Scelte.

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La vita è tutta questione di scelte. Fin dai primi momenti di vita devi scegliere. Scegli gli amici, scegli la scuola, scegli il lavoro dei tuoi sogni e poi, a volte, ti ritrovi a scegliere se essere felice o continuare a vivere nell'infelicità.
Ovviamente per tutti la risposta è scontata: nessuno sceglie di essere triste per tutta la vita. Il problema è quando la felicità coincide con l'infelicità, come nel mio caso.
Torno a fare quella cosa che ho sognato tutta la vita pur sapendo di avere attorno persone che mi rendono triste o rinuncio a tutto?

Ma la vita è fatta di scelte, come ho già detto. E io la mia scelta l'ho fatta nell'esatto momento in cui ho scelto la mia carriera universitaria. Ho deciso che nessuna persona può essere così importante da rovinare la mia felicità con i propri errori, anche se la persona in questione sono io o il mio... beh, Charles.
Ho scelto, qualche mese fa, di soccombere sotto il peso delle mie emozioni ma ho anche scelto di rinascere, e la mia rinascita comincia da qui, da un appartamento che affaccia sul porto di Monte Carlo.

La telefonata con Mattia di qualche settimana fa mi ha portata direttamente a Maranello nel suo ufficio per riavviare il mio contratto, ma di comune accordo abbiamo deciso che per me non è ancora il momento di tornare "sul campo". Lavorerò da casa, rispondendo alle richieste dell'ufficio ricerca e sviluppo Ferrari. Cominceremo già a lavorare sulla vettura del prossimo anno, dando però priorità agli aggiornamenti per la stagione in corso. Per ora va bene così.

I nostri piloti hanno affrontato le gare di Silverstone, Germania e Ungheria, portando quasi sempre a casa dei bei risultati, se tralasciamo il DNF di Charles ad Hockenheim dove invece Seb, partendo dall'ultimo posto sulla griglia, è riuscito a risalire fino alla seconda posizione.
Adesso ci aspetta un mese di pausa estiva, prima del GP del belgio, pista che adoro oltretutto. I ragazzi sono già in vacanza mentre noi ingegneri abbiamo ancora almeno una settimana di lavoro prima di poter riposare. Non che io ne abbia bisogno, dopo i miei tre mesi di totale assenza.
Uso il mio tempo libero per riallacciare i rapporti con le persone che ho allontanato: sono stata da Eva a scusarmi, ho parlato molto con Mattia, ho ospitato Seb a casa mia qualche volta e ho anche rivisto Lewis in un bar a cui ho spiegato il motivo della mia assenza.
Charles l'ho sentito qualche volta per messaggio dopo le gare ma nulla di troppo eccessivo, vorrei davvero recuperare il tempo che ho perso con lui ma nessuno dei due è pronto a questo, o forse è solo paura...

Charles l'ho sentito qualche volta per messaggio dopo le gare ma nulla di troppo eccessivo, vorrei davvero recuperare il tempo che ho perso con lui ma nessuno dei due è pronto a questo, o forse è solo paura

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Le vacanze sono letteralmente volate, siamo già a fine agosto e questo significa che è race week. Ho passato due settimane nelle spiagge del principato, godendomi il sole e il caldo restando ben lontana dai locali e dall'alcool. Ora mi sento carica davvero, e pronta più che mai a ripartire.
Sto partecipando a un briefing in videocall con la squadra che è già in Belgio. Abbiamo qualche problema nelle curve veloci, che ci fanno perdere sempre qualche centesimo rispetto agli altri, e in Belgio sono parecchie. Sto ascoltando attentamente le ipotesi dei miei colleghi, mentre le rotelle del mio cervello lavorano ad una soluzione. Ad un tratto ecco l'illuminazione:
"Potremmo modificare l'ala posteriore, cambiando i punti di ancoraggio. Se noi lasciamo libere le estremità di destra e di sinistra, l'ala fletterà dandoci più o meno carico in curva"
I ragazzi sembrano d'accordo, resta solo il problema regolamento e, cosa ancor più fondamentale, non sappiamo se ci sia il tempo materiale per realizzare l'idea.
"Dovrebbe funzionare ma dubito che il regolamento lo permetta." Mattia frena subito il nostro entusiasmo, ma ci penso io a riaccenderlo.
"Beh, vedo che sulle norme niente vieta di cambiare i punti di appoggio. Una persona poco tempo fa mi ha detto che bisogna sfruttare tutte le carenze di regolamento.."
Mattia annuisce con un sorrisino sarcastico: sa bene che mi riferisco a Lewis e che in Mercedes sono degli assi a fare ciò.
Concludiamo la riunione che ormai è tarda sera, chiudo il pc e assonnata mi corico, prendendo sonno quasi subito.

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