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Tom's pov
<come sta?> chiedo a mio fratello non appena fa ritorno a casa dopo essere uscito con Ester.

<sta male Tom, è distrutta. Ha perso tantissimi chili, mentalmente non è stabile. Ho provato a parlargli di te ma niente, appena pronuncio il tuo nome mi dice di stare zitto, non so come possiamo dirle la verità> sentirgli dire queste cose mi fa stare male. Mi fa stare male pensare che la persona oramai più importante della mia vita si sta distruggendo. Mi fa stare male sapere che non vuole avere niente a che fare con me. Per una cosa che io non ho fatto.
<non so in che modo possiamo dirle che quelle foto sono photoshoppate> ebbene sì. Da quel giorno stanno iniziando a girare molte foto non vere. Compresa quella di quel maledettissimo bacio che io non ho mai dato. Ho provato a spiegarlo a Ester l'ultima volta che ci siamo visti, ma non mi ha lasciato parlare. Ora ci stanno provando anche i miei amici ma invano, quando si pronuncia il mio nome lei smette di ascoltare.
Non mi sarebbe mai passato per la mente di baciare un'altra persona, io che in passato ho già avuto il cuore spezzato innumerevoli volte. Poi, non sono un mostro, sono a conoscenza del periodo che ha passato per colpa di suo padre, mai potrei spezzarle il cuore.
Uno dei lati negativi di essere famosi è senza dubbio questo, i paparazzi, le falsi voci che girano sul proprio conto, le foto, non mi piacciono per niente.
Sul viso del mio fratello prevalgono molte emozioni contrastanti, alcune che cercano aiuto, altre che supplicano di fare la cosa giusta e altre che dicono solo "rimedia a questo danno".
Senza dire nulla lo abbraccio stretto, so quanto sia speciale per lei Ester, me lo ripete in continuazione perciò posso immaginare quanto si senta affranto e distrutto ora.

<io vado> dico io mettendomi il primo giubbino che trovo nei paraggi

<dove?> mi chiede mio fratello con un espressione stranita e incuriosita in volto

<vado a porre fine a questa messinscena> dico io superandolo per poi uscire dalla porta chiudendola alle mie spalle.

Busso ripetutamente alla porta di una casa che non vedevo da molto tempo, e in cui mi ero ripromesso di non ritornare più. Finalmente dopo minuti di continuo battere sulla porta quest'ultima si apre facendo uscire la figura di una persona che in questo periodo non ha fatto altro che rovinarmi, la carriera e la vita sentimentale.

<fammi entrare> dico io superando la figura della ragazza che mi sorride, come se nulla fosse <Olivia non farti strane idee, sono qui solo perché quello che stai facendo lo reputo veramente immaturo, e stai mettendo in pericolo la salute di una delle persone a cui tengo di più> dico io con il tono di voce abbastanza alto, sono sicuro che da un occhio esterno si riescano a percepire i miei occhi castani lucidi.

<No caro, hai chiuso la nostra relazione troppo presto. Ora ne paghi le conseguenze. Dimmi un po', ti piacciono le foto? Non le trovi molto realistiche? > io chiudo le mani a pugno e contraggo la mascella perché in questo momento vorrei fare cose che non posso fare <ci metto giorno e notte per farle, ma ai tuoi fan piacciono molto> faccio un respiro profondo e mi avvicino al suo corpo.

<ti prego, Non sto scherzando, cancella quelle foto e annuncia che sono photoshoppate> la mia voce è bassa ma il mio viso è ancora distrutto. La ragazza fa un'altro sorriso strafottente per poi passarmi una mano fra i capelli ricci. Fa cenno di no con la testa

<io non ammetterò proprio niente, adesso devi soffrire come ho sofferto io in passato per colpa tua, te lo meriti Tom. Poi cosa me ne frega della salute di una persona che ha preso il mio posto? È solamente una ragazzina, proprio come te> la mia vista oramai è ofuscata dalla rabbia che le sue parole così sbagliate mi provocano.

<te non hai mai avuto il posto che ha lei nella mia vita ok? Mai ce l'avrai, sai qual'è la differenza fra te e lei? Che lei esteticamente sta crollando, sta male, ma ha un carattere che nonostante la salute potrebbe venire qui e tirarti un pugno in faccia se solo sapesse la verità di questa cosa. È una persona con la testa sulle spalle e sicura di se, cosa che tu non sei, perché altrimenti non ti nasconderesti dietro a delle foto che non sono reali, facendo credere a delle persone innocenti che lo sono. Perciò dico sul serio, cancellale, oppure lo farò io> dico io con tono minaccioso

<e in che modo lo faresti tu?> mi chiede la ragazza bionda con fare interrogativo.

<vado dalla polizia di modo che sistemino loro la faccenda> distolgo lo sguardo da lei quando improvvisamente dalla mia tasca sento squillare il telefono, mi allontano dalla ragazza per rispondere al telefono.

<ti prego corri in ospedale nel minor tempo possibile> mi dice dall'altro capo della linea mio fratello preoccupato con una voce singhiozzante <è per Ester> quando sento queste parole mi si gela il sangue lasciandomi completamente paralizzato. In ospedale? Per Ester? Senza dire niente lascio la casa della bionda senza badare ad aver lasciato un discorso in sospeso salgo sulla mia macchina e con le mani che tremano per il terrore di una cosa di cui non so ancora nulla, metto in moto cercando di arrivare nel minor tempo possibile l'ospedale di Kingston.

I want you be mine |tom holland|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora