Capitolo 11

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POV Aurora
"Niall io vado" dissi urlando dalla porta d'ingresso. Lo vidi scendere di corsa, era vestito bene e indossava il giubbotto tenendo le chiavi dell'auto in mano.
"Dove vai di bello? Mi hai detto che non lavori oggi" Chiesi io
"Ti accompagno io" disse con tono quasi autoritario
"Cosa? Perché?" Chiesi non riuscendo a capire bene, anche se una mezza idea sul perché ce l'avevo.
"Perché c'è un maniaco che ti perseguita e perché non siamo andati ancora alla polizia a denunciarlo, e dopo le registrazioni ci andremo!" Uscii di casa superandomi, sembrava abbastanza intransigente e decisi che l'avrei lasciato fare.
Avevo dormito male tutta la notte e penso che Niall non avesse dormito affatto.
Salimmo in macchina e lui ingranò la marcia
"Non ho bisogno di un babysitter Niall! Non mi succederà nulla" dissi cercando delle caramelle dentro la mia borsa, ma dove erano finite?
"Hai preso le mie caramelle?" Chiesi al biondo interrompendo un secondo la precedente conversazione
"Tu mi avevi preso le patatine" disse alzando le spalle
Sbuffai sonoramente e gli diedi mentalmente del neonato
"Comunque, mia cara, non ti lascio un secondo! Eh si, hai bisogno di un babysitter"
"Non capisco perché sei così nervoso!"
Era stato così per tutto il giorno e questo non aiutava il mio stato d'animo
"Me lo chiedi anche?" Disse sgarbatamente
"Niall, senti! Io sono già nel panico di mio, tu non mi aiuti affatto ok? Non mi innervosire dannazione, non rendermi ancora più paranoica di come sono!"
"Scusami se mi preoccupo per te!"
"Non.." Stavo per ribattere ma lasciai stare, non aveva senso discutere con lui quando diventava così paranoico e irrequieto, era come parlare ad un muro.
Non parlammo per il resto del tragitto verso gli studi, e non appena arrivammo scesi sbattendo lo sportello e lo sentii borbottare, sbuffai evitando di fare caso a lui e al suo atteggiamento da paranoico. Mi incamminai verso l'entrata seguita da lui, mi sentivo pedinata.
Provammo per un'ora circa e io poi avevo davvero urgenza di andare al bagno, così chiesi una pausa, sentivo il suo sguardo fisso su di me e mi voltai sbuffando
"Vuoi anche accompagnarmi al bagno a fare pipì?" Chiesi al biondo
Lui scosse la testa come spazientito
"Penso che te la caverai da sola"
Mi voltai furiosa e mi diressi verso la mia meta.
Odiavo questo senso di super protezione, ero solo spaventata e lui non mi aiutava per nulla, faceva solo salire la mia ansia.
Quando finii di provare mi portò dritta in commissariato, raccontai ogni cosa sotto lo sguardo attento di Niall, mi dissero che sapevano chi era, si chiamava Bob e non era la prima volta che faceva cose del genere. Mi dissero che l'avrebbero preso da casa sua subito e che sarebbe stato seguito da uno psicologo, in una clinica. Non mi avrebbe più dato fastidio. Sentii Niall tirare un piccolo sospiro di sollievo e la stessa cosa feci io dopo qualche secondo. Ora mi sentivo un po' più al sicuro.
Tornammo a casa e nessuno dei due aveva aperto bocca
"Vuoi che ordiniamo una pizza? Non mi va di preparare" dissi io stanca
"Si, li chiamo" disse prendendo il telefono e componendo il numero, che ormai sapeva a memoria visto che amava quella pizzeria.
Appena staccò si avvicinò a me
"Oggi sono stato un po' ossessivo con te, scusa"
Mi voltai verso lui e lo guardai negli occhi, erano degli occhi così belli e sinceri, pieni di un'amore che rivolgeva solo a me.
"Non preoccuparti. Eri solo preoccupato, è stata solo una giornata stressante" dissi accarezzandogli i capelli
"Sai quanto ti amo, il fatto che potesse farti qualcosa mi ha mandato in paranoia" mi avvicinò a se, mettendo una mano dietro la mia schiena
"Non può succedermi nulla finché tu sarai con me" dissi per farlo sentire meglio, ed era una cosa che pensavo davvero. Finché sarei stata con lui ero in una botte di ferro.
Lui mi sorrise e mi lasciò un leggero bacio
"Ti amo!" Mi disse come in un sussurro, come se dovesse essere un segreto fra me e lui
"Anch'io ti amo Horan"
Passammo una serata tranquilla, rilassandoci dopo quelle lunghe e stressanti ore. Finché non ci addormentammo sul divano guardando un film. Quando riaprii gli occhi era mattina e io ero nel mio letto, Niall doveva avermi portata di sopra, mi girai e lo vidi dormire accanto a me, sorrisi e mi infilai tra le sue braccia, stringendolo forte a me.

We never go out of style (Niall Horan)Where stories live. Discover now