•nineteen

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Louis emise un sospiro, mentre portava la mano sulla maniglia della porta della sua camera. Camera sua e di Harry. Aveva chiesto a tutti di lasciarli da soli, e la casa si era svuotata in pochissimo tempo. Abbassò la maniglia, aprendo a porta e scivolando all'interno. Harry era sul letto, solo una sua felpa addosso, e le mani sul pancino ancora invisibile. Il cuore di Louis si sciolse, e quando il più piccolo alzò gli occhi su di lui, Louis pensò di poter morire. Aveva le occhiaie e l'aria stanca, stanchissima, ed era colpa sua. Appena Harry lo vide si mordicchiò il labbro, portandosi d'istinto le gambe al petto, e stringendosi il corpicino tra le braccia, come se avesse paura dilui. E a Louis si spezzò un po' il cuore a quel movimento.

"Cucciolo, non... non voglio farti niente" gli disse, e Harry si rilassò appen a, ma non si mosse dall a sua posizione. Louis prese un respiro, per poi avvicinarsi con calma, non voleva spaventarlo o forzarlo.

"Perché ci hai messo così tanto a tornare?" gli chiese, l'omega. Louis si sedette sul letto, accanto a lui, ma senza toccarlo.

"Perché avevo bisogno di pensare" gli rispose. Harry annuì, alzando gli occhioni verdi su di lui.

"Io lo voglio questo cucciolo, Louis. È il nostro cucciolo, ti prego, non... non posso pensare di perderlo" lo pregò, il più piccolo.

"Io... mi dispiace per le cose che ho detto l'altro giorno, Haz. Sono stato io il mostro e ti ho ferito così tanto- disse, il castano- però io non posso perderti, cucciolo. Impazzirei senza di te, non... non posso" aggiunse. Harry sentì gli occhi pizzicargli, e si spostò, salendo sulle sue gambe e ritrovandosi a cavalcioni su di lui. Louis lol afferrò per i fianchi, e il più piccolo gli cinse il collo con le braccia, abbracciandolo forte. Louis infilò il viso nell'incavo del collo del più piccolo, lì dove due anni prima l'aveva morso è fatto suo, respirando a pieno il suo odore, e lì lo sentì, un odore in più, che prima non c'era.

"Tu pensi che io voglia morire?- richiamò la sua attenzione, Harry, e Louis si scostò, fissandolo negli occhi- io non voglio morire, Lou. Io voglio stare con te per sempre, voglio continuare ad amarti, Louis, ma... non voglio perdere di nuovo la mia famiglia. E tu e... lui o lei siete la mia famiglia"

"Non dirmi questo, cucciolo, ti prego non..." lo pregò, Louis, ma Harry scosse il capo, le lacrime che presero a scorrere di nuovo sul suo viso.

"Ma è così. Ne ho già persa una. Non chiedermi di perdere anche la nostra, non la sopporterei. Io voglio te e voglio il nostro cucciolo, Lou, per favore..." singhiozzò, il più piccolo. Louis si morse il labbro con forza, deglutendo a vuoto. Se faceva così avrebbe finito per ucciderlo, ne era sicuro.

"Dio, Harry, io... io ti amo da morire, lo sai. Ma mi sembra quasi di ucciderti ogni volta che ti guardo"

"Non mi stai uccidendo, Louis. Stiamo formando la nostra piccola famiglia, ti prego- sussurrò, Harry, prendendogli il viso tra le mani- non c'è la faccio da solo, ho bisogno di te"

"Cucciolo..."

"Non posso credere che non ami almeno un po' il nostro cucciolo, Lou. Questo mi ucciderebbe" gli disse ancora, l'omega. Louis scosse il capo, stringendolo forte e Harry singhiozzò contro la sua spalla.

"Lo so che ti ho fatto male l'altro giorno, ma tu mi conosci meglio di chiunque altro, piccolo- gli soffiò tra le ciocche ricce- non ti lascio da solo, non potrei mai farlo. E anche se ce l'ho con il mondo intero perché tutto questo sta succedendo a qualcuno di così bello come te, lo sai che amo il nostro cucciolo" mormorò, Louis. Harry singhiozzò, annuendo contro il suo petto.

"Il nostro cucciolo" sussurrò, il più piccolo, il cuore di nuovo felice.

"Promettimi che starai bene- gli disse, Louis, prendendogli il volto tra le mani- promettimi che non mi lascerai da solo, Harry, che sarai qui cin me"

vapor // larry Where stories live. Discover now