Nifty, il demone bambino

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Angel andò in camera sua e io rimasi con quelle due ragazze che non facevano altro che preoccuparsi per gli altri e bisticciare, Angel non è l'unico ad avere dei problemi, anche quelle due ce li hanno dato che si preoccupano sempre per gli altri e mai per se stesse, mica è una cosa normale questa. Quando ero piccola vissi in povertà insieme ai miei genitori per anni, il crollo della borsa del 1929 gli fece impoverire, Le banche avevano ritirato improvvisamente dal mercato diciottomila milioni di dollari, cancellando le aperture di credito e chiedendone la restituzione, mio padre era un imprenditore ma andò in fallimento e finì per andare a lavorare come spazzino per le strade del paese, la mamma invece era una lavandaia ma il suo reddito diminuí a causa della crisi, dall'età di 6 anni sapevo già cucire, cucinare e lavare, la mamma mi insegnò dicendomi che queste erano le cose che mi avrebbero trasformata in una signora e in una brava moglie, e era quello che volevo essere. All'età di 20 anni fui data in sposa a un uomo di 32 con cui feci sesso il giorno prima all'osteria vicino a casa, volevo sapere cosa si provasse ma non pensavo che mi sarebbe uscito sangue, i miei genitori se ne accorsero dalla macchia sul mio vestito bianco. Credevano fossi incinta e non volevano farmi perdere l'onore. Mi sono sposata con lui anche se non volevo, non lo amavo, mi aveva persuasa ma io non provavo nessun tipo di affetto verso di lui, e poi era molto più grande di me. Provai a essere una brava moglie ma nonostante lui fosse un uomo gentile e onesto io non lo amavo, di conseguenza non mi sentivo appagata e felice, così iniziai ad andare con molti uomini, ogni volta che lui non era in casa. Volevo riempire il vuoto dentro di me, ma un giorno mio marito scoprí tutto trovando degli indumenti altrui sotto le coperte, avevo ordinato e rifatto il letto e non mi ero accorta di quegli indumenti, mio marito avanzò verso di me chiedendomi spiegazioni, e io indietriggiai dicendogli scuse stupide del tipo "non è come sembra, quello è mio lo giuro" ma era palese che quell'indumento non potesse essere mio, senza accorgermene indietriggiai fino ad andare fuori dal balcone. "Non è colpa tua...mi dispiace per quello che ti ho fatto ma lo rifarei" dissi arrossendo, lui stava piangendo e era rosso di rabbia "io ti ho dato tutto: una casa, dei vestiti e un letto. E tu mi ripaghi così? Sei una pessima moglie" gridò. Il cuore mi batteva forte, in tutta la mia vita non ho realizzato niente di utile per me e ora sarei stata accusata di adulterio e la gente avreppe potuto anche lapidarmi viva, indietriggiai, ancora spaventata da tale pensiero e caddi all'indietro dal balcone spaccandomi il cranio. L'ultima cosa che vidi fu mio marito che sporgendosi dal balcone chiamava il mio nome. Quando arrivai all'inferno mi vidi diversa, ero una bambina, o meglio, il mio corpo era quello di una bambina, ora non posso veramente più fare adulterio.
Angel e io siamo simili infondo infondo molto infondo ma anche diversi. Beh la cosa che abbiamo in comune è che ci siamo fatti molte persone (beh e lui demoni).

Angel, il demone che parla ai maialiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora