Maze Runner || IS THIS THE END?

24.

*narratore in terza persona*

Fu questione di secondi prima che la mora si ritrovasse faccia a faccia con il suo ragazzo.
Ma non era come le altre volte. Non era in se.
Ma Rebeka lo capì tardi.
Non riuscì a reagire che Newt la prese per le spalle e la fece cadere a terra bruscamente, facendola quasi urlare dal dolore per la botta subita.
Il ragazzo se ne accorse, e sembrò come se il virus avesse smesso di impossessarsi del suo corpo per un istante.
Si accucciò accanto a lei, la guardò negli occhi e le prese il viso tra le mani.
"M-mi dispiace" biascicò mentre una lacrima solitaria gli solcava il viso.
"Va tutto bene Newt, Thomas e gli altri stanno arrivando" quasi sussurrò lei in risposta passandogli una mano tra i capelli, come era solita fare mentre erano nella Radura.
"Sappi solo che ti amo Rebeka, ti amerò per sempre. Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata, mi pento solo di non essermi goduto in pieno i momenti che abbiamo passato insieme. Meriti di meglio. Ricorda che mi dispiace" mormorò lui, prima di mettere una mano a lato della cintura della ragazza ed estrarre la pistola.
"No!" gridò lei prendendogliela di mano bruscamente, facendolo gemere.
Si alzò in piedi alla velocità della luce e gettò l'arma lontano, dove era sicura che lui non sarebbe arrivato abbastanza velocemente da riprenderla.
"Uccidimi! Rebe devi uccidermi!" gridò il ragazzo emettendo un suono come da animale ferito.
"I-io, non posso" mormorò Rebeka mentre un'altra lacrima le solcava il viso, aggiungendosi alle altre che aveva versato prima. Così tante da far bruciare la pelle.
Newt emise un altro suono, questa volta più gracchiante del precedente, prima di lanciarsi di nuovo sulla ragazza, in modo ancora più aggressivo.
"Mi dispiace" mormorò lei prima di mollargli un pugno sulla mascella, facendolo cadere a terra.
Il ragazzo scattò verso l'arma, ma prima che potesse raggiungerla Rebeka gli fece lo sgambetto e gli fece colpire il pavimento con il mento, un'altra volta.
Newt in quel momento tornò verso di lei, prese un respiro profondo e nel suo ultimo momento di lucidità parlò di nuovo.
"L'unica cosa che non volevo era perderti" disse a denti stretti, provando in tutti i modi a contrastare quello che in realtà lo stava uccidendo dall'interno.
"Non mi perderai Newt, staremo bene e avremo una famiglia e una casa, ricordi?" domandò la ragazza sorridendo mentre il suo viso era ancora rigato dalle lacrime.
"Avrai tutto questo, ma con qualcun altro" rispose lui mettendole una mano sulla guancia, passando il pollice lentamente sul suo zigomo.
"Io voglio te, voglio tutto questo con te" quasi sussurrò lei perdendo completamente il controllo di se stessa.
Fu in quel momento che il ragazzo riuscì per la prima volta a controllarsi del tutto, a sconfiggere l'Eruzione per quei pochi secondi che bastavano per far collidere di nuovo le loro labbra. Come se fosse il loro primo bacio sulla torre, quando ancora erano nella Radura.
Poi tutto finì.
Il biondo afferrò un coltellino svizzero dalla giacca e abbracciò per l'ultima volta la sua ragazza, appoggiando la testa sulla sua spalla mentre l'ultimo briciolo di vita lasciava definitivamente il suo corpo.
"N-newt? Newt!" gridò lei cercando di soffocare il dolore che intanto si propagava al centro del suo petto.
Si mise le mani nei capelli.
Lo aveva appena perso. Per sempre.
Si guardò la mano, dove teneva stretta la collana che poco prima gli aveva dato.
L'ultimo ricordo concreto che aveva di lui. Del suo primo amore.
Aveva capito che sarebbero diventati tali il giorno in cui è arrivata nella Scatola e si è persa nei suoi grandi occhi color nocciola. Quelli che tanto avrebbe voluto rivedere.
Era vero che non capisci il valore di una persona fino a quando non la perdi. Non che prima non fosse sicura di amarlo, ma solo in quel momento si rese conto del vuoto incolmabile che la sua perdita aveva causato.
Si accasciò vicino al ragazzo e gli strinse la mano. Un'ultima volta.
Poi il suo sguardo cadde sulla pistola.