Rosso.

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Monza! Il tempio della velocità. Il gran premio di casa.
Ci sono tutte le basi perchè sia un grandissimo weekend e stavolta non potevo perderlo in nessuna maniera. Non sono qui a lavorare ma come una tifosa qualsiasi, ed è forse ancora più bello.
Mattia mi voleva nei box ma ho preferito non stare troppo vicino a Charles, la situazione con lui è ancora in stallo e non voglio che abbia distrazioni prima della gara, anche se comunque ho il pass per accedere al paddok e sono in divisa Ferrari, tanto in mezzo a tutto questo rosso nessuno si accorgerà di me. Più che altro nessuno sa della mia esistenza, penso tra me e me ridendo da sola.

Passeggio per il parco di Monza sotto il sole che ancora scotta parecchio anche se siamo quasi a metà settembre, mi godo l'atmosfera che solo il gran premio della Formula 1 sa donare: in ogni angolo ci sono persone vestite di rosso, ai balconi delle finestre spiccano le bandiere con il cavallino rampante e si respira aria di festa. Automaticamente il mio pensiero va alla prima volta che sono stata qui a vedere una gara, ero una bambina che seguiva il suo amichetto in qualsiasi avventura volesse fare. Siamo arrivati a Monza il venerdì, seguendo quindi tutto il weekend di gara. C'erano i genitori di Charles e stranamente anche i miei, ricordo che appena arrivati nei pressi della pista io e Charles abbiamo voluto a tutti i costi comprare il cappellino e la maglietta della Ferrari in quelle bancarelle che si trovano sulla strada e, appena li abbiamo indossati, eravamo felicissimi tanto da non riuscire a smettere di saltellare da una parte all'altra. A me poi a quel tempo neanche interessavano le macchine, ma ero con lui quindi tutto andava bene!
A pensarci, non è che adesso sia poi così diverso, solo che ad accompagnarci non ci sono più certe persone e a correre adesso non sono Barrichello e Schumacher ma Charles e Seb.

Sto camminando verso l'hospitality Ferrari

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Sto camminando verso l'hospitality Ferrari. Mattia mi ha chiesto di passare urgentemente dopo queste stranissime qualifiche appena finite. Ah, è pole position per Charles, di nuovo.
Sono in ansia perchè non so cosa sia successo per farmi andare la in velocità, visto che non dovrei neanche essere qui in questo momento!
Appena arrivo i ragazzi mi dicono che il nostro capo si trova al piano superiore e che mi sta aspettando, così salgo le scale e raggiungo la stanza che solo una settimana fa ha assistito alla riconciliazione mia e di Charles.

"Mattia mi cercavi?" Chiedo con il fiatone appena lo trovo seduto su un divanetto. Lo vedo ridere di gusto, stranamente.
"Togli quella faccia da funerale Sophie, non è successo nulla!"
Mi rilasso, finalmente. Per un attimo ho temuto le peggio cose, magari un bel licenziamento in tronco per qualche motivo a me sconosciuto.
"Dai siediti" mi invita lui, indicandomi il posto accanto al suo. Faccio come mi dice mentre inizia a spiegarmi la sua proposta.
"Ci stai?" Mi chiede finito il discorso. Resto momentaneamente a pensarci, molto indecisa su cosa rispondere.
"Perchè proprio io?" Chiedo poi
"Perchè ne hai bisogno più di tutti noi, sempre se sarà fattibile" risponde, incrociando le dita.
"Ok va bene" dico poi.
Mi risponde con un cenno del capo, prima di congedarsi e scendere le scale, lasciandomi di nuovo in preda all'ansia. Non succede, ma se succede...

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