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- Che c'è scritto alla lavagna? - domandò Felix, non riuscendo a leggere bene, in quanto la calligrafia della prof. di letteratura inglese fosse incomprensibile. - Boh, chiedilo a lei. - replicò un castano annoiato dalla lezione tenuta dall'insegnante.

Gli studenti stavano affrontando l'ultima lezione di quel giorno, dopodiché sarebbero stati liberi di andare via, alcuni sarebbero rimasti ancora a scuola per gli allenamenti e altri come Felix se ne sarebbero direttamente tornati a casa.
Il biondo anche oggi aveva passato un'altra notte in bianco, ultimamente non riusciva più a dormire in pace e la cosa era piuttosto frustrante. L'unica cosa positiva in questo periodo era la presenza di sua madre, stava più spesso con lui e ogni tanto parlavano normalmente come facevano le altre famiglie. Magari la donna aveva intenzione di riallacciare i rapporti con il figlio, rapporti che non aveva quasi mai avuto c'era da dire.

Gli studenti tirarono un sospiro di sollievo quando sentirono la campanella suonare: finalmente erano liberi di andarsene via.
- Arrivederci classe e mi raccomando leggete attentamente le pagine che vi ho assegnato. -

Felix prese il suo zaino nero e fece per uscire ma la presenza di Haeyon di fronte a sé lo bloccò sul posto.
- Ehi, come va? -
- Bene. - Rispose.
Negli occhi scuri della ragazza era possibile intravedere dell'indecisione, non sapeva come dirgli quella cosa. Mica vuole chiedermi di uscire? Pensò ma subito lo cacciò via dalla mente anche perché non credeva di essere uno di quei tipi che piacevano a lei nonostante non sapesse nemmeno quale fosse il suo ragazzo ideale ma poco gli importava in quanto non ne fosse attratto.

- Allora ti ricordi quella volta a casa mia, avevi detto di avere dei problemi con la matematica. - Disse. Il biondo non capiva dove volesse arrivare ma la continuò ad ascoltare.
- Mio cugino Chan cerca un lavoretto momentaneo, lui è bravo in quasi tutte le materie perciò farebbe da tutor agli studenti più piccoli di lui. Mi ha detto di chiedere a coloro che ne avessero bisogno e di spargere la voce in giro. - Finì la mora.
Interessante, la cosa potrebbe essere utile per me, pensò. Tra un po' aveva il test di matematica e in più doveva mandare il documento di ammissione al college che a breve avrebbe scelto.
- Chiederò a mia madre così ti faccio sapere stasera. - Le rispose.
- Certamente. Allora ci si vede domani. -
- A domani. -

- Di che stavate parlando tu e Haeyon? - Domandò curioso Jeongin, notando l'amico venire verso di loro. - Nulla di che. - Rispose rimanendo sul vago. - Hmm, ti ha chiesto di uscire? - Chiese Jisung ghignazzando. - Nah. -
- Be' ci credo, mi sembra che a te interessi più il fratello che la ragazza. - Continuò il più piccolo facendo ridere il castano. - Ma fottiti Jeongin. - Il biondo accelerò il passo in quanto i suoi due amici non facessero altro che infastidirlo. A lui il moro non piaceva per niente e poi era etero. Non aveva mai mostrato segni di interessamento per Hyunjin eppure quei due non si smentivano mai.

Stava per mettere piede fuori dal cancello della scuola quando si imbatté in una persona piuttosto alta; alzò lo sguardo per vedere chi fosse e notò gli occhi felini di Hyunjin fissarlo male. O mio dio, parli del diavolo e spuntano le corna. Era piuttosto inquietante la cosa.
Non avendo nulla da dire a riguardo, lo oltrepassò come se nulla fosse successo, azione che invece stupì il moro.
- Ora non si chiede più scusa eh. - disse il moro girandosi verso il biondo.
- Mi fa fatica. - rispose semplicemente.

- Lix, aspettaci! - gridò Jisung, cercando di raggiungere il biondo, il quale era ormai fuori dalla struttura.

- Wow, hai visto Hyunjin? - domandò il castano. - No guarda non l'ho visto, mi ci sono scontrato. -
- Stava aspettando Haeyon. - aggiunse Jeongin, guardandosi dietro.
- Sì sì, a nessuno interessa di Hyunjin perciò io me ne torno a casa. - concluse il biondo con le lentiggini.
- Ma, ehi! -

DISTANT STRANGERS, HYUNLIX Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora