» 𝟎𝟎𝟏𝟕 : 𝐬𝐢𝐩𝐩𝐲 𝐜𝐮𝐩

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𝚂𝚒𝚙𝚙𝚢 𝙲𝚞𝚙 𝚋𝚢 𝙼𝚎𝚕𝚊𝚗𝚒𝚎 𝙼𝚊𝚛𝚝𝚒𝚗𝚎𝚣 :
pill diet, pill diet
if they give you a new pill, then you will buy it
if they say to kill yourself, then you will try it
all the makeup in the world won't make you less insecure
you got weights in your pockets when you go to the doctor's
[...]

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«Siamo nella merda, non è così?» Taehyung tirò quelle parole fuori dalla bocca a fatica sorridendo amaramente, le gambe a malapena gli reggevano il corpo; si sentiva travolto dalla spossatezza tutto all'improvviso. Aveva appoggiato la nuca sulla spalla di Jungkook e respirava affannosamente. Quel suo aver vomitato era uno degli molteplici e sgradevoli effetti collaterali della chemio, la parte che Taehyung odiava di più fra le tante.

Erano entrambi fradici ma in quel momento non sembrava importare tanto, nonostante stessero sentendo molto il freddo.

Jungkook si allontanò dal suo corpo per potersi abbassare piano piano strisciando con la schiena attaccata al muro di quel vecchio palazzo. «Io sì, tu ancora no. Non più... per ora.» il corvino guardava solo in basso mentre percepiva gli occhi inumidirsi come se si fosse esposto alla pioggia che gli cadeva violenta davanti con le palpebre spalancate.

Il rosso parve allarmarsi: «Cosa intendi dire con questo, Jungkook?»

«Intendo dire che tu hai già avuto la tua punizione: quel mercoledì. Che stupido che sono: avrei potuto capirlo molto prima...» il maggiore ragionava ad alta voce, confondendo Taehyung, che si abbassò cadendo malamente con le ginocchia nude sul pavimento per mettersi alla sua stessa altezza. «Potresti essere più specifico? Non ti seguo.» parlò con cautela, poggiando una mano sulla sua spalla con timore di essere rifiutato.

«Tu hai avuto la tua punizione quel mercoledì, inflitta da Derek, ma mandata da lui. Ne sono sicuro. Ecco perché Derek non ha avuto problemi con la legge, perché non ci sono stati interrogatori o tribunali. Ha coperto tutto lui, come sempre. Io e te non dovremmo essere amici, Taehyung... ora gli manco solo io.» una lacrima solcò il viso pallido di Jungkook, uscente da quei occhi sgranati per la paura. Si mordeva le labbra con fare nervoso, come se le stesse masticando.

Suo padre li aveva visti. Eccome se li aveva visti.

Taehyung si tirò indietro riflettendo; «Quindi è stato tuo padre...» constatò sottovoce mentre ancora realizzava tutto quello detto da lui.

Jungkook si mise in piedi di scatto dopo aver udito quelle parole, sentendosi colpito; «Lui non è mio padre.» affermò con tono che non ammetteva repliche, facendo sussultare Taehyung, che di certo non si aspettava quel repentino cambio d'umore. Nel momento in cui il maggiore chiuse gli occhi e deglutì a vuoto mormorando delle scuse, il rosso decise di alzarsi e abbracciarlo. Si era sempre sentito un po' a disagio nei contesti in cui si ritrovava a dover consolare o confortare: non faceva decisamente per lui, temeva sempre di dire qualcosa di sbagliato, perciò il contatto fisico era una specie di Jolly per lui. Peccato che non venne ricambiato. Questo lo mandò in tilt, tanto che cominciò a dire cose che non era solito dire e che non era neanche sicuro di pensare: «Non ti preoccupare, lo risolveremo, noi-»

𝐈 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐢𝐦𝐦𝐨𝐫𝐭𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐊𝐢𝐦 𝐓𝐚𝐞𝐡𝐲𝐮𝐧𝐠حيث تعيش القصص. اكتشف الآن