse. Arrivammo a destinazione in poco tempo e Thomas mi guidò su una "collinetta" di sabbia che dava su un lago, che a me sembro alta quanto l'Everest dato che la stavo risalendo con un bambino in pancia. Arrivati in cima restai a bocca aperta. Il cielo aveva dei bellissimi colori che sfumavano dal rosa, al rosso e all'azzurro. Il sole era appena sopra al livello del lago, che rifletteva i raggi creando un bellissimo gioco di luci. Thomas mi affiancò e fece scivolare la mano lungo i miei fianchi, appoggiando la testa nell'incavo del mio collo, lasciandomi qualche bacio umido.
"È bellissimo" ammisi socchiudendo gli occhi. Mi trascinò a sedere accanto a se e restammo fermi, senza parlare per un po'. Io seduta in mezzo alle sue gambe, appoggiata al suo petto, mentre Thomas con una mano si sosteneva e con l'altra mi accarezzava a volte la pancia, altre volte i capelli o la guancia. Chiusi gli occhi e mi lasciai andare a quel momento di calma e tranquillità. Per un attimo, uno solo, mi dimenticai di tutto. Minho, Newt, mio padre, la WCKD, Porto Sicuro, tutti le persone che avevamo perso. In quel momento c'eravamo solo noi. Io e il ragazzo che amavo con tutta me stessa. Che mi faceva sentire unica, come se fossi la cosa più importante della sua vita. Lo amavo in un modo che non pensavo fosse possibile. E pensare che fino ad un'anno e qualche mese fa era uno stupido pive che correva verso il Labirinto.
"Vorrei che potessimo essere solo questo" sussurrò Thomas sul mio collo. Il contatto con il suo fiato caldo mi fece rabbrividire "Soltanto due ragazzini che si amano e che scappano in moto per vedere l'alba"
Sorrisi automaticamente e mi strinsi ancora di più contro di lui.
"Ti amo, pive" sussurrai prima di baciarlo mentre sorrideva sulle mie labbra.
"Ti amo anche io" mormorò lui.

Maze Runner || IS THIS THE END?Where stories live. Discover now