Sushi e mazzi di rose.

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📍Monte Carlo

Dopo aver assistito alla sfuriata di Charles nei confronti di Lewis, mi sono arrabbiata così tanto che mi sono chiusa nella mia stanza senza aprire a nessuno, nemmeno a Seb che non capiva cosa fosse successo quella mattina.
Ho mandato un messaggio di scuse a Lewis, mi vergogno tantissimo di averlo messo in una situazione spiacevole, anche se a dire la verità, la colpa non é assolutamente mia questa volta ma di Charles.
Non so cosa gli passi per la testa in questo momento, prima mi bacia poi sparisce, poi ricompare con la sua ragazza per dirmi le peggiori cattiverie e poi lo becco mentre fa una scenata di gelosia a Lewis che, vorrei sottolineare, é solo un buon amico e mi sta aiutando molto a superare le delusioni che mi sta dando il mio connazionale.
Ieri sera ho avvisato Mattia che non stavo bene e ho fatto il biglietto aereo per tornare a Monaco. Non gli ho detto una bugia ma una mezza verità, sono così arrabbiata e triste che mi é venuta anche qualche linea di febbre. Ho chiesto ai miei genitori se potevano passare ad accendermi il riscaldamento a casa e sono partita stamattina, dicendolo solo a Sebastian.

Charles ha provato a chiamarmi e anche a scrivermi ma io non ho voglia di sentirlo, stavolta l'ha combinata troppo grossa per essere perdonato all'istante come ho sempre fatto con lui. Oggi sarà l'ultimo giorno di test a Barcellona e poi torneranno a Maranello per prepararsi in vista della prima gara tra due settimane. Io ho preso qualche giorno di malattia, ma so che prima o poi dovrò riaffrontare la questione. Mattia di sicuro ha capito, in fondo Charles e Lewis hanno litigato all'interno del circuito e le voci corrono, spero solo che non ci siano conseguenze per me, ma mi aspetto una chiamata da parte del mio capo in questi giorni.

Sto aspettando il fattorino che mi consegni la cena, non ho nessuna voglia di cucinare e mi si sta anche alzando la febbre, forse non era solo l'arrabbiatura il motivo, devo avere preso freddo in Spagna, come sempre quando sembra che ci sia una te...

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Sto aspettando il fattorino che mi consegni la cena, non ho nessuna voglia di cucinare e mi si sta anche alzando la febbre, forse non era solo l'arrabbiatura il motivo, devo avere preso freddo in Spagna, come sempre quando sembra che ci sia una temperatura mite é il momento in cui ci si ammala.
Ho ordinato il sushi dal mio ristorante preferito, sono 2 anni che non lo mangio e non vedo l'ora che arrivi.
Poco dopo suona il citofono e vedo che finalmente é arrivato il mio ordine, dico al fattorino di lasciare sul pianerottolo la borsina con gli ordini, non vorrei fare ammalare il "porta felicità" come lo chiama Charles.

Mentre sto mangiando i miei uramaki seduta sul divano avvolta nella coperta e sto notando che ne ho ordinato troppo perché ho sempre avuto il vizio di prenderne per un esercito, sento suonare di nuovo il citofono. Presumo sia mia mamma che viene a controllare come sto visto che le avevo appena detto che mi era salita la febbre e lei, da brava ipocondriaca, si é subito preoccupata. Apro il portoncino del palazzo con l'app del cellulare senza alzarmi dal divano, da brava pigra come sono, e aspetto la mia salvatrice con le medicine.
Sento bussare alla mia porta di ingresso, forse mia mamma ha lasciato le chiavi a casa considerando la sua sbadataggine. Mi alzo controvoglia dal mio comodo giaciglio.
"Mamma, te lo dico sempre di mettere le mie chiavi attaccate a quelle della macchina" le dico prima di aprire la porta. Appena apro però chi mi trovo davanti non é la mia bella mamma, ma un monegasco stupido dagli occhi verdi.
"Cosa vuoi? aspetto mia madre quindi se non ti dispiace..." ma mentre chiudo lui è veloce ad infilare il piede tra la porta e lo stipite.
"Se vuoi chiudermi fuori dovrai rompermi un piede... e dubito che tu voglia romperlo due settimane prima dell'inizio del mondiale..." mi dice Charles sorridendo per sdrammatizzare ma io non ho voglia di scherzare, sia per ciò che è successo tra noi sia perché adesso sto veramente male.

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