Salvati tu (capitolo finale) -Charlie

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L'allarme anti Angeli della morte suonò, si creò un immediato scompiglio nella cittadina. Ogni demone smise di fare qualunque cosa stesse facendo per mettersi al riparo.
Ogni anno questi angeli detti "angeli della morte" o "angeli caduti" entravano all'inferno per massacrarne gli abitanti e il motivo era la sovrappopolazione. Uno dei motivi per cui ho creato l'hotel è anche per far si che non venga eliminato più nessuno, tutti meritano una seconda possibilità. Tutti possono cambiare perché ogni persona o demone ha fatto o pensato in vita sua qualcosa di buono. Cattivi non si nasce. All'inferno c'era una caverna sotterranea dove ci si poteva rifugiare nei casi di emergenza come questo. Summer si mise a strillare istericamente, Vaggie era scossa e era intenta a raccogliere i propri affetti personali mentre Nifty si aggrappava a Alastor che si era fatto scuro in volto. Angel si guardava furtivamente intorno e Husk era ubriaco e stordito. "Andiamo dobbiamo uscire e andare al rifugio sotterraneo, Vaggie lascia qui tutto. Non c'è tempo!" Urlai. "Si, hai ragione" disse mollando tutto a terra e avviandosi di corsa fuori dall'hotel seguita da Alastor, Nifty, Summer e Husk che correva barcollante. "Oh dio, dov'è? FAT NUGGETS?! Vieni cucciolo, FAT NUGGEEEETS" chiamava Angel.
"Angel vieni, non puoi più aspettare e come ha detto Charlie non c'è tempo" disse Summer prendendo Angel per un braccio, ma lui con uno strattone si liberò e disse "rimarrò qui fino a che non lo ritroverò, anche se mi costasse la vita." Summer fece una smorfia di disapprovazione. Io, Vaggie, Alastor, Nifty e Husk si erano già persi nella folla che correva indirizzata al rifugio. "FAT NUGGETS!" Continuava a chiamare Angel ad alta voce. "Andiamo Angel, se aspettiamo ancora non ci sarà più posto e ci prenderanno!" Angel non le dava retta e nel frattempo controllava sotto i tavoli, e si guardava continuamente in giro per vedere se il suo animaletto arrivava ma non c'era. "Angel ora basta, sono sicura che non succederà niente al tuo maialino ma se restiamo qua sarà proprio a noi che succederà qualcosa" disse la mezza gatta afferrando Angel e trascinandolo fiori dall'hotel. Gli angeli della morte stavano già colpendo a morte i demoni rimasti fuori dal sotterraneo trafiggendoli il petto con la una lancia più volte. "Ma dove sono Angel e Summer? Non sono con noi" chiesi a Vaggie guardandomi attorno, ma in quel buco si stava stretti come sardine e io e i miei amici eravamo completamente circondati e schiacciati contro altri demoni. "Saranno qui sotto tra la folla, infondo siamo in tanti qui e perdersi non è difficile" rispose Vaggie ad alta voce per farsi sentire. "Sarà sicuramente così" pensai, ma non potevo fare a meno di essere in ansia. "Angel ho paura! Moriremo, moriremo tutti!" Urlò Summer scoppiando in lacrime e piangendo sonoramente. Alcuni angeli caduti si girarono verso di loro mentre Angel cercava di calmare la ragazza che però era in uno stato ansioso e di rassegnazione. Il demone ragno la prese sottobraccio e saltò lontano seguito dagli assassini.  "Hey ma tu non sei quel coglione della montagna? Eri con una ragazza, ma non quella con cui sei ora, ma quante ne cambi?" Era la voce di Livio, l'angelo della morte che Angel aveva incontrato insieme a Cherri tempo prima. "Oh no, non ci posso credere ancora tu..." Sussurrò Angel aumentando la velocità. "Voglio mangiarti le interiora caro ragnettoo" urlò l'angelo. Angel si inorridì all'affermare di tale frase. Angel correva e saltava tra le carcasse dei demoni e tra le vie della città. Ogni tanto tra le carcasse vedevano volti conosciuti, a un certo punto si nascosero dietro a un muretto, guardarono per terra e videro Valentino, Cherri bomb e Dia pieni di sangue e a terra. Dia era morta mentre gli altri due feriti. "Cherri, che ci fai qui?! Dovevi metterti al riparo" urlò Angel in preda al panico. "Angel, non potevo andarmene senza di te...non voglio perderti...degli angeli caduti ci hanno attaccato ma Valentino è riuscito a contrastarli e-" la ragazza si interrompe incominciando a tossire sangue. "È stata colpita al ventre, non penso sopravviva, mentre Dia è morta" disse Valentino sbirciando al di là del muretto per vedere se c'erano nemici in arrivo. "Dia..." Mormorò Summer accasciandosi addosso all'amata e scoppiando in un pianto straziante. Tutti si guardavano sbalorditi. "Non c'è tempo per piangere, dobbiamo creare un piano e agire" disse Valentino deciso. "Nessuno vuole prendere ordini da te, hai il diritto di stare in silenzio." Disse Cherri. "Cherri, devo portarti via da qui, sei ferita, cosa posso fare?" Disse Angel mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime. Gli angeli della morte stavano arrivando, ne sbucò uno ma i demoni erano in un vicolo cieco. "È la fine. Cherri ti voglio tanto bene, mi dispiace per non essere riuscito a proteggerti. Summer, scusami anche tu, se non ti avessi distratta saresti andata con gli altri al riparo, è tutta colpa mia." Disse Angel lacrimando e abbracciando le sue compagne. "A me non mi abbracci? Mi dovrò accontentare della necrofilia a quanto pare." Scherzò Valentino. "Ma che carini, mi fate tanta pena che ucciderò solo uno di voi. Tanto un gruppo è come un pezzo di un puzzle: se manca un pezzo non sarà mai completo." Rise l'angelo sferrando un colpo in direzione di Angel, Summer e Cherri. Valentino parò il colpo mettendosi in mezzo tra loro e l'angelo. Angel sgranò gli occhi sorpreso. "Angel..." Disse debolmente Valentino. "Mi dispiace." Confessò prima di morire. Angel si voltò con fare confuso, si era davvero scusato? Non importava, ora l'importante era andarsene di li. L'angelo della morte come promesso se ne andò dato che aveva già ucciso una persona. "Cherri, Summer, nascondiamoci nei bidoni qua infondo" disse Angel per poi prendere in braccio Cherri e correre infondo al vicolo, sollevare lo sportello del bidone e farvi entrare le ragazze, poi entrò anche lui e rimasero lì senza fiatare. Angel non sapeva cosa provare per la morte di Valentino, molti sentimenti che aveva nel cuore si contrastavano: sollievo, tristezza e confusione. Ma una cosa era certa: era come se si fosse tolto un peso. Valentino non sapeva amare, o meglio: sapeva farlo ma nel modo sbagliato. Quante vite ha rovinato quel demone, eppure Angel per la prima volta provava compassione per lui. "Ti perdono, ma solo il tempo potrà aiutarmi a guarire le ferite" pensava Angel in quel momento. Summer era scoinvolta per la morte di Dia e continuava a piangere in silenzio con le gambe strette al petto. Fuori c'era molto rumore, Angel, Cherri e Summer restarono dentro a quel bidone per ore, non sapevano nemmeno loro quante; uscirono solo quando il rumore e le grida cessarono. Lo spettacolo lì fuori era davvero brutto, "Seppelliamoli." Disse Summer inginocchiandosi e prendendo Dia tra le braccia. "Valentino potremmo anche lasciarlo qui a marcire come merita però" disse debolmente Cherri. "No, se trattiamo chi è stato cattivo allo stesso modo di come ha trattato gli altri o peggio saremmo della sua stessa pasta, bisogna saper perdonare anche se sembra impossibile, li seppelliamo e poi ti porterò all'hotel, hai bisogno di cure perché sei ferita." disse Angel. I tre amici si allontanarono, Angel portava in spalla Valentino e in braccio Cherri, mentre Summer portava Dia. Seppellirono i cadaveri in un giardino comune mettendo delle pesanti pietre che sollevarono insieme Angel e Summer in modo che i cannibali non sarebbero andati a mangiare i corpi. Proprio all'hotel rincontrai Angel, Cherri e Summer e ci abbracciammo. "Ero così in pensiero per voi, non fatemela più sta cosa di sparire. Guardate chi ho trovato chiuso nel bagno di sopra" dissi facendo un fischio, da dietro l'angolo sbucò saltellando Fat Nuggets che appena vide Angel gli saltò addosso facendogli le feste e leccandogli tutto il volto. "Charlie, uhm...io vorrei redimermi..." Disse timidamente Cherri. Io la notai e la portai velocemente sul divano facendola distendere. "Sei la benvenuta qui, siamo felici di accoglierti" dissi sorridendo, poi andai a prendere fascie e disinfettante. Angel si avvicinò a Cherri, "ora che siamo riusciti ad arrivare qui guarirai presto e ci redimeremo insieme" disse, e Cherri annuí felice. "Che ne dite se vi cucino qualche ricetta di mia madre? Vi risolleverà subito il morale vedrete!" Esclamò Alastor. "Oh sì, ti aiuto anche iiioooohh!" Urlò Nifty andando a prendersi un grembiule per poi precipitarsi in cucina. "mi chiedo come abbia fatto tua madre e non metterti mai nemmeno un po' di
arsenico nel cibo." Brontolò Vaggie in risposta alla proposta di Alastor che sentita la frase invece di arrabbiarsi se la rise di gusto dicendo "me lo chiedo anche io a volte".
I dolori all'inferno erano tanti, ma i nostri amici erano determinati a redimersi e sono sicura quindi che c'è l'avrebbero fatta, perché nonostante tutto erano buoni e determinati.

Angel, il demone che parla ai maialiWhere stories live. Discover now