•two

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Harry si stiracchiò, sorridendo alla vista della neve che scendeva fuori dalla finestra. Provò ad alzarsi, accigliandosi quando si accorse che qualcosa glielo impediva, o meglio, qualcuno. non ci mise molto a percepire l'odore di Louis accanto a lui. Il più grande lo teneva vicino a se per la vita, e Harry si rigirò in quell'abbraccio, sbadigliando appena. Dovevano essersi addormentati mentre guardavano il film la sera prima, e infatti, non era nel suo letto, ma sul divano del soggiorno. Sorrise quando vide qualche ciocca dai capelli di Louis caderli sul viso in maniera scomposta, e portò una mano a spostarle, sorridendo di più quando il castano arricciò il naso per il movimento e aprì piano gli occhi azzurri.

"Ei" lo salutò, Harry, che si mordicchiò il labbro, sospirando appena.

"Ciao, cucciolo" rimbeccò l'altro, prima di stringerlo un po', tanto che il riccio rise a quel movimento.

"Sei in vena di coccole?" gli chiese sorridendo, il più piccolo, e Louis annuì. Non era vero. Non era in vena di coccole, era solo in vena di averlo vicino, costantemente. Il suo odore gli piaceva da morire, gli piaceva ogni giorno di più. E Louis ogni giorno pensava di cadere sempre più a fondo in quei sentimenti. Sperava davvero tanto di poter avere Harry per se un giorno. Perché per gli altri sembrava così semplice? Insomma, Liam non ci aveva messo nemmeno due mesi a scegliere Zayn come proprio alpha. Ma ancora una volta, non era qualcosa che succedeva a comando.

"Zay e Lee?" gli chiese, Louis, non rispondendo alla domanda. Harry scrollò le spalle, non ne aveva idea.

"Ti va di andare in centro a fare col..." stava per dire, Louis, quando la porta venne spalancata con un botto. Sobbalzarono entrambi dal divano, osservando Liam e Zayn entrare in casa con i sacchetti della caffetteria, e dietro di loro Ashton e i ragazzi.

"Buongiorno- fece Liam- finalmente vi siete svegliati! Sono quasi le dieci!" Harry si passo una mano tra i capelli ricci, ancora intontito, mentre Louis sbuffava. Possibile che dovevano irrompere proprio in quel momento?

"Ma è domenica" sbuffò, il liscio facendo alzare gli occhi al cielo a Liam.

"Ho fame" ridacchiò Harry al castano, costringendo comunque Louis a sorridere.

"Tu non fai colazione qui- disse all'improvviso Ashton- tu fai colazione in centro, con me. Dobbiamo parlare" continuò avvicinandosi al divano e afferrando Harry per un braccio, facendolo alzare di scatto. Il riccio lo guardò confuso, non notando gli occhi sgranati di Louis, e l'odore pungente della rabbia.

"Ash, ma ch..." iniziò, Harry, venendo trascinato dal rosso al piano di sopra, sotto gli sguardi divertiti degli altri, meno che di Louis, Zayn e Luke che si accigliò non poco. Louis prese un sospiro, chiudendo gli occhi cercando di trattenersi. Perché Ashton voleva portare Harry fuori? Perché doveva rubargli le sue stesse idee? Voleva mettersi a ringhiare. Schizzò via dal divano. avvicinandosi all'uscita.

"Dove vai?" gli chiese Stacy. Louis scrollò le spalle sfilandosi la maglietta.

"Non ho fame. Vado a correre nel bosco" disse solo, stringendo i denti quando sentì la risata di Harry provenire dal piano di sopra, seguita subito dopo da quella di Ashton.
–––––
"Mi dici che succede?" chiese Harry ad Ashton, appena furono lontani da casa. Louis era uscito mentre lui era di sopra. Strano. Di soliti lo avvisava sempre quando si allontanava.

"Te ne parlo appena arriviamo in caffetteria, piccoletto"

"La pianti di chiamarmi piccoletto, Irwin?" sbuffò, il riccio, ma l'alpha rise.

"Perché è carino- rimbeccò- e poi Louis ti chiama cucciolo, quindi..."

"Sì, ma... Louis è... beh, è Louis" disse solo arrossendo appena.

"Aww, ma guardati! Sei persino arrossito"

"Ashton" mugolò contrario, e il rosso roteo gli occhi al cielo, mentre continuavano a camminare, uscendo finalmente dal bosco.

"Cosa? Louis ti piace?" gli chiese diretto. Harry non rispose, si mordicchiò solo il labbro. Gli piaceva? Di sicuro Louis era diverso da chiunque altro per lui.

"Harry?" lo richiamò, e il più piccolo alzò gli occhi verdissimi su di lui.

"Non lo so, o meglio... il nostro rapporto è diverso da quello che ho con te o con gli altri, e... non saprei spiegartelo" sospirò infine.

"Senti niente di strano per lui? Sai..."

"No, no assolutamente"

"Sicuro? Potrebbe succedere all'improvviso. E lo vedo quanto tenete l'uno all'altro, Haz" gli sorrise l'alpha. L'omega accennò un sorriso, annuendo appena.

"Louis è... è diverso. Non so dirti esattamente come, ma lui mi fa sentire al sicuro. Non che con te o con gli altri non lo sia, ma..."

"Va bene, Haz. Ho capito cosa vuoi dire" gli sorrise, Ashton.

"Non nego che a volte mi fermo a guardarlo e lo trovo bellissimo. Quindi... direi che mi piace, credo" mormorò. Ashton ridacchiò nel vederlo in quel modo. Harry era assolutamente adorabile.

"Beh... è un alpha, tu un omega..." lasciò intendere, il rosso.

"Ho un po' di paura a trovare il mio compagno" ammise poi, il riccio.

"Perché?"

"Perché... dovrei allontanarmi da voi e..."

"Harry, non puoi saper chi sarà il tuo compagno. E poi la scelta è tua, in quanto omega"

"Sì, ma... voglio solo qualcuno che mi voglia bene" disse, il riccio. Ashton sorrise a quelle parole, aprendo un braccio e attirandolo a se per stringerlo. Harry a volte si lasciava sopraffare dal peso della solitudine, per aver perso tutta la sua famiglia. Spesso si convinceva di essere solo anche se circondato da loro.

"Hazzy, ti vogliamo tutti bene- gli sussurrò Ashton- e sono sicuro che anche il tuo compagno te ne vorrà"

"Lo spero"

"E penso anche che non dovrai proprio allontanarti da nessuno, sai?" gli disse ancora, aprendo poi la porta della caffetteria. Harry arrossì violentemente a quelle parole, strusciando nel locale, seguito dal rosso.

"Quindi- disse ancora, l'alpha- il tuo lupo non ha ancora, beh... sicuro che non ci sia niente con Louis adesso? In quel senso, dico"

"Ashton..." mormorò solo, ma quello annuì convinto, prendendo posto al tavolino.

"Dico sul serio. Il tuo lupo tiene conto di ciò che provi tu" gli disse, e Harry sembrò sorpreso, mordicchiandosi il labbro.

"Come fai a saperlo?" gli chiese.

"Perché è successo anche a me- gli rispose, facendogli sgranare gli occhi verdi, mentre gli prendeva un amano sul tavolo- ed è di questo che devo parlarti"
–––––

(1037 parole)
Scusate se è un po' corto e poco interessante, ma spero che i prossimi vi possano piacere :)
Scusate anche per eventuali errori
-a 💛

vapor // larry Where stories live. Discover now