Un posto pericoloso (parte 2) -Cherri

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Incominciai a sentire una dolce melodia dall'alto, era allegra e il suo suono rimbombava a causa dell'eco, ero abbastanza sicura fosse un armonica a bocca lo strumento della melodia, era come una di quelle musiche che si suonano ai bar di montagna quando si fa' festa. "Angel sei stanco?" Chiesi mentre stavamo camminando. "Beh no, stranamente ho ancora più voglia di camminare" rispose mentre aumentava il passo. "È per via della musica vero?" Chiesi anche io accelerando il passo. "Certo, voglio vedere chi è che la suona, è così bella che non può essere nulla di malvagio, voglio scoprire di cosa si tratta" rispose con determinazione. Ero d'accordo. Anche io volevo scoprirlo però ero dubbiosa: in queste montagne vivono demoni pazzi e emarginati dalla società, non è detto che la musica non possa essere qualcosa di cattivo. Continuammo a camminare e iniziammo anche noi a canticchiare il motivo di quella musica allegri. Ci tenemmo per mano tutto il tempo e iniziammo pure a ballare insieme andando avanti comunque per il sentiero, girai su me stessa in punta di piedi per poi cadere goffamente tra le braccia di Angel per il capogiro, ridemmo entrambi. Ci prendevamo le mani e girevamo in tondo avanzando per il sentiero, i pensieri andavano via e ci divertiamo tantissimo. A un certo punto notai che la musica si sentiva più forte e lo feci presente a Angel che stava ancora ridendo. "Saliamo sopra quella lastra rocciosa!" Disse Angel indicando col dito una pietra enorme e io annui emozionata. Salimmo insieme e la musica era li' che veniva suonata ma la scena che ci fu riservata era tutt'altro che allegra: un Angelo della morte suonava mentre dei demoni terrificanti con testa umana e corpo di animale mangiavano organi da dei corpi in putrefazione, appena finito un corpo i demoni si assalivano tra di loro iniziando a mangiarsi ancora prima di uccidersi, sgranai il mio unico occhio e tutta l'emozione e la voglia di avventura si tramutarono in terrore. "È tipo la giornata del ringraziamento in stile cannibale" pensai. Riconobbi uno zaino e una torcia, strumenti da scalata. Qualche altro avventuriero è stato qui ed è stato massacrato e torturato. Iniziai a tremare cercando di trattenere il respiro, mi tappai la bocca per non gridare dall'orrore e guardai Angel, aveva spasmi muscolari per tutto il corpo e fissava la scena con pupille dilatate, aveva paura anche lui. Nessuno di noi due osava dire una parola per paura di farci scoprire, incominciammo a indietriggiare piano ma Angel fece accidentalmente scivolare del ghiaino sotto il suo piede, ci guardammo terrorizzati a morte. "C'è qualcunaltro che vuole essere smembrato qui?" Disse l'angelo della morte con una voce profonda e aliena. Sentii dei passi correre verso di noi, cercai di trattenere il panico ma non ci riuscii e mi inginocchiai per terra tenendomi il petto con le mani e respirando forte come a voler riprendere fiato, ormai non ne avevo più. Angel mi prese velocemente sottobraccio e saltò indietro.

Angel, il demone che parla ai maialiWhere stories live. Discover now