Capitolo 6.

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Thomas aveva iniziato la giornata con una carica pazzesca. Si alzò prestissimo per studiare, come faceva quasi sempre, e decise di non andare al bar quella mattina, poiché avrebbe avuto Newt tutto per se la sera.

Si era svegliato con il sorriso sulle labbra, e li era rimasto per il resto della giornata. Anche quando, alle dieci del mattino, aveva preso i libri in mano e aveva iniziato a fare schemi su schemi per preparare il suo prossimo esame, che sarebbe stato uno degli ultimi, prima della sua laurea.

La giornata era poi andata avanti, e Thomas aveva pranzato leggendo un libro che gli sarebbe servito per un ulteriore esame.
Quello che studiava lo affascinava come poche cose al mondo, la medicina era tutto ciò che aveva sempre reputato il suo campo, la sua grande passione. Non si era mai pentito della decisione che aveva fatto nel prendere l'università, ed era felicissimo di potersi laureare a breve.

Dopo pranzo continuò a studiare, in quella piccola casa dove viveva. Ma, verso le quattro e mezza, iniziò il vero e proprio dramma.
Chiuse i libri velocemente, e si diresse verso il bagno, per poi aprire l'acqua nella doccia, lasciandola scorrere in modo tale che arrivasse calda.

Prese poi l'accappatoio pulito dallo scaffale posto vicino al lavandino, e lo appese al gancio vicino al box doccia, entrando in quest'ultimo. Iniziò a bearsi della sensazione dell'acqua sulla pelle, lasciando andare la mente.

Inevitabilmente i pensieri finirono su Newt.
Immaginò come dovesse essere averlo lì vicino a lui in quel momento, con la pelle chiara bagnata a contatto con la sua. Immaginava di potergli baciare il collo, mentre con la spugna nell'altra mano gli insaponava la schiena dolcemente, beandosi del suo calore. Immaginò di potergli toccare i fianchi, stringerlo sotto il proprio tocco e sentirlo ridere per il solletico. Immaginò come sarebbe stato appoggiare la sua schiena al muro della doccia, per poi appoggiare il proprio petto sul suo, unendo le loro labbra in un bacio dolce e passionale. Immaginò di potergli prendere le mani, tirarle fin sopra la testa, per poi bloccarlo al muro senza lasciargli lo spazio per divincolarsi. Immaginò poi di prendergli le gambe e unirle al proprio bacino, tenendolo in braccio ma sempre contro il muro, sentendolo gemere sotto il suo tocco.

Cercò di riprendersi quando la sua immaginazione raggiunse punti di non ritorno, perciò scosse la testa cercando di togliere quell'immagine dalla mente.

Era la seconda volta che immaginava di baciare Newt, e farlo lo faceva sentire tremendamente bene, come se niente potesse renderlo più felice. La prima volta era stato un sogno e, quando si era svegliato,  si era vergognato della propria fervida immaginazione.

Uscì dalla doccia scuotendo la testa, confuso da quelle bellissime e forti emozioni che provava nei confronti di uno sconosciuto. Poteva definirlo uno sconosciuto? Non sapeva niente di lui e della sua vita ed era sempre più propenso a conoscere ogni sfaccettatura di quell'incredibile persona. Voleva sapere tutto di lui, dalla cosa più importante al suo colore preferito. Sentiva di doverlo conoscere, proteggere e amare per sempre, perché solo così sarebbe stato felice.

Mise l'asciugamano bianco intorno al bacino, lasciando il petto scoperto. Mise poi un piccolo asciugamano del medesimo colore intorno al collo, per asciugare e tamponare i capelli bagnati.
Poggiò poi le mani sul bordo del lavandino, guardandosi allo specchio e arrossendo al ricordo di ciò che aveva appena immaginato.

"Cosa mi stai facendo Newtie?" Chiese a se stesso, come se Newt potesse effettivamente sentirlo.

Scosse la testa e si diresse verso la camera, per cercare cosa mettere. Faceva caldo quel giorno, perciò non avrebbe esagerato con gli strati di vestiti. Prese un paio di calzoncini neri, lunghi fino al ginocchio. Sopra di essi avrebbe messo una maglietta bianca semplice, che gli fasciava i muscoli in modo perfetto. Ai piedi avrebbe messo delle semplicissime sneakers nere, e avrebbe portato con se un giacchetto di pelle nero, nel caso in cui avesse fatto freddo, ma probabilmente non ce ne sarebbe stato bisogno.

Ethereal || Newtmas Where stories live. Discover now