Mi sei mancata.

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Lunedì 11 febbraio 2019

Sono nella mia stanza a casa di Sebastian, mi sto preparando per andare a cena con Charles, di certo non mi sto vestendo come se fosse un appuntamento romantico, infatti metto semplicemente un maglione lungo che mi fa da vestito e gli stivali alti con un po' di tacco, odio il freddo e in questi giorni ce n'è veramente troppo per una persona abituata alle temperature miti di Montecarlo come me. Mi ricordo che devo mandare l'indirizzo a Charles e scorro le chat archiviate di whatsapp cercando il suo nome. Quando lo trovo noto che l'ultimo messaggio risale al 2017, quando ha vinto il campionato di Formula 2.

A Charles 🏎
Ecovillaggio Montale, Montale Rangone, Modena
Da Charles 🏎
La principessina si tratta bene 😂 arrivo tra 10 minuti

Metto le scarpe e il cappotto e scendo già in strada così, per una volta, mi faccio vedere puntuale. Appena metto la testa fuori dal portoncino di casa mi si ghiacciano letteralmente le sopracciglia. Mi maledico da sola per aver accettato di uscire e mi auguro che il principino arrivi il prima possibile. Dopo qualche minuto sento in lontananza un rombo di un'auto sportiva e, nonostante le cose tra di noi stiano andando discretamente, mi sale una leggera ansia.
Charles si ferma davanti a me e scende per aprirmi la portiera
"Grazie Charles sei gentile" gli dico con una nota di imbarazzo ma quando lui sale dal lato guidatore mi risponde
"No non é per gentilezza, solo che voi donne sbattete sempre la portiera sai com'è" lo guardo fulminandolo con gli occhi ma lui fa una risata facendo risaltare le sue fossette e io mi sciolgo, come ogni volta.

Siamo arrivati al ristorante che il mio accompagnatore ha prenotato e noto che é lo stesso da cui sono scappata l'altra volta con Seb, nonostante oggi pomeriggio avesse parlato di pizza, almeno avrò la possibilità di provarlo. Appena entriamo ci accoglie lo stesso cameriere dell'altra volta
"Signorina sono contento di rivederla, spero che questa volta ci sia qualcosa di vostro gradimento". Me lo dice gentilmente, quasi spaventato dall'idea che me ne vada ancora non sapendo che la fuga dell'altra volta era dettata proprio da colui che stasera mi sta accompagnando. Faccio uno dei miei sorrisi migliori e mi accomodo al nostro tavolo e subito il pilota mi chiede se sono già stata lì, che io liquido con "é una lunga storia" .
Quando il maitre torna per prendere le nostre ordinazioni, Charles ordina per entrambi e ringrazio solo di avere la carta di credito con me, perché stasera mi servirà.

Seduti davanti ad una bottiglia di Franciacorta e ad una crudité di crostacei e ostriche ci lasciamo andare ai racconti e alle risate fino a quando Charles mi dice
"Comunque Sophie, riprendendo il discorso di qualche settimana fa..." e lo dice con tono talmente serio da farmi paura e inizio a temere veramente il suo discorso
"Cosa Charles?" Gli chiedo e lui ricomincia, sempre con il suo tono severo
"No niente, volevo dirti che non sei tanto brava a giocare a nascondino perché ho scoperto dopo 2 giorni che avevi iniziato il tirocinio in Ferrari" e distende le labbra in una risata
"Divertente Charles davvero..." fingo di essere offesa, o forse un po' lo sono davvero, chi lo sa. E resto un po' in silenzio, imbarazzata, a mangiare le mie ostriche buonissime.

"Étoile, ti sei offesa davvero? Guarda che scherzavo"
"Lo so Charles tranquillo.." in realtà non so se chiedere come va con Giada, non l'ho ancora vista nei paraggi stranamente.
"Come va con Giada?" Dico di getto e lui, per un attimo, sembra fare una faccia stranita
"Normale..."
"Cosa vuol dire normale?"
"Eh... storia lunga. Stiamo insieme ma non stiamo insieme, non so come spiegare. Non è più come prima e non so se sono così sicuro di voler andare avanti" risponde tranquillamente, come se la cosa non lo sfiorasse nemmeno.
É brutto provare felicità per una relazione quasi alla fine? Si ok é brutto. Però anche lei non ha fatto nulla per farsi voler bene da me, e un po' mi dispiace.
"Mi dispiace Charles, ma vedrai che le cose si sistemeranno dai"
"Si Sophie ma io non so se voglio che si sistemino". Ok Sophie abbiamo detto che é brutto provare felicità smettila subito.
"Però Sof non voglio annoiarti con queste storie, tu cosa mi dici? Tra poco é San Valentino con chi festeggi?" E io per poco non mi strozzo con il vino
"Ma chi vuoi che abbia io Charles... mi sono lasciata da poco e non ho voglia di ricominciare una storia, soprattutto perché passo più tempo in ufficio che a casa. Credimi che nessun uomo sarebbe contento di avere la fidanzata che ha a che fare con macchine e uomini 12 ore al giorno"
"Beh, io si" mi risponde tranquillamente e io quasi cado dalla sedia.
"Tu non fai testo, sei un pilota ovvio che saresti contento" dico ridendo per nascondere la sorpresa provata alla sua risposta.
"Senti ci dovremmo accordare per il lavoro che ci ha affidato Mattia" mi dice Charles "potrei venire nel tuo ufficio e poi magari ci spostiamo al simulatore cosa ne pensi?" Mi chiede e io annuisco.

Finito il dolce ci avviamo alla cassa e quasi ci andiamo correndo facendo a gara per chi deve pagare ma ovviamente Charles deve fare l'uomo della situazione e vuole assolutamente pagare lui.
"Senti carino, guarda che non serve che fai l'uomo con me, sono una persona emancipata e sono in grado di pagare da sola la mia cena" dico quasi stizzita una volta saliti in macchina
"Lo so piccola stellina, ma non posso offrirti una cena? Non offenderti l'ho fatto volentieri non perché dovevo". Non rispondo e restiamo un po' in silenzio fin quando arriva quasi davanti casa di Seb e Charles ricomincia a parlare
"Allora, la mia ingegnerina ha uno stipendione per permettersi una villetta qui" dice scherzando e senza malizia e io fingo di non aver sentito le farfalle nello stomaco ad essere definita "la sua"
"Dice quello che gira su una Ferrari.. comunque non è casa mia, ma di Seb, vivo con lui mentre cerco un appartamento per me" . Charles non risponde e quando si ferma a destinazione non mi guarda, tenendo le mani sul volante
"Hello? Radio check please" gli dico ridendo, simulando un team radio, ma anche qui il pilota non risponde e resta serio "Charles il gatto ti ha mangiato la lingua? Eppure non mi sembra ce ne sia uno in..." ma mi interrompe con un tono duro "Perché vivi da Seb e non hai chiesto a me? Sophie sono il tuo migliore amico"
"Charles, io e Luca ci siamo lasciati prima che arrivassi te, e poi...."
"E poi cosa Sophie? Altre scuse?" Mi dice, sempre con questo tono severo che inizia ad infastidirmi
"Senti Furia, intanto ti calmi e non sono scuse e poi dubito che la tua Giada sia contenta, visto quanto si infastidiva se solo ti parlavo" dico in malo modo e Charles scende dalla macchina.
Mentre sto pensando che gli si sia fuso il cervello sento che mi apre la portiera e mi porge la mano
"Scusami Chérie non dovevo ingelosirmi così, peró qualsiasi cosa io ci sono, e Giada non dirà nulla perché non sono affari suoi." Gli prendo la mano ed esco dall'auto
"Grazie della serata e della cena Poulet, ci vediamo domani" ma mentre mi avvio verso la porta di casa, il pilota mi prende di nuovo per mano girandomi verso di lui, mi si avvicina e mi abbraccia stretta, come a dirmi che lui non se n'é mai andato. Restiamo così per un minuto poi si allontana lasciandomi un lunghissimo bacio sulla guancia vicino alle labbra, appoggiando la mano all'altra guancia.
"Mi sei mancata, ci vediamo domani"

Entro in casa e sento Charles che mette in moto e se ne va, da bravo gentiluomo ha aspettato che io entrassi prima di andare via. Chiudo la porta e mi trovo un Sebastian con uno sguardo malizioso
"Signorina, mi devi dire qualcosa?" Chiede
"No Seb, smettila di spiare dalla finestra, sei peggio di una pettegola." Gli dico ridendo mentre salgo per le scale di marmo bianco
"buonanotte Seb"
"Gute Nacht Liebe"
Dopo essermi svestita e sistemata mi metto a letto, sono davvero stanca, e mentre sto per chiudere gli occhi vedo l'iPhone illuminarsi:

Da Charles🏎
Sono a casa, mi sei mancata tanto.
Bonne nuit ma petite étoile⭐️🥰

A Charles🏎
Bonne nuit mon petite prince 👑♥️

E mi addormento così, finalmente felice dopo tanti mesi, quel bacio sulla guancia mi ha fatto provare emozioni mai provate prima.

Seulement rouge Where stories live. Discover now