I'm scared

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<Buon Natale papà> dico dandogli fra le mani l'ennesimo regalo. Mi ringrazia dandomi un bacio sulla testa e poi vado in cucina dove mia mamma sta cucinando.

<cavolo mi mancava la cucina vera italiana> dico io abbracciando mia madre

<si Tesoro immagino, oggi assaggerai la cucina migliore in Italia> dice lei pavoneggiandosi. Non aveva tutti i torti, il suo mestiere è la cuoca e sarebbe da stupidi non dire che i suoi piatti sono i migliori di tutta l'Italia.

<wow mamma era buonissimo> dico io pulendomi la bocca con un tovagliolo. Improvvisamente si sente suonare il campanello.

<vai tu> mi dice mia mamma intenzionata a togliere i piatti dal tavolo, io mi alzo dal tavolo e raggiungo la porta, senza chiedere chi è la apro

<ciao> quella voce. Il mio corpo si immobilizza quando di fronte a me, il giorno di Natale scorgo la figura di Tom <so che sono in ritardo ma auguri. Sono qui perché so quello che hai provato quando mi hai visto con le notte, so la paura che hai provato quando quell'uomo ti ha messo le mani addosso e credimi quando ti ho vista in quello stato ho provato anche io la stessa paura. Sono qui ora, il giorno di Natale per dirti che senza di te non so stare, ti amo, ti amo dal primo giorno che ti ho vista, con quel cappottino seduta su quella stramaledetta panchina e da quel giorno sei stata la mia rovina. Mi fai dannare. Quello che ho fatto l'ho fatto solo perché volevo proteggert-> lo interrompo io alzando la mano.
Lui mi guarda con uno sguardo preoccupato e dubbioso.

<io ho paura> gli dico io con gli occhi lucidi

<non devi avere paura, non di me. Io non alzerei mai un dito contro di te. Non ne sarei capace, anche perché in queste braccia si nasconde la forza di una ragazza che è riuscita a stendere un'uomo quattro volte più grande di lei> dice lui ridendo <non temere da me una cosa che non posso fare> mi dice ora serio

<beh che aspetti> gli dico io poi

<a fare cosa?> mi dice lui guardandomi

<a baciarmi, voglio dire, hai appena fatto un discorso strappalacrime ora mi sembra il minimo baciarm-> non mi lascia finire che in pochi istanti le sue labbra vengono a contatto con le mie, ma questa volta è diverso da tutte le altre, questa volta senza parlare le nostre labbra si stanno dicendo tutto quello che si devono dire.
Una parte di me dice che sono un incoerente e che non avrei dovuto perdonarlo, l'altra parte di me invece mi dice che ho fatto una delle poche scelte giuste della mia vita a perdonarlo.

<Ester chi era alla porta?> mio padre si immobilizza quando vede me e Tom baciarci, io gli metto una mano sul petto scolpito e lo spingo via da me

<papà lui è Tom> dico io imbarazzata

<si, lo so, guardiamo i suoi film da quando hai 10 anni> dice lui e io mi sento lo sguardo di Tom addosso, mi volto a guardarlo e ha una faccia super sollevata

<tesoro che succede?> ed ecco che arriva mia madre che anche lei si immobilizza quando vede Tom alla porta

<questo ragazzo stava troppo vicino a nostra figlia potr-> mia mamma lo ferma e lo obbliga a stare zitto, ha capito. Adoro mia mamma.

<vieni pure, stavamo appena per iniziare a mangiare il pandoro> dice mia madre mentre trascina mio padre verso la cucina

<oh ma Tom se ne stava andando> dico io ma nessuno mi da retta

<così sei una piccola fan eh> dice Tom dietro di me avvicinandosi al mio orecchio, il suo respiro sul mio collo mi fa irrigidire e gli tiro una gomitata sullo stomaco.

<quindi come vi siete conosciuti? State insieme no?> dice mia madre guardandoci entrambi, io sposto lo sguardo su Tom che mi stava guardando da un pezzo, non so che rispondere

<si, stiamo insieme. Ci siamo conosciuti al parco di Kingston, abitiamo praticamente vicini, era seduta su una panchina ed era veramente la ragazza più bella del mondo, stava nelle sue, leggendo qualche cosa sul telefono> ha detto che stiamo insieme, in questo momento vorrei sprofondare, non so come comportarmi.

<devo andare in bagno> dico io e mi alzo velocemente dal tavolo. Arrivata in bagno prendo il telefono fra le mani e digito il numero della mia migliore amica.

<ei amica, come stai? Buon Natale > mi dice lei tutta entusiasta

<ciao, grazie. Tom ha detto che stiamo insieme> dico io

<aspetta, mi sono persa tutto. Articola grazie>

<Tom è venuto qui Italia e mi ha detto che gli piaccio, ci siamo baciati e ora ha detto ai miei genitori che stiamo insieme> dall'altro capo della linea sento urlare e allontano il telefono dal mio orecchio

<e dove sta il problema? Tu sei innamorata di lui e lui è super innamorato di te. Credimi è quello giusto> mi dice lei.
È quello giusto è quello giusto è quello giusto, è la frase che ho sentito di più ultimamente, anche il mio cervello lo dice, ma non so se fidarmi.

<assicurami che posso fidarmi di te> dico io a Tom non appena rimaniamo soli in cucina

<puoi fidarti>

<non mi basta> dico io e lui si avvicina a me, mi cinge i fianchi con le mani e mi da un bacio a stampo.
In questo bacio la prima cosa che percepisco è il bisogno, di volerci a vicenda, poi percepisco l'amore, che lega noi e i nostri cuori

<ok, ma non mi Fido ancora ciecamente> dico io, spinge il mio corpo più vicino al suo e il bacio si fa più sensuale, con l'Intreccio delle nostre lingue.

<ok ora mi Fido> finisco io lasciandomi completamente trascinare da quel bacio pieno di emozioni.

I want you be mine |tom holland|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora