Capitolo 27

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Chiusa in bagno con un test di gravidanza in mano, non avevo il coraggio di conoscere quell'esito.
Ero in ritardo di dieci giorni, all'inizio non ci avevo fatto caso, il mio ciclo arrivava sempre in ritardo, ma dopo varie nausee mattutine avevo iniziato a preoccuparmi. Niall non aveva capito nulla, io mi chiudevo in bagno e accendevo l'acqua per non fargli sentire che vomitavo, non so perché non volevo fargli sapere quella cosa, forse dirlo a lui avrebbe reso ancora di più quella situazione reale, e io non ne avevo il coraggio.
Avevo aspettato qualche giorno ma poi avevo capito che dovevo farmi coraggio e fare quel test di gravidanza.
Feci un lungo sospiro e chiusi occhi, poggiando la testa sul muro freddo del bagno. Quando li riaprii puntai il mio sguardo verso il test, positivo.
Restai ferma in quella posizione per un periodo che mi parve lunghissimo, poi scoppiai a piangere.
Non ero pronta a diventare madre, e neanche Niall era pronto a diventare padre. Stavamo facendo tutto con calma, e questo metteva tutto in gran confusione. Poggiai una mano sulla pancia ancora assente
"Non può essere" dissi fra me e me.
Non ora, non era il momento, avevamo deciso di organizzare il matrimonio e iniziavamo a pensarci seriamente, ma non era ancora il momento di avere dei figli.
Dovevo chiamare qualcuno, dovevo sfogarmi, decisi di chiamare mia mamma. Afferrai il telefono e premetti su "Mamma", sentii il telefono squillare e dopo un po' la sua voce fece capolinea.
"Mamma" dissi con le lacrime agli occhi
"Tesoro, che succede?" Chiese preoccupata
"Sono incinta" dissi diretta, odiavo i lunghi giri di parole.
"Cosa?" Chiese sconvolta
"Aspetto un bambino" dissi nuovamente, dirlo ad alta voce rendeva il tutto terribilmente reale.
"Aurora, che avete combinato? Non usate precauzioni?" Disse con tono di rimprovero, mi pentii di averla chiamata, in quel momento non avevo bisogno delle sue lunghe ramanzine.
"Certo che usiamo le precauzioni!" Mentii, ultimamente capitava che non le usassimo, ed evidentemente eravamo stati dei coglioni immaturi.
"Da quanto lo sai?"
"Da ora. Ho appena fatto il test"
"I test sbagliano a volte, devi andare da un dottore"
"Mamma il ciclo è davvero troppo in ritardo, e penso di essere davvero incinta" dissi sicura, ne ero certa, tutto era così ovvio.
"Niall lo sa?"
"No, non è casa. Glielo dirò appena torna"
"Tesoro, andrà tutto bene"
"Mamma, Non sono pronta per un bambino"
"Lo sarai! Non hai altra scelta"
"Veramente io.."
"Togliti dalla testa quello che stai pensando" mi rimproverò
Sentii la porta di sotto sbattere, segno che Niall era tornato.
"Mamma, ci sentiamo dopo. Niall è a casa"
Ci salutammo velocemente e staccai la chiamata. Mi alzai da terra e mi guardai allo specchio, asciugai le lacrime e mi feci forza. Sapevo che Niall mi sarebbe stato accanto, sapevo che insieme avremmo trovato un modo, ma mi sentivo bloccata, non avevo la forza di dirglielo.
"Amore" urlò
Scesi di corsa e appena lo vidi sorrisi, lui ricambiò e si avvicinò per baciarmi.
"Oggi ho parlato con Tom, mi ha detto che può scrivere lui l'invito per il matrimonio, sai lui ha quella scrittura così bella ed elegante" rise
Avevamo pensato a che tipo di invito fare, anche se non avevamo ancora scelto nessuna data.
Le cose però sarebbero cambiate.
"Amore tutto ok?" Chiese serio vedendomi con sguardo assente.
"Non possiamo organizzare adesso il matrimonio" dissi
"Perché?"
Distolsi il suo sguardo e mi allontanai, sedendomi sul divano. Diglielo Aurora, diglielo! Continuavo a ripetermi quella frase, ma non usciva nulla dalla mia bocca.
"È successo qualcosa?" Disse sedendosi accanto a me
"Sono incinta" dissi di botto, lo vidi sgranare gli occhi.
Non disse nulla e si portò la testa fra le mani, lo faceva quando era nervoso e ora doveva esserlo molto.
"Com'è possibile?" Chiese
"Davvero me lo stai chiedendo? Ultimamente abbiamo fatto i coglioni e non abbiamo preso precauzioni"
"Pensavo prendessi la pillola" disse alzando il tono della voce
"Evidentemente abbiamo sbagliato qualcosa, Niall" dissi urlando
"Sei sicura?"
"Abbastanza, ma dobbiamo comunque andare da un dottore"
Si alzò e camminò nervosamente per tutto il salone
"Questo è un casino! Io non so se sono pronto a questo"
"Pensi che io lo sia?" Urlai
"Cazzo! Ho solo ventitré anni" continuai
"Ci prenderemo le nostre responsabilità" disse
"So che potrebbe essere una decisone folle, ma potrei abortire"
Quella idea mi era subito passata per la testa quando avevo visto il risultato, era il modo più semplice per uscire da quella situazione.
"Ma che cazzo dici? Tu non abortirai nostro figlio!" Mi rimproverò
"Non voglio un bambino, cioè non sono pronta"
"E questa ti sembra la soluzione?"
"Ci avevo solo pensato Niall"
"Allora non pensarci, togliti dalla testa questa fottutissima idea" disse con tono di rimprovero. Io crollai e piansi.
Ero confusa e stanca, il mio mondo era stato stravolto e io ero come in balia di un mare in tempesta, me la stavo prendendo con lui ma sapevo benissimo che anche il suo mondo era appena stato stravolto da quella notizia. Lo vidi sedersi nuovamente sul divano e mi strinse forte a se, baciandomi i capelli.
"Amore, andrà tutto bene" mi sussurrò.
E capii di avere davvero bisogno di quelle parole dette da lui, volevo essere rassicurata dal mio biondo, perché era solo con le sue parole che potevo stare meglio.
"Come faremo?" Dissi staccandomi da lui e guardandolo negli occhi
"Ce la faremo, insieme"
Mi baciò e quella immensa paura sembrò attutirsi, mi ritrovai a pensare al bambino e a quanto mi sarebbe piaciuto se fosse assomigliato a lui.

We never go out of style (Niall Horan)Where stories live. Discover now