Capitolo 5.

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Il rumore delle ruote sull'asfalto era l'unico udibile all'interno del veicolo.

Newt era entrato in macchina di Alby, che lo aveva salutato con un bacio, ma poi non aveva più parlato. In testa gli risuonavano solo le parole di Minho, e aveva di nuovo perso ogni speranza che quella relazione potesse funzionare.

Riaverlo lì con lui, così, senza che la cosa si fosse risolta con una litigata come accadeva sempre, lo destabilizzava.

"Pi che hai?" Gli chiese poi, quando si fermarono al semaforo, dopo un lungo tragitto di silenzio.

"Niente, tranquillo" rispose lui, grattandosi la nuca imbarazzato, perché lo aveva scoperto a pensare e rimuginare sui propri pensieri.

"Newt ti conosco da anni, riconosco quando sei preoccupato" esordì Alby, mettendo la prima e ripartendo diretto verso il ristorante.

"Cosa siamo ora Alby? Cosa? Tu sei sicuro di volerci riprovare? Sei sicuro che mi ami, che sei disposto a esserci e a mollare tutto per me se ne dovessi avere bisogno? Sei pronto a giurarmi che posso fidarmi di te, di nuovo?" Sputò Newt con tristezza nella voce, preoccupato più che mai di rimettere tutto se stesso in quella relazione.

Alby stava parcheggiando poco lontano dal locale, in un parcheggio a pagamento custodito, perché non si fidava.
Quando fermò il veicolo si tolse la cintura, girandosi verso Newt. Si sporse e gli lasciò un bacio sulle labbra, un bacio dolce e delicato.

"Newt io amo te e nessun altro. Posso giurarti qui e ora che puoi fidarti di me. Ti amo più della mia stessa vita, voglio solo te accanto. Concedimi di essere il tuo ragazzo ancora una volta, non ti deluderò mai più, te lo prometto" disse Alby, con gli occhi quasi lucidi, facendo sorridere Newt come se quello fosse il momento più bello della sua vita.

"Va bene, mi fido" rispose, asciugandosi una lacrima che inevitabilmente gli aveva solcato la guancia.

"Quindi sei di nuovo mio?" Disse Alby, con occhi sorpresi e felici.

Newt annuì, accarezzandogli una guancia, per poi baciarlo dolcemente.

"Ti amo Pi, ti amo troppo" disse il moro, con il sorriso più grande del mondo sul volto.

"Anche io ti amo" rispose Newt, felice come non mai di aver ritrovato il suo grande amore.

Scesero dalla macchina poco dopo, mano nella mano, diretti al ristorante dove probabilmente lo aspettavano tutti.

La strada era illuminata dal tramonto arancione del cielo, che dava sempre di più la conferma di quanto l'estate stesse arrivando. Non faceva freddo, l'aria era leggera e spostava i capelli sottili di Newt, fino a farglieli cadere sul volto.

Arrivati davanti il locale, salutarono i loro amici, che avevano per lo più facce sconvolte e contrariate. Ma nessuno fece parola di niente, si comportarono come se nulla fosse cambiato, segno che Minho aveva già anticipato quello che era successo tra loro due.

Entrarono perciò nel ristorante, sedendosi al loro solito tavolo. Era un ristornante cinese che avevano conosciuto qualche anno prima e, da quel giorno, sceglievano sempre quello.

L'ambiente era spazioso e accogliente. Le pareti colorate di nero, con disegni orientali sui toni del rosso e dell'oro.
I tavoli erano per la maggior parte pieni, e le persone chiacchieravano tra di loro.
Il profumo nell'aria era dolce e invitante, inebriava le narici dei presenti invogliandoli a mangiare quanto più possibile.

"Come state amici?" Chiese poi Brenda, stringendosi a Minho, che le teneva un braccio intorno alle spalle.

Avevano finito di ordinare poco prima, e aspettavano con ansia i loro piatti.

Ethereal || Newtmas Where stories live. Discover now