fear

1.8K 74 13
                                    

Apro gli occhi per via della luce che entra dalle finestre, mi passo una mano su essi. Accanto a me c'è ancora Tom che dorme con un viso angelico, come se non avesse preoccupazioni. Non voglio che mi trovi nel suo letto, probabilmente non si ricorda niente di quello che è successo ieri sera.
Mi alzo silenziosamente dal letto e prendo il vestito che avevo lasciato in fondo al letto.
Quando raggiungo il salotto scorgo in piedi Harry intento a fare la colazione sia per lui che per il piccolo paddy. Appena quest'ultimo mi vede mi saluta energicamente e poi viene a stringermi in un abbraccio. Io gli accarezzo i capelli e poi raggiungo il mio migliore amico.

<che bella felpa che hai> mi dice facendomi notare quello che indosso per poi mettersi a ridere, io gli do un pugno sul braccio <sono contento che abbiate fatto pace> mi dice lui.

<non abbiamo fatto pace> dico io con tono serio

<Ester, dove sta il problema? Ieri sera ero sveglio, ho sentito, quello che ti ha detto è quello che tutti noi abbiamo provato a dirti in questi tempi. È tutto finto, le foto sono finte, il bacio era finto. Non essere troppo dura con lui, ti ama alla follia> mi dice il mio migliore amico sicuro di se. Ed ecco la seconda volta che mi viene detto che tutta la storia per cui ho allontanato la persona che amo di più è tutta una bugia.
Non gli dico nulla e mi siedo accanto a Paddy, che mi offre un po' della sua colazione, che io accetto.

<buongiorno> dice Tom entrando in cucina con la voce ancora assonnata, apre subito il frigo e tira fuori il latte che poco dopo versa nel bicchiere. <hai dormito?> mi dice lui quando si siede accanto a me. Io annuisco. Non so davvero come comportarmi, di solito ho il pieno controllo di me e delle mie decisioni, ma con lui, con lui è una guerra persa, mi destabilizza, mi rende più insicura, mi fa impazzire.
Non so nemmeno se si ricorda di quello che mi ha raccontato ieri sera, sono così confusa.
Poco dopo Paddy abbandona la cucina.

<che facciamo oggi?> chiede Harry ad entrambi che alziamo lo sguardo dalle tazze contemporaneamente.

<io non so, andrò a casa, farò una doccia, e non so, giocherò ai videogames> dico io mentre bevo un sorso di latte

<io non faccio nulla> dice Tom subito dopo alzandosi e prendendo la confezione di biscotti che teneva fra le mani Harry. Quest'ultimo non appena suo fratello fa quest'azione gli fa il dito medio. Io non posso fare a meno di ridere.
<forse vado a sistemare una volta per tutte con Olivia> aggiunge poi. Olivia? La ragazza delle foto? Devo sapere di più.
Mi volto per guardare meglio in volto Tom che poco dopo ricambia lo sguardo.

<Paddy ci sta chiamando la mamma> dice Harry alzandosi dalla sedia tirando per un braccio suo fratello. Era palesemente una scusa per lasciarci da soli. Mossa astuta.

<cosa devi fare con Olivia?> dico io con nonchalant

<non so cosa tu stia pensando, ma quello che ti ho detto ieri era vero e me lo ricordo alla perfezione> non so cosa dire <vieni anche tu da Olivia e vedrai che non ti sto mentendo. Non potrei mai farlo. Sei così-> <importante, si lo so me l'hai già detto tre volte. Sei un po' ripetitivo Holland> lui si mette a ridere e scuote leggermente la testa. Adoro quel sorriso, adoro ogni singola parte di lui.
Per tutto il tragitto fino alla casa di questa Olivia non ci siamo parlati, mi sono solo limitata ad osservare i suoi atteggiamenti, che al sol pensiero di dover entrare in quella casa gli provocava. Io spero che qualcosa si risolva e che la vera verità venga a galla.

<apri questa porta> dice Tom battendo ripetutamente su quest'ultima, vorrei dirgli di fare un respiro profondo e calmarsi ma non faccio nulla. Poco dopo la porta si apre e di fronte a noi compare la figura di quella maledetta ragazza che ha rovinato la mia relazione. Sposta lo sguardo fra me e Tom continuamente con un sorriso malizioso in viso. Tom mi prende per il polso e mi trascina dentro la casa.

<bentornato Tom. Qual buon vento ti porta qui?> dice la bionda con quella voce così irritante.

<ti ricordi di lei?> dice Tom indicandomi

<mhm, un viso come tutti gli altri> non so come io stia facendo a non dire niente

<sono sicuro che ti ricordi, bene sono qua per dirti che lei è appena uscita da un periodo di fatica e io lo stesso, non sono stato bene psicologicamente e questo solo ed esclusivamente a causa tua. Mi trovavo bene come con nessun'altra con lei, ho amato ogni cosa di lei finché non sei arrivato tu a distruggere tutto> il discorso di Tom viene interrotto quando la ragazza inizia a battere le mani <le foto le hai fatte tu, lei l'ho portata qui perché alle mie parole non crede, e non la biasimo. Perciò te lo chiedo per favore, dimostrale che le foto le hai fatte tu> non volevo che si arrivasse a tanto, non volevo che Tom esternasse tutti i suoi sentimenti di fronte a una persona con cui non va d'accordo solo per dimostrarmi la verità.

<le foto non le ho create io, le abbiamo create insieme. E se lei non crede alle tue parole ci sarà un motivo caro Tom, probabilmente anche lei si è resa conto di che ragazzo ha a che fare.
Lei non mi piace, mi verrebbe voglia di farle del male solo perché ha preso il mio posto nel tuo cuore, tu mi guardavi come ora guardi lei, e io non lo posso tollerare.> dice la bionda. Non ci capisco più nulla. Improvvisamente la ragazza apre un cassetto tirando fuori un coltello, mi si ghiaccia il sangue per qualche istante, le sue intenzioni erano ovvie, infatti poco dopo punta il coltello sulla giugulare di Tom. Il mio cuore aumenta di battito, io suoi occhi si spalancano, probabilmente stupito da quello che sta succedendo. In così poco tempo una vita è così in pericolo.
La ragazza posa gli occhi nei miei e io avverto un brivido, le poche forze che ho racimolato in questo periodo stavano pian piano svanendo.
<di che le foto le abbiamo fatte assieme, dillo a tutto il mondo. Entrambi sappiamo la verità. Tom>

<credimi Ester, io non ho mai fatto quelle foto> dice Tom con un filo di voce con lo sguardo fisso su di me. Io sono impietrita, i miei occhi sono lucidi e anche quelli della ragazza bionda. Le mie gambe tremano e sento che fra poco mi abbandoneranno. Poco dopo posiziono le mani sulle spalle della ragazza che ha un coltello sul collo del ragazzo e con tutte le forze che ho in corpo la spingo via, facendola cadere per terra. Le mie ginocchia vanno a contatto con il pavimento e così anche il mio busto, il mio corpo è steso per terra senza forze.
Tom sfila il coltello dalle mani della ragazza, poi mi si siede accanto, passandomi una mano sulla gamba. Io senza un motivo respiro affannosamente, esausta, solo dopo aver spinto una persona e essere caduta sul pavimento. La mia situazione in questo momento non era solo dovuta alla caduta, ma bensì dalla paura. La paura che per un piccolo gesto avrei potuto perdere la persona più importante della mia vita, l'avrei potuta perdere per sempre. Ora so quello che ha provato quando ero sdraiata nel letto dell'ospedale, e se ci fossi riuscita, gli avrei detto che lo amavo come lui l'ha detto a me.

🍒🍒
Grazie per le 2k views
Vi amo 3000

I want you be mine |tom holland|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora