Capitolo 7

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POV Niall
Il telefono squillò un paio di volte prima che Liam si decidesse a rispondere
"Nialler" rispose allegro
"Ehi, Liam. Scusa se ti disturbo, ho bisogno di parlare con te. Possiamo vederci?" Chiesi con voce atona, lui dovette notarlo, perché rispose in modo preoccupato
"Certo. Vuoi che venga io da te?"
"No. Vengo io. Fra 10 minuti arrivo"
"Ok. Ti aspetto"
Staccammo la chiamata e io mi fermai un secondo a pensare, la mia mente però era troppo incasinata per riuscire a fare dei pensieri quanto meno coerenti.
Raggiunsi casa di Liam e bussai alla sua porta con forza, appena mi aprì si rese conto che qualcosa non andava.
"Che succede?" Chiese preoccupato
"Aurora" dissi stendendomi sul suo grande divano
"Che avete fatto stavolta?"
"Se n'è andata"
"Come?"
"Torna in Italia per un po' di giorni, e mi ha detto che appena torna non dobbiamo vederci più"
"Ma perché?" Chiese non riuscendo a capire
"Dice che non saremo mai felici, che io e lei ci diamo la scossa. Che vuole vedermi felice, e che si fa da parte"
Lui non rispose
"Liam, che faccio? Io sento di amarla, ma allo stesso tempo so che ha ragione, io e lei siamo un gran casino" dissi mettendomi la testa fra le mani
"Niall, penso che dovresti vedere come va la tua vita senza lei"
"Cosa? Io non penso proprio di poter fare a meno di lei" Chiesi sconvolto
"Prova! Lei ora va in Italia no? In questi giorni vedi che succede. Se capirai che non ci riesci a stare senza lei, allora riprenditela"
"Si, forse hai ragione"
"Riflettici su"
Mi stesi maggiormente sul grande divano e sospirai.
Sapevo che rifletterci un po' era la cosa giusta, dovevo capire definitivamente quello che dovevo fare.

Tre giorni dopo
POV Aurora
Ero sul volo diretta a casa, potevo sentire il mio cuore battere nervosamente, non volevo andare via da Londra, ne tanto meno da Niall, non era stata un scelta semplice ma era la più giusta, o quando meno la più ragionevole.
Mi mancava un sacco e a volte mi maledicevo per quella scelta, ma poi mi ripetevo che era giusto così, e allora ci pensavo un po' meno.
In quei giorni avevo pianto un po', e io non avevo mai pianto così spesso in vita mia.
Guardai giù dall'aereo e sorrisi leggermente, ero arrivata a casa.

Dieci giorni dopo
POV Aurora
Ero sul set del mio nuovo film, avevamo
iniziato 4 giorni prima, ovvero dopo il mio ritorno dall'Italia. Niall non l'avevo più sentito, lui sembrava si stesse frequentando ancora con Amy, ero felice per lui ma non lo ero per me. A che costo avevo preso quella decisione? A un costo elevatissimo.
Non riuscivo a trascorrere una sola giornata senza pensare al biondino, era in tutte le cose che facevo o dicevo. Tentavo di ricordare il mio copione ma continuavo a sbagliare, la mia mente era sempre altrove.
"Aurora stai sbagliando ancora" disse il regista nervoso
"Scusami Josh"
Lui si intenerì e mi sorrise
"Prenditi una pausa" disse
Lo ringraziai e mi allontanai.
Stavo cercando di rilassarmi quando una chiamata interruppe i miei piani, era Harry.
"Ehi Styles" risposi sorridendo
"Niall ha avuto un'incidente, siamo tutti all'ospedale!"
"Arrivo" dissi staccando subito e correndo, urlai che era un'urgenza e corsi in auto.
Le strade di Londra sembravano volermi prendere in giro, c'era un blocco ad ogni metro e la mia ansia saliva. Mi resi conto che stavo piangendo e non avevo bisogno di cercare di capire il perché.
Appena arrivai in ospedale vidi una marea di fotografi, non lo avrebbero mai lasciato in pace.
"Niall Horan" dissi all'infermiera
"Secondo piano, stanza 301"
La ringraziai e corsi al secondo piano, sentii parlare il biondino, e sospirai, stava bene. Mi avvicinai un po', e notai che erano tutti dentro la sua stanza. Non so perché ma non riuscii ad entrare, non avevo il coraggio di guardare quegli occhi azzurri così belli, volevo ma non ce la facevo.
Così mi allontanai un po', mi sedetti in disparte, in modo che nessuno, uscendo, poteva notarmi. Vidi un sacco di persone entrare e uscire dalla sua stanza, mentre io restavo ferma, come bloccata.
Dopo cinque ore qualcuno mi notò, ero rimasta li cinque ore, preoccupata di come stesse il biondo ma senza la forza di controllare io stessa.
"Aurora! Pensavo non venissi più" mi disse arrabbiato
"Ciao Harry"
"Non entri nemmeno? Ma come fai? Ti ho avvisata un sacco di tempo fa e tu arrivi solo ora e in più non entri a salutarlo"
"Sono qui da cinque ore" dissi abbassando lo sguardo, lui si intenerì e si sedette accanto a me
"Davvero?"
"Si"
"E che fai qui?"
"Non riesco ad entrare"
"Vuoi che ti accompagno?"
Non potevo stare lì tutto il giorno, dovevo entrare prima o poi.
"Provo da sola"
Mi alzai e raggiunsi la stanza 301, non c'era più nessuno dentro, lui era disteso sul letto e aveva il telefono in mano, sorrisi pensando che anche in quelle condizioni era bellissimo. Aveva un cerotto sulla fronte e qualche graffio, ma nulla di grave.
"Aurora" disse vendendomi, mi sorrise leggermente e la stessa cosa feci io
"Non sei mai stato bravo a guidare" Risi io
"Questo non è vero" disse fingendosi offeso
Mi avvicinai a lui e riuscii a vedere quel sorriso che tanto amavo.
"Pensavo non saresti venuta"
"Sono stata qui fuori"
"Da quanto?"
"Da un bel po', non riuscivo ad entrare"
"Perché?"
"Non siamo qui per parlare di me" sorrisi io, e lui fece lo stesso
"Come stai?"
"Un po' dolorante, una macchina mi ha preso in pieno"
"Ero preoccupata. Sono felice di vederti in buone condizioni"
"E io sono felice che tu sia qui"
Restammo un pò in silenzio e io poi non resistetti più, dovevo chiedere di lei.
"Amy?"
Lui sorrise nervosamente
"Solo una delle tante che amano la mia fama. È sempre la stessa storia, solo con te era diverso" disse guardandomi, io maledissi Amy e me per averlo lasciato nelle sue mani.
"Mi dispiace"
"Ma ora tu sei qui no?"
Ero seduta vicino a lui e mi strinse la mano, io sorrisi a quel contatto che tanto mi era mancato
"Si, sono qui"
Continuammo a parlare e scherzare tutto il tempo, mi era mancato tutto questo, mi era mancato lui e la sua risata contagiosa, amavo tutto ciò che gli riguardava, ogni cosa. Poi crollammo in un sonno distruttivo, non appena mi svegliai ero poggiata con la testa sul letto, e tenevo stretta la sua mano. Lui era riuscito ad addormentarsi e io sorrisi. Mi alzai piano e lo guardai, era la creatura più bella del mondo, baciai le sue labbra delicatamente , per non svegliarlo
"Ti amo, Niall Horan" dissi in un sussurro

POV Niall
Pensava stessi dormendo e invece l'avevo sentito, avevo sentito quelle due paroline uscire dalle sue bellissime labbra. Volevo alzarmi e baciarla, dille che anch'io l'amavo, ma non sarebbe stato giusto da parte mia farle sapere che avevo sentito tutto. Me l'aveva detto perché sapeva che non avrei sentito. Le cose dovevano cambiare, e io ero disposto a sistemare ogni cosa.

POV Aurora
Ero con Rob, il mio migliore amico, stavamo andando a casa di un amico comunque, Jack, aveva organizzato una piccola festa per il suo compleanno. Ci sarebbe stato anche Niall e tutti gli altri ragazzi. Ero nervosa all'idea di stare ancora con Niall, dopo quel giorno all'ospedale ci eravamo sentiti più o meno ogni giorno, ma non avevamo avuto la possibilità di vederci perché lui era in giro con la band. Cosa aveva significato tutto ciò che c'eravamo detti all'ospedale, quando gli avevo detto quel "si, sono qui".
Quando arrivammo erano già tutti li, salutai Jack e gli feci gli auguri di compleanno, poi mi diressi verso il prato sul retro. Faceva fresco ma io sentivo che solo fuori potevo finalmente rilassarmi. Mi sedetti sul dondolo e iniziai a dondolarmi piano, chiusi gli occhi e respirai profondamente.
"Ehi" sentii dire dietro me, era la voce di Niall e io sorrisi spontaneamente.
Mi alzai e mi avvicinai, lo abbracciai, mi era mancato e non avevo resistito.
"Come stai?" Chiesi io
"Aurora sto bene, non chiedermelo 100
volte al giorno" rise lui, io Risi insieme a lui e ci sedemmo sul dondolo.
"Allora, chi è questo Rob?" Chiese lui
"Sei geloso?" Sorrisi io
"Dimmelo tu, dovrei?"
Era una domanda strana, però io ne avevo capito il senso.
"È il mio migliore amico, ed è gay"
Lui rise
"Bene" sorrise lui
Restammo in silenzio per un po', nessuno dei due sapeva cosa dire ed io iniziavo a sentirmi a disagio.
"Ritorno dentro" dissi alzandomi
"No, aspetta!" Disse lui, mi voltai verso il biondo e lui era li che cercava di dirmi qualcosa
"Non ti lascio andare più Aurora" disse avvicinandosi a me
"Niall.."
"No! Fammi parlare. Te ne sei andata perché volevi che fossi felice, ma non lo sono, senza te non posso essere felice. E lo so, lo so che siamo un casino, che ci diamo la scossa, e che siamo due frane, ma a me non importa. A me non importa perché se ho te posso stare in questo casino per la mia intera esistenza! E impareremo a stare insieme, giorno per giorno, probabilmente litigheremo, e ci scanneremo ma non importa perché ogni volta che ti manderò a quel paese io verrò a riprenderti subito dopo. E non voglio continuare a stare senza di te, mai più. Ora ho il coraggio di dirti che ti amo, dannazione Aurora io ti amo da impazzire! Sei entrata nella mia vita in modo assurdo, ci eravamo promessi che tra noi doveva esserci solo sesso, ma sappiamo entrambi che tra noi non c'è mai stato solo sesso! Amo ogni cosa di te, mi piace il modo in cui riesci a convincermi di qualunque cosa, amo il modo in cui ridi, la tua sfacciataggine e la tua malizia, mi piace che la mattina mi preparavi spesso le crêpes, mi piace il modo in cui canti sotto la doccia e il modo in cui mi stringi a te ogni volta che semplicemente cedi ai tuoi sentimenti, come poco fa, quando mi hai abbracciato. E non voglio più perdermi un secondo della mia vita con te. Prima mi chiedevo quando sarebbe arrivata la mia persona, dicevo che aspettavo soltanto che lei mi si presentasse davanti, bene ora tu sei qui, davanti a me, e io non mi lascio più scappare la felicità. Perciò, ti amo Aurora, non ho mai amato nessuno più di così, e non so se riproverò mai tutto questo. Perciò, che ne dici di fare la cazzata più bella della nostra vita e provare?"
Io non dissi nulla, mi avvicinai e lo baciai, mi beai di quel bacio che tanto mi era mancato, del suo corpo attaccato al mio, delle nostre mani che combaciano perfettamente, delle sue mani sui miei fianchi e del suo meraviglioso e unico profumo. Le nostre lingue si muovevano esperte, come se ci conoscessimo a memoria.
"Ti amo" dissi staccandomi da lui e poggiando la mia fonte sulla sua.

POV Niall
E finalmente me l'aveva ridetto, anche se non poteva mai essere eguagliato a quel "ti amo Niall Horan" sussurrato in ospedale, un ricordo che avrei sempre tenuto per me.
Mi era mancata come mai nulla prima di allora, e finalmente sentii di trovarmi al posto giusto con la persona giusta.

We never go out of style (Niall Horan)Where stories live. Discover now