kiss

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Tom's pov
<va bene allora fra poco arrivo> Poggio il telefono sul tavolo dopo aver parlato con Harrison che ha invitato me, Jacob e Harry in piscina da lui nella sua casa che non dista molto dalla mia. Prendo dal mio armadio il costume e me lo metto in uno zaino dove aggiungo anche il telefono e i vestiti di ricambio.
Passo a prendere Jacob e insieme andiamo alla casa del mio migliore amico.

<ah ma io avevo capito che eravamo solo noi> dico io quando dal cancello vedo arrivare Zendaya seguita da Ester, che indossa una gonna corta bianca e un top nero.

<beh non dirmi che ti dispiace un po' di compagnia> mi dice Harrison battendomi una pacca sulla spalla e andando verso la sua ragazza, che poi bacia.
Ho visto Ester, in quel bar, era meravigliosa con quel vestito, ma poi l'ho vista uscire da quello stanzino seguita da un tipo palesemente ubriaco e senza maglietta e sono sicuro che dentro quello stanzino non si siano messi guardarsi negli occhi senza fare nulla. Non so perché il pensiero di questa cosa mi fa così innervosire e mandare fuori di testa, mi fa perdere il controllo, come quando i nostri occhi si uniscono in uno sguardo solo, oppure quando i nostri visi sono così incredibilmente vicini.
Harrison interrompe i miei pensieri quando di accompagna tutti nella parte posteriore del giardino, dove si presenta una grande piscina.
Le due ragazze occupano due sdraio, Zendaya si sdraia su una di queste dopo essere rimasta in pantaloncini, Ester invece posa il suo asciugamano e si sfila entrambi gli indumenti, rimanendo con solo un costume a due pezzi Rosso. Rimango impietrito e affascinato dal suo corpo perfetto, lei si mette le mani tra i capelli e se li raccoglie in uno chignon alto e poi si siede a bordo piscina.

<fratello guarda che così mi sciupi la migliore amica> dice Harry alle mie spalle, mentre ha notato dove il mio sguardo era indirizzato.

<Holland che combini> urla Harrison affiancandosi a Harry e io immediatamente, completamente sommerso dall'imbarazzo nuoto verso di loro e mi ci butto addosso cercando di affogarli. Non riesco a vedere la reazione della ragazza ma riesco a sentire la forte risata di Zendaya.

<scusa per quello che hanno detto prima> dico io imbarazzato e vedo Ester che prima era intenta a prendere un piatto dalla mensola

<ah tranquillo, mi hanno già divorata con lo sguardo in molti> dice lei e vedo che inizia a giocare con il suo braccialetto. Quando poi alza lo sguardo verso di me e improvvisamente i nostri occhi si incrociano un'altra volta, provocandomi quelle farfalle nello stomaco che non provavo ormai da molto, la vedo avvicinarsi sempre di più a me e allungare una mano che mi sfiora il fianco.

<scusa dovevo solo prendere una forchetta> mi dice lei quando ritira il braccio. Inizia a camminare cercando di lasciare la cucina

<l'altra sera, al mio compleanno, hai fatto sesso con quel tipo?> sputo con un filo di voce guardando un punto fisso avanti a me mentre stringo le mani a pugno. Il suo corpo si ferma, come impietrito, ma poi si volta verso di me e si avvicina per l'ennesima volta.
<ho bisogno di saperlo, perché seriamente mi stai dannando, non so per quale motivo, ma devo togliermi questo peso> gli chiedo io e ora il mio sguardo è fisso nei suoi occhi verdi

<no, mi dispiace se posso aver fatto pensare ad un'altra cosa> mi dice lei mettendomi una mano sulla spalla e li è un attimo. Compio l'unica azione che non avrei dovuto compiere, mi avvicino al suo viso e lo prendo tra le mani e per la prima volta le nostre labbra si toccano, l'una contro l'altra, sento il suo corpo irrigidirsi e il mio di conseguenza, lei mi mette le mani nei capelli e il bacio comincia farsi un po' più intenso quando io chiedo l'ingresso con la lingua e i nostri corpi si avvicinano sempre di più, quando improvvisamente dalla sala sentiamo la porta aprirsi il che ci costringe a separare le nostre bocche e i nostri corpi ancora probabilmente scossi e elettrizzati da ciò che è appena successo.

<il cibo si raffredda venite> dice Jacob

<si, certo ero solo venuta a prendere un piatto e la forchetta, non so perché Tom fosse qui invece> dice Ester per poi abbandonare la cucina. Io invento una scusa credibile e poi raggiungo gli altri per mangiare la cena.

<state qua a dormire, le stanze le ho> chiede Harrison alla fine della cena mentre si passa una mano sulla pancia. Accettiamo tutti ma prima di andare a dormire stiamo un po' fuori a chiacchierare e a giocare a carte.

<amico tutto ok? Sembri completamente in un'altro mondo> quando Jacob dice questo il mio sguardo si alza e incrocia quello di Ester, che appena si accorge lo distoglie dalla mia figura.

<è tutto ok, sono solo un po' stanco> mento.
Sto provando troppe emozioni contrastanti e la stanchezza è l'ultima cosa a cui sto pensando.

I want you be mine |tom holland|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora