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- E che cazzo! - Felix, incollerito, si rigirò per l'ennesima volta sullo stretto letto ricoperto dalle lenzuola amaranto di quella che era la sua stanza qui a Washington. Non riusciva a chiudere occhio e era quasi sicuro che avrebbe passato un'altra notte in bianco. Due erano i pensieri fissi nella sua testolona. In primis c'era Hyunjin.
Si pentiva di avergli detto mi piaci proprio all'aeroporto per poi scappare via come un coglione.
Cosa stracazzo gli era passato per la testa? Lo aveva fatto per cosa?
Era stata una delle idee peggiori che avesse mai avuto e ora non faceva altro che pensare al peggio. Non lo avrebbe negato: non pensava che sarebbe andata a finire bene tra lui e Hyunjin. Relazioni come la loro andavano avanti solo fino a che uno dei due non finiva per innamorarsi dell'altro e tale cosa stava esattamente accadendo a questa coppia. Quella era la cosiddetta bomba che faceva esplodere l'insieme, disgregandolo completamente.

Al maggiore difatti andava bene ciò che erano stati prima e pareva proprio essere uno di quei classici ragazzi a cui non piaceva coinvolgere i propri sentimenti.

D'altronde Felix sicuramente non si sarebbe aspettato di diventare il suo fidanzato o qualcosa di simile ma non se lo sapeva spiegare: ogni giorno che passava il suo sentimento verso quel ragazzo moro diventava sempre più forte e intenso fino a far male alla fine della giornata. Aveva paura; paura di innamorarsene per poi essere ferito nuovamente. Voleva odiarlo per non farselo piacere.

Ma allora perché il mio cuore batte così forte ogni volta che ti vedo?

Ormai persino ascoltare musica, il suo unico amore, era divenuto un dolore persistente al cuore; ad ogni canzone pensava a quella chioma mora che tanto lo aveva catturato. Ieri in macchina con suo padre stavano ascoltando una vecchia canzone di Taylor Swift, cantante che tanto ammirava il signor Lee. Purtroppo non era riuscito a non pensare a Hyunjin e la cosa gli faceva una rabbia incredibile perché odiava provare tali sentimenti del genere verso una persona, la quale chiaramente non provava nulla di simile nei suoi riguardi.

Odio tutto questo e spero finisca presto.

Era la notte di Natale ma di Hyunjin nemmeno un messaggio, nemmeno un semplice buon Natale in tutta la giornata. Sicuramente mi sta ignorando di proposito, pensò dentro di sé.
E

rano passati circa cinque se non sei giorni da quando si erano visti l'ultima volta all'aeroporto di Cleveland ma stava pensando di prolungare le vacanze qui da suo padre; non ci teneva ad affrontarlo così presto e non era nemmeno pronto mentalmente. Qua riusciva a starsene in pace e tranquillità senza i mille problemi che si era lasciato indietro, almeno di giorno. Poi arrivava la macabra notte e la solita sensazione di vuoto prendeva possesso del suo corpo, il tutto accompagnato dai pensieri dettati dalla solitudine.

yeah, I just wanna feel alive,
baby take your time,
s

mokin' on this loud.

Riprovò ad addormentarsi nuovamente, ascoltando in loop canzoni di Peep, uno degli artisti che aveva più seguito in questo ultimo periodo, ma fallì miseramente come c'era da aspettarsi. Che cosa devo fare per farmela passare?

Prese il suo cellulare e non vi trovò nessuna notifica se non quella da parte dei suoi cari amici, i quali volevano fare uno streaming insieme ma onestamente il biondo non era dell'umore adatto e soprattutto qui era notte fonda. - Cazzo, ti odio Hyunjin. - Si alzò dal letto, buttando violentemente via il piumino e scese giù in cucina per mettere qualcosa in pancia poiché si stesse annoiando in una maniera assurda.

DISTANT STRANGERS, HYUNLIX Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora