Capitolo 22.

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"Ciao amore mio, ti amo così tanto. Non puoi immaginare nemmeno quanto io ti abbia aspettato. Sei bellissimo, piccolo mio" disse Newt, mentre teneva in braccio Isaac, seduto sulla poltrona a casa di Minho e Brenda. Questi ultimi erano impegnati a fare la spesa, e Newt gli guardava il bambino.

Era la seconda volta che lo vedeva, dopo la nascita, e ogni giorno diventava più bello. La prima volta dopo aver visto i suoi occhi, si era commosso, scoprendoli di un verde intenso, ereditato da qualche lontano parente. Per il resto, era un bambino angelico. Non piangeva quasi mai, la notte dormiva senza fare troppe storie quando veniva messo nella culla. Mangiava tutto, e non sputava quasi mai niente, tranne gli omogenizzati alle verdure, quelli li odiava.

Newt amava tenerlo in braccio, farlo addormentare mentre lo cullava, cantandogli delle melodie che, nonostante fosse stonato, riuscivano a calmarlo e a farlo dormire. Tenerlo in braccio era emozionante, lo faceva sentire quasi completo. Amava accarezzargli i capelli morbidi, delicatamente per non fargli male, per poi lasciargli dei dolci baci sulla fronte.
Sapeva che lo avrebbe amato e che lo avrebbe protetto per sempre.

"Siamo a casa" disse Brenda, urlandolo dalla porta come se Newt non fosse davanti a loro, ma in un'altra stanza.

"Lo vedo Brenda" disse, alzandosi e posando lentamente Isaac nella sua piccola culla, che tenevano in salotto.

Minho e Brenda, insieme, erano meravigliosi. Una di quelle coppie così belle da risultare perfetti agli occhi di tutti. Erano in totale simbiosi, l'uno l'esatta metà dell'altro. Si completavano, erano complici in tutto ed erano quello che Newt aveva sempre sognato per se stesso.

Lasciò perdere i suoi pensieri tristi, per poi andare verso di loro, per dare una mano a prendere le buste.

"Non puoi capire quanto sia difficile scegliere ciò che deve mangiare tuo figlio. Soprattutto se hai una fidanzata psicopatica" disse Minho, dicendo l'ultima frase sottovoce per non farsi sentire, invano.

"Ti ho sentito" disse Brenda, entrando in casa per posare la sua ultima busta.

Newt rise, continuando a trasportare dentro tutto ciò che avevano comprato, sapendo già che avrebbe dovuto aiutarli a mettere apposto.

"Com'è andata con Isaac? Ha fatto il bravo?" Chiese Brenda, mentre svuotava i sacchetti e iniziava a riporre il contenuto negli appositi cassetti e sportelli.

"Benissimo, è un angelo" disse Newt, passando gli oggetti a Brenda, per poi dare una mano a Minho che non arrivava a uno scaffale.

Finirono di sistemare più o meno dopo dieci minuti, e si misero successivamente sul divano. Brenda allattava Isaac, e loro due nel frattempo parlavano, bevendo una birra.

"Com'è andata oggi a lavoro?" Chiese Minho, posando la testa sullo schienale del divano, evidentemente stanco da tutte le commissioni fatte quella mattina.

"Molto bene, va alla grande ormai, sono molto contento. Entro fine mese dovrei arredare totalmente, con tutte le cose nuove che mi sono arrivate da quel sito che ti ho detto" disse Newt, bevendo un sorso della sua birra.

Ci fu un momento di silenzio, in cui Minho e Brenda si guardarono più volte, per poi girarsi verso di lui.

"Newt dobbiamo dirti una cosa" disse poi Minho, spezzando il silenzio, evidentemente esausto di mantenere il segreto.

"Mi spaventi, che succede?" Chiese Newt, sistemandosi meglio sul divano, mettendo i gomiti poggiati alle cosce, con le mani che sorreggevano la testa.

"Thomas ci ha invitato a cena nella sua nuova casa" disse Minho, tutto d'un fiato, preoccupato per la reazione che avrebbe potuto avere l'amico.

"Oh" disse, scosso da quella notizia che non si aspettava.

Ethereal || Newtmas Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon