Cap. 28

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T/n pov

Poco dopo la partenza dei due venni chiamata da Norman insieme a Don e Gilda
Io li seguii anche se avevo voglia di starmene chiusa in camera da sola soffocata dai rimpianti. Continuavo a chiedermi se stessero bene e fossero arrivati a destinazione tanto che non capii bene cosa ci chiese Norman.

Usciti dal suo ufficio iniziai a fare domande sulla missione a Gilda beccandomi una leggera sgridata da parte di quest'ultima per la mia poca attenzione.
In pratica noi tre eravamo stati incaricati di andare a cercare quei due demoni... Majika e sonjo? Quelli che avevano aiutato Emma e gli altri a fuggire.
Dobbiamo trovarli e proteggerli perché potevano aiutare Emma nel suo piano. Non chiesi altro, neanche so chi siano quei due, non capisco perché hanno incaricato me.

Comuqnue avevamo una scorta e anche una mappa con segnati i punti più probabili in cui potrebbero essere Sonju e Mujika, così si chiamano.
A quanto pare Gilda e Don non si fidano di Norman, e ovviamente neanche io, ciò significa che quando li incontreremo non li proteggeremo solo dal clan Ratri ma anche da Norman, non che me ne freghi molto di loro, però devo comunque ringraziarli per aver salvato Ray e i miei fratelli.
Avremo come scorta Hayato e un altra ragazza, con dei cani che a quanto pare è stata allevata direttamente da un demone e sembra che non ci capisca.

Siamo partiti, è da un po' che Don cerca di avvicinarsi ad Ayshe , la ragazza coi cani, ma è stato ripetutamente cacciato da quest'ultimi.
Venimmo attaccati da alcuni demoni selvatici e Hayato ha rischiato di lasciarci le penne un paio di volte, ma per ora ci siamo ancora tutti fortunatamente.

Continuavano a cercare indizi su Mujika. A volte parlavamo io, Gilda e Don tra di noi, cercando di creare un possibile piano per fare scappare i due demoni nel caso li incontrassimo.
Una sera, appunto mentre discutevamo solo noi tre, una persona dietro di noi parlo, facendoci prendere l'infarto più grande mai avuto.

Ayshe: "Ora capisco, voi volete fare scappare la ragazza dal sangue maligno"

Come abbiamo fatto a non accorgerci della sua presenza?
Sapevo che non era possibile comunque il fatto che Ayshe non conoscesse la nostra lingua, però speravo che non creasse problemi quindi l'ho tenuta d'occhio davvero poco.

T/n: "Ah, tu ci capisci veramente"
A: "Te lo aspettavi?" -chiese con un pizzico di sorpresa -
T/n: "Diciamo di si"
Gilda: "Q-quindi tu parli la nostra lingua? Come? Non eri stata cresciuta da un demone?"
A: "E non sbagli"

E così iniziò a raccontarci la sua storia

Suo padre, il demone, era un impiegato in una fattoria. A quanto pare aveva un viso particolare, per lui era unamaledizione.
Un giorno quando portarono i bambini irregolari, coloro che sono nati male e quindi da uccidere, vide una bambina, che gli ricordo se stesso, con una macchia in faccia. E così, la rubò.
Lasciò il lavoro e cerco di allevare questa bambina, provo troppa pietà per mangiarla e quindi la crebbe come fosse sua figlia.
Erano tutti e due molto felici, ma un giorno i ragazzi al comando di Norman uccisero suo padre e la portarono in "salvo". Da quel giorno Ayshe continuo a odiare profondamente Minerva e tutti coloro che le spazzarono via tutta la sua felicità.

A: "Io li odio, faccio finta di essere ignorante ed eseguo i loro ordini solo per sopravvivere a questa situazione. E voi? Perché non uccidete la ragazza dal sangue maligno? Se erano altri bambini li avrebbero uccisi subito"
T/n: "Perché? Perché devo ringraziarli. Loro hanno salvato i miei fratelli, hanno fatto un po' la parte dei padri ai miei amici, come tuo padre"
G: "Sai una nostra amica ha detto che forse non tutti i demoni sono cattivi. Non siamo così diversi dagli altri, anche noi li odiamo, però sappiamo che esistono demoni buoni, come Mujika e Sonju, che ci hanno salvati."
D: "Senti, Ayshe...Norman, cioè il capo, ti ha ordinato di ucciderli?"
A: "No, non direi. Non ho ricevuto alcun ordine del genere"
G: "Meno male! Allora vuol dire che ha cambiato idea, vuole proteggerli!"
T/n: "Teniamo comunque alta l'attenzione, magari ha ordinato a qualcun'altro di seguirci"
D: "Hai ragione"

Ci siamo messi a cercare indizi e imponente ancora un bel po', prima di trovarli.
In quel lasso di tempo ho tenuto più d'occhio Hayato, dato che di Ayshe ormai ci si poteva fidare, credo.
Ma ho deciso di tenere la bocca chiusa anche se sospettavo di lui, ho deciso di non dire nulla a Gilda e Don.
A volte lui spariva, e non ho mai avuto l'opportunità di seguirlo, però, anche se è un mio amico, non posso fidarmi. Vorrei tanto sapere che Norman davvero ha accettato di salvare Mujika e Sonju, però...non so, ho una strana sensazione.

Dopo altre ricerche siamo riusciti a trovare i due demoni.
Gilda e Don sono andati subito ad abbracciarli. Io e Ayshe abbiamo aspettato qualche istante, dove sentimmo tre, quasi impercettibili, rumori provenire da Hayato. Ci guardiamo come se già sapevamo cioè che stava per succedere e lei urla qualcosa nella lingua dei demoni.
In quell'istante però escono da tutti gli alberi che circondavano i due demoni e i nostri amici tanti ragazzi, i bambini modificato con Lambda, molto simili ad Adam.
E poi seniamo la voce di Jin.

J: "T/n, Don, Gilda, mi dispiace. Ma adesso porremo fine all'esistenza dei demoni dal sangue maligno"

E con uno scatto mi misi davanti a Mujika, ma a quanto pare non ce n'era bisogno. Sonju in un istante aveva già raggiunto alle spalle Jin.
Sapevo che non ci si poteva fidare di Norman.

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E su grande richiesta eccovi il capitolo 28.

Scusate il ritardo, ma comunque ancora non capisco come faccia a piacervi questa storia.

ₛᵢₑₜₑ ᵥₑᵣₐₘₑₙₜₑ ᵥₒᵢ?!    Ray×Reader Where stories live. Discover now