Capitolo 19

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POV Aurora
Sentivo i ragazzi parlare, valutare tutte le opzioni possibili che sarebbero potute accadere lasciando la band. Erano come voci di sfondo, ero così arrabbiata e nervosa con loro. Le altre ragazze parlavano poco, anche loro non erano d'accordo con quella scelta, o perlomeno non totalmente d'accordo.
I cinque ragazzi, ormai diventati uomini, parlavano uno sopra l'altro ed era solo una gran confusione!
"Smettetela!" Dissi alzandomi e urlando.
Tutti si zittirono e mi fissarono, aspettando che continuassi a parlare. Mi fermai a fissarli e ricordai quando li vidi per la prima volta, in uno dei loro video diary. Erano così piccoli, e adesso erano grandi, erano cresciuti. Venni presa da un'ondata di nostalgia pensando a quando, non conoscendoli ancora, potevo solo vederli tramite uno schermo e ricordando quanto mi avevano fatta sognare.
"Avete una fortuna immensa a fare quello che fate e ad essere dove siete!
Io non riesco veramente a crederci che state valutando l'idea di lasciar perdere tutto, di lasciar perdere il vostro sogno. Avete fatto così tanto, e continuante a fare così tanto per tutte quelle fan che vi amano. Ho detto a Niall che l'avrei appoggiato comunque, e lo farò, ma sono sicura che non sareste felici di questa scelta. Ragazzi, ve ne pentirete. Come fate a non capire? Voi siete nati per questo!"
Mi avvicinai ad Harry
"Harry a te non mancherebbe buttare l'acqua a dosso a tutte quelle fan urlanti? Oppure dire cose stupide che loro ripetono insieme a te?"
"Zayn" dissi guardando il moro
"Mi hai sempre detto che adori sentire tutte quelle fan che cantano le tue note acute, questo non ti mancherà? O non ti mancherà abbracciare Niall mentre fa un suo assolo?" Lui rise e annuii
"Louis, a te non mancherà urlare cose insensate e storpiate tutti i testi delle canzoni?"
"Sono bravo a cambiare i testi" rise lui
"Si, lo sei" dissi dedicandogli un piccolo sorriso.
"Liam, non ti mancherà spogliare il riccio davanti a tutti? Oppure prendere un bambino dalla folla e portarlo sul palco?"
"E tu" dissi guardando Niall con tutto l'amore che provavo per lui, sperando che capisse "non ti mancherà saltare sul palco nonostante le tue pessime ginocchia? Non ti mancherà urlare il nome della città in cui cantate?"
Vidi che mi osservavano attentamente e ascoltavano ogni mia parola, nei loro volti c'erano dei deboli sorrisi, dovuti a tutti quei ricordi.
"Non vi mancherà sentire urlare "One direction" da un'immensa folla? Non vi mancherà cantare su quei palchi? Le vostre canzoni, i vostri assoli. Come potete lasciarvi scappare ciò che vi rende felici? So che siete stanchi, che volete del tempo per voi, lo capisco. Ma non potete semplicemente rallentare i ritmi? Perché sciogliere questa band? Perché sciogliere la band più famosa del mondo? Perché far smettere di sognare tutte quelle ragazze? Potete restare gli One direction per sempre, dovete solo diminuire i vostri impegni, ma non smettere di fare ciò che fate"
Conclusi il mio discorso meravigliandomi di come fossi stata brava. Nessuno disse nulla, vidi Liam avvicinarsi a me ed abbracciarmi forte, talmente forte che sentii il suo cuore battere forte. Si staccò e mi sorrise
"È vero! Hai ragione, hai ragione su tutto"
Vidi i ragazzi sorridermi e ringraziarmi mentre iniziavano a parlare di come avrebbero potuto diminuire tutti i loro impegni, senza dover sciogliere la band.
Niall si avvicinò a me e mi sorrise
"Non avrei mai permesso che abbandonaste tutto. So che forse non dovevo intromettermi, ma..." Non mi fece finire di parlare e mi baciò. Mi strinsi a lui, quelle poche ore in cui eravamo stati così freddi mi erano sembrate lunghissime e io avevo davvero bisogno che lui mi stringesse forte e mi baciasse.
"Ti amo!" Non disse nulla ma capii, dal suo sguardo, che si stava scusando di non avermi dato a ascolto, anzi di non avermi neanche fatto parlare. Era questo il bello con lui, spesso non serviva che parlassimo, ci capivamo e basta.
"Ti amo anch'io" sorrisi io
Continuammo la serata tranquilli, e i ragazzi non fecero altro che ringraziarmi. Non c'era nulla di cui ringraziarmi, lo avevo fatto perché volevo bene a quei quattro e amavo Niall, e sapevo che se ne sarebbero pentiti se avessero sciolto la band.
Quando tornammo a casa mi cambiai di corsa e mi buttai sul divano, avevo sempre voglia di guardare la tv prima di andare a dormire.
Vidi il biondo sedersi accanto a me e sorridermi
"Che c'è?" Gli sorrisi io
"Grazie" disse semplicemente
"Non devi ringraziarmi"
"Invece si. Hai evitato che facessimo una cazzata"
"Ma tu fai sempre un sacco di cazzate" Risi io
Mi prese per la gambe e me le allungò facendomi sdraiare sul divano, si mise sopra di me e mi sorrise. Iniziò a baciarmi il collo e strinse il mio seno sinistro con la sua mano, con un tocco delicato che mi fece emettere un gemito sotto le sue labbra.
"Non possiamo" dissi staccandomi
"Sei vergine?" Rise lui, io Risi insieme a lui e gli accarezzai i capelli
"Si"
"Mmm.. Sembravi così selvaggia, mi sbagliavo, scusa" disse continuando quella piccola "recita".
"Non sono quel tipo di ragazza che va a letto con uno che non conosce"
"Conosco una mia amica che lo fa" rise lui
"Parlami di lei" Risi io
"In pratica si è quasi fatta scopare in un vicolo da un biondo bellissimo, cioè in giro ho sentito dire che è davvero sexy"
"Non è vero che si è quasi fatta scopare in un vicolo!" Dissi socchiudendo gli occhi
"E tu che ne sai? Mica la conosci!" Rise lui
"Ho sentito anch'io questa storia" mi difesi
"Si, ma sono io che la sto raccontando, quindi sta zitta!"
Sbuffai sonoramente
" E poi sono sicura che non è così bello questo qui" dissi ridendo
"Sei una stron.."
"Continua la tua storia" dissi sfiorando le sue labbra
"Per essere vergine ci sai fare" mi disse ridendo malizioso
"Niall!" Lo rimproverai
"Lei però non si è fatta scopare in quel vicolo..." Alzai gli occhi al cielo e si fermò
"Aurora, non alzare gli al cielo perché ti faccio mia , su questo divano, adesso, senza alcuna pietà"
Sgranai gli occhi e lui mi sorrise
"Prego, continua la tua breve storia inventata!" Risi io
"Aurora!" Mi rimproverò
"Sono tutta orecchie"
"Stavo dicendo.. lo ha lasciato in piedi come uno stupido super eccitato! sai che significa questo per un uomo? È una cosa orribile dover poi rimediare a una super erezione da solo!"
"È davvero orribile" dissi facendo finta di essere davvero triste per quella storia
"Quella ragazza sa essere così terribile" disse scuotendo la testa
"Comunque il bel biondo se l'è scopata alla grande l'indomani sera nella stanzetta di uno" disse vagamente
"E ora si sentono ancora?"
Perché stavamo facendo quella cosa? Risi divertita da quella situazione
"È successa una cosa terribile" disse abbassando lo sguardo verso il mio seno e sorridendo
"I miei occhi sono un po' più sopra" lo rimproverai
"Si, scusami amore mi ero distratto" rise lui
"Allora? Cos'è successo?"
"Se l'è scopata una volta e si è beccato i sentimenti"
"Che cosa terribile"
"Già. Ora stanno insieme, da quello che ho sentito. Dicono che lui continua a ripetere che è una cazzo di rompipalle, però si becca dell'ottimo sesso"
Gli diedi un pugno, fingendomi offesa
"E questo perché?" Rise lui
"Conosco quella ragazza!"
"Ah si? Me la presenteresti? Perché sai avrei bisogno di scopare e tu sei vergine e innocente" disse passando un dito sulle mie labbra
"Te le presenterei ma non va con i coglioni. Ah, mi ha parlato di quel biondo, dice che a letto non dura neanche il tempo necessario"
"Come osi?" Disse serio
Sorrisi e lui iniziò a baciarmi con passione, mi tolse la maglia e iniziò a baciarmi i seni, lasciandomi segni ovunque.
"Ora ti faccio vedere se il biondo ti sa far godere o no!"
Iniziò a scendere con la mano verso la mia intimità ma io lo bloccai.
"Che succede?" Chiese
"Ho le mie cose! Cretino" Risi io
"Non puoi farmi eccitare così e poi dirmi che non puoi" mi rimproverò
"Ma non ho fatto nulla" dissi ridendo
"Lo sai cosa succede quando mi guardi in quel modo!"
"Mi dispiace" dissi avvicinandomi pericolosamente al suo viso
"Posso recuperare? Lascia che sia io a farti godere!" Dissi slacciandogli i jeans e sorridendogli maliziosamente.
Lui mi guardò e mi sorrise con sguardo da deprevato.

We never go out of style (Niall Horan)Where stories live. Discover now