Cap. 33

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T/n pov

Anche dopo la cattura, Ratri continuava a ripetere di essere nostro padre, che senza di lui, noi non saremmo neanche nati,  non voleva stare zitto, e io stavo per tirargli una gomitata in bocca.
Nel mentre ci riunimmo con il gruppo di Norman e Ray, quest'ultimo si avvicinò di corsa verso di me, preoccupato nel vedere il sangue alla testa quasi asciutto ormai.

R: "Oi oi t/n, che hai fatto? Stai bene?"
T/n: "Si si stai tranquillo, non ricordo neanche quando mi sono ferita così, probabilmente quando abbiamo combattuto contro il clan Ratri durante il discorso di Peter"
R: "Ma sei scema?"
T/n: "Cos-"
Peter: "Sono rimasto da solo? Mmh...- ci fermammo dalla nostra conversazione dopo quella frase - " sicuri di non esservi dimenticati qualcosa?"

In quell'istante tutte le mamme e sorelle dei vari stabilimenti entrarono da ogni porta armate di fucile, accerchiandoci, e Ray di scatto si mise davanti a me, gesto che mi avrebbe fatto emozionare, se non fossi in questa situazione.

Da dietro ad alcune mamme spuntò Isabella
Con il mirino puntato su Emma

E: "Mamma..."
I: "Ti sei divertita là fuori, Emma? Hai distrutto tutto quello che potevi, non è così? Hai lottato così tanto, ma per quanto ti sia data da fare, era ovvio che sarebbe finita così, c'era da aspettarsi che la disperazione vi avrebbe raggiunti, siete tornati all'ovile, non avete imparato la lezione, e questo è il risultato"

Detto questo, posizionò di scatto il suo fucile  verso Peter Ratri, e con una faccia particolarmente felice continuò il discorso

I: "Siete stati bravissimi, siete tutti promossi a pieni voti"

Eravamo tutti alquanto confusi, lo stesso Ratri ci mise un po' a capire la situazione

R: "MALEDETTA, MI HA TRADITO ISABELLA!"
I: "Già, direi che è ovvio, no?"
R: "Eh?"
I: "Sia io che queste ragazze, siamo tutte tue nemiche"
T/n: "Ray, Ray - lo chiamai sussurrano tirandogli la manica - quindi sono nostre alleate? La mamma è dalla nostra parte?"
R: "Così sembra, ma non abbassare la guardia"
I: "Non fraintendetemi, è solo che per caso i nostri interessi coincidono, la mia vita qua mi aveva stancato, ero stufa marcia, e il futuro che quel pivello mi aveva prospettato non mi piaceva per niente, così come non mi piacevano i suoi modi di fare, quindi ho pensato di distruggere tutto quanto."

Detto questo, ringraziammo Isabella e puntammo tutte le armi contro Peter Ratri, che sembrava alquanto furioso e incredulo, cosa dovevamo fare ora? Sparargli? Chi gli sparerà?
Non sapevo cosa fare, e mi trovavo ancora alle spalle di Ray.
Dai c'è un solo uomo accerchiato da nemici, tutti con il fucile puntato alla sua testa, cosa può fare?

Neanche il tempo di pensare queste ultime cose, che Peter lanciò un urlo davvero forte e si lanciò verso una delle mamme più vicine, rubandogli il fucile, iniziò a sparare a caso per poi scappare attraverso una porta.

Iniziò l'inseguimento, io andai con Emma e Ray, passando per un corridoio parallelo a quello usato da Peter Ratri per scappare, così che svoltando angolo, ci ritrovammo faccia a faccia con un Ratri sconfitto e in panico.

E: "Non muoverti" - dopo qualche attimo di esitazione Peter Ratri alzo le mani al cielo -
R: "Va bene, ho perso, ti prego non sparare"

Non me la conta giusta dov'è finita tutta la disperazione?

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Non io che stavo cercando di farvi dimenticare dell'esistenza di questa storia. Purtroppo qualcuno però si è ricordato che dovevo continuarla, quindi ecco a voi un nuovo capitolo di merda.

Comunque mia stavo per dimenticare che questa storia è stata fatta pe Ray e non è solo una storia con un personaggio in più.

L'Italia è in finale, siete felici?
A me sinceramente fa schifo il calcio, ma sono felice.

ₛᵢₑₜₑ ᵥₑᵣₐₘₑₙₜₑ ᵥₒᵢ?!    Ray×Reader Where stories live. Discover now