~The band is back~

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*Storia ambientata alla fine dell'ultimo episodio*

Quella mattina suonò il campanello e Julie corse ad aprire la porta. Vide Nick che le porse subito un mazzo di fiori rosa, con una velocità tale da destabilizzarla per la sorpresa.
"G-grazie" esclamò lei confusa.
Il biondo la fissò, in un modo che non sarebbe riuscita a comprendere mai fino in fondo.
"Di nulla, volevo solo congratularmi per il concerto di ieri sera, siete andati alla grande! Mi chiedevo se ti andasse di uscire sta sera, in amicizia naturalmente" concluse mettendo avanti le mani.
Julie ci pensò un attimo ed annuì, dopodiché il ragazzo scomparve, lasciandola lì con i fiori in mano, mentre provava ad elaborare quello che era appena successo.
La mora scosse la testa e si incamminò verso il garage. 

"Hey Julie!" esclamarono i fantasmi.
"Ciao ragazzi, come state?" chiese la ragazza mentre si stava dirigendo verso un vaso vuoto per sistemare i fiori.
"Mai stati meglio!" disse Alex allegro.
"Che bei fiori Julie! Dove li hai presi?" chiese Reggie, con gli occhi lucidi di pura curiosità.
"Me li ha portati Nick, prima è venuto per congratularsi per ieri sera... Comunque ragazzi dobbiamo parlare di quello che è successo" la ragazza si girò a guardarli con una faccia seria - che fece sorridere Luke - "come è possibile che io riesca a toccarvi?"
"Non lo so, Julie, però ci deve essere una spiegazione" esclamò Alex, toccando si il mento con un dito con fare pensieroso.
"E se fossimo trapassati?" tutti guardarono Luke  con aria sorpresa "So che può sembrare assurdo... ma pensateci: abbiamo emanato una sorta di luce 'angelica' quando i timbri di Caleb si sono distrutti."
"Questa potrebbe essere una spiegazione Luke, ma mi sembra impossibile, perché allora non siamo in paradiso?" ribadì Reggie.
"Forse non dovete andare in paradiso dopo che siete trapassati, o comunque sia non sie-" iniziò Julie, ma venne interrotta dal suo telefono squillante che segnava il nome di Flynn.
Dopo aver parlato con lei per qualche minuto si rivolse ai suoi amici:"Ragazzi devo andare ora, a dopo!".

La sua migliore amica l'attendeva davanti alla porta. "Hey!" esclamò raggiante correndole incontro.
"Hey" rispose Julie, e dopo essersi abbracciate entrarono e si diressero verso la camera di quest'ultima, dove le raccontò quello che era successo la notte passata.

"COSA?!" esclamò Flynn "Come è possibile che tu possa toccarli? Sono dei fantasmi!"
"Non lo so," rispose Julie "ne stavamo discutendo pri-"
"Aspetta!" La interruppe Flynn con uno sguardo ammiccante "Dimmi un po'... come sono i pettorali di Luke? Avanti non dirmi che ti sei lasciata sfuggire così la tua occasione!"
La ragazza diventò di un colore più rosso delle fragole -se fosse stato possibile- mentre provava inutilmente a formulare una frase.
"I-io... Non ho... Comunque, cambiamo discorso"
Flynn fece un piccolo broncio ma la invogliò a continuare il suo discorso.
"Nick è venuto qui e mi ha chiesto di uscire questa sera in amicizia e... ho accettato"
"Brava la mia ragazza! Scommetto che ha una cotta per te! Non vedi come ti guarda?"
Julie le diete un colpetto sulla spalla in modo ironico mentre arrossiva quasi più di prima.
"Che ne dici se andiamo a fare shopping? Così avrai qualcosa di nuovo da metterti." esclamò ancora Flynn.
Julie annuì e si diressero verso il centro commerciale.

Intanto nel garage i ragazzi continuavano a pensare a quello che era accaduto la notte precedente...
"Forse anche Julie ora è un fantasma!" esclamò Reggie.
"Davvero Reggie?" ribattè subito dopo Alex tirandogli una gomitata amichevole nello stomaco "Tu cosa ne pensi Luke?"
Il ragazzo si girò di scatto. Stava guardando i fiori portati da Julie, con una sorta di disprezzo che non riusciva a spiegarsi. "Scusate ero distratto, di cosa stavate parlando?"
"Del fatto che ora Julie può toccarci!" rispose con aria seccata Alex.
I tre fantasmi continuarono a parlare fino a tardi, prorompendo nelle ipotesi più assurde: dagli extraterrestri ai colpi di fortuna.
Julie nel mentre era tornata a casa e si stava preparando per uscire quando d'un tratto venne interrotta da una mano che passò attraverso la porta e bussò.

Continuo Julie and the PhantomsWhere stories live. Discover now