un posto pericoloso (parte 3) -Cherri

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I mostri avanzavano verso di noi sulle quattro zampe, tranne l'angelo della morte che fluttuava. "Andiamo alle cave!" Ordinò Angel e mettendomi giù iniziammo a correre verso il sentiero laterale della montagna. Uno dei demoni che ci inseguiva aveva ancora un pezzo di budella che li penzolava giù dalla bocca che era spalancata e bavosa, i denti appuntiti come delle lame; mi vennero i brividi. "Lasciateci stare, abbiamo un pessimo gusto!" Gridò Angel correndo a tutta velocità, io ero più lenta e ero qualche metro più indietro, ogni tanto mi guardavo indietro. "Invece mi sembrate proprio gustosi, vi riserverò una seconda morte lenta e dolorosa, sparirete una volta per tutte soffrendo come cani." Rise l'angelo. "Ora capisco perché i cittadini hanno paura di questi demoni, non pensavo fossero peggio degli altri o così potenti e invece...sono stata stupida a voler andare in un posto così" pensai. I nemici stavano guadagnando terreno e Angel si stava a sua insaputa allontanando tanto da me, eravamo arrivati alle cave, Angel entrò in una di esse ma io caddi prima di  riuscire a passare, mi voltai verso i nemici spaventata, iniziai a sudare freddo, "aspettate" dissi, "potrei, diventare dei vostri se volete...senza essere sbranata... Per favore fermatevi, se proprio dovete eliminarmi almeno lasciate andare il mio compagno" dissi tutto in un fiato, iniziarono a avvicinarsi lentamente, il maledetto Angelo della morte rideva. "Mi chiamo Livio e non risparmio chi invade il mio territorio, se sei venuta in questo posto infondo desideravi morire, ammettilo. Io posso accontentarti. Non sono poi così cattivo, anzi sono un vero angelo: ti libero dal dolore eterno dell'inferno, farò sparire te e con te tutti i tuoi peccati mortali. È una buona azione, non sono io il cattivo alla fine, sei sempre tu" raggelai, dovevo fare qualcosa. "Occupatevi di lei, io entrò a cercare l'altro." Disse Livio entrando nella profonda cava buia. I suoi scagnozzi tentarono di balzarmi addosso ma lanciai una bomba fumogena rotolando distante da loro prendendo le distanze. Li sentivo avanzare verso di me e così presi un coltellino dalla tasca e tentai di colpirli ma uno mi morse un polpaccio, lanciai un grido di dolore calciandolo via con l'altro piede, la gamba era tutta sanguinante. Mi accucciai su una pietra nascondendoci qualcosa sotto, i demoni si lanciarono nuovamente verso di me tentando di colpirmi con gli artigli affilati ma saltammo tutti in aria, io volavo sulla pietra e saltai ancora in aria aggrappandomi a un ramo di albero restando appesa come un salame, gli scagnozzi dell'angelo erano esplosi. Vidi Angel davanti a me intento a spingere una grossa pietra, "ma non era nella cava?" Pensai. "Aiutami svelta!" disse spingendo con tutte le sue forze. Mi feci dondolare sul ramo per poi lanciarmi e atterrare in piedi. Aiutai Angel a spingere il masso che chiuse il buco della cava con l'angelo della morte dentro. "Ho scavato un buco per uscire e l'ho ricoperto, scappiamo prima che esca anche lui" mi ordinò Angel, così con grossi balzi tornammo in città pieni di botte ma contenti di essere sopravvissuti.

Angel, il demone che parla ai maialiWhere stories live. Discover now